Martha is Dead – Recensione

Recensito su Xbox Series X

Dopo l’ottimo esordio di The Town Of Light gli italiani LKA, guidati da Luca Dalcò, ci portano nel mondo di Martha is Dead in una nuova avventura in prima persona che mescola sapientemente storia e finzione in un intreccio narrativo di alto livello. A differenza del loro primo lavoro, questo nuovo titolo si avvale della distribuzione di Wired Productions e giunge fin da subito sia su PC che su console, comprese PlayStation 5 e Xbox Series X|S.

A livello di tematiche Martha is Dead non fa passi indietro rispetto al precedente lavoro di LKA e presenta una trama adulta e ben strutturata in grado di incorporare una componente horror dalla forte influenza gotica e che si palesa fin dalle prime fasi di gioco. Infatti Martha is Dead comincia con una rimembranza della Giulia bambina che fa i capricci con la sua adorata tata perché possa ascoltare ancora una volta la fiaba de “La Dama Bianca”, racconto di una storia d’amore finita tragicamente, di uno spettro e di una maledizione.

Insomma, decisamente argomenti poco adatti a una bimba in tenera età, tuttavia Giulia è affascinata e al tempo stesso spaventata da questa donna che di bianco vestita, appare nelle notti di foschia e porta via con sé ignare fanciulle. Proprio il ricordo sarà il leit motive di Martha is Dead, il cui incipit è un fatto tragico, non fiabesco ma reale, rappresentato dalla morte di Martha, sorella gemella di Giulia: una tragedia che diverrà oscura e inquietante, con delle fasi oniriche non adatte ai deboli di stomaco.

Martha is Dead

Sullo sfondo delle vicende troviamo la Toscana e l’Italia divisa, nelle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale, con l’avanzata da Sud delle forze degli Alleati e la guerriglia dei Partigiani nelle zone non ancora liberate, come San Casciano in Val di Pesa. Proprio nelle campagne limitrofe a questo piccolo borgo non distante da Firenze, trova posto la grande Cascina dove Giulia, la madre italiana Irene e il padre tedesco, nonché ufficiale nazista, Erich, hanno cercato un rifugio sicuro dalle possibili rappresaglie partigiane. Ma, mentre gli echi di guerra si faranno sempre più vicini, Giulia avrà nei suoi pensieri unicamente la risoluzione del mistero dietro la morte della sorella, da lei trovata senza vita nel lago della tenuta.

Dicevamo che la memoria e il ricordare rappresentano un leit motive di questo titolo, ed è effettivamente così in ogni suo aspetto: da ciò che la protagonista cerca di rammentare sulla sua infanzia e sui ricordi confusi che hanno preceduto la tragica fine della sorella, fino ad arrivare alla macchina fotografica, compagna inseparabile di Giulia nonché strumento in grado di imprimere su carta i ricordi.

Martha is Dead

Un sistema di obiettivi primari e secondari che la protagonista dovrà raggiungere per arrivare all’epilogo della sua indagine ci faranno muovere in un ambiente di gioco, seppur di dimensioni ridotte, più libero ed esplorabile. Un primo passo avanti per svecchiare il genere, nonostante il titolo condivida ancora diversi limiti di gameplay, già notati in altri lavori analoghi (pensando ad esempio alle opere dei polacchi Bloober Team che forse rappresentano il metro di paragone a cui fare riferimento – N.d.R.)

Al di là di questa maggiore libertà d’azione, il lavoro di LKA si dimostra decisamente fresco per varie ragioni tra cui spicca la già citata macchina fotografica strumento necessario per risolvere enigmi e misteri della storia o, semplicemente, immortalare soggetti o paesaggi come nella più classica delle photo mode. Qui la novità è rappresentata non solo dallo strumento in sé, ma dalla possibilità di combinare accessori, regolare messa fuoco, apertura focale ed esposizione e sviluppare i propri scatti tramite il laboratorio presente nella grande casa. Azioni realistiche che ci permetteranno di raccogliere le foto in un album visionabile dal menù di gioco che include anche la lista degli obiettivi, la mappa della zona e il diario.

Martha is Dead

Gli spostamenti tra i vari luoghi avverranno a piedi, o di corsa, ma potranno essere agevolati nelle fasi avanzate di gioco dalla bicicletta di Giulia: un buon escamotage che farà la gioia di chi predilige l’azione alla riflessività di una lenta camminata in mezzo alla natura. Il passo in avanti del gameplay pensato da Dalcò e il suo studio si nota anche dall’utilizzo di un numero maggiori di comandi di gioco: oltre alla classica corsa e interazione, avremo la possibilità di richiamare velocemente la mappa, l’inventario ed estrarre la nostra macchina fotografica, una complessità non da poco rispetto ad altri titoli del genere.

Non mancheranno le interazioni, seppur limitate, con oggetti e documenti necessari per il prosieguo della storia o per scoprire maggiori particolari sulla protagonista e i pochi personaggi che le ruoteranno attorno e con i quali non sarà mai possibile interagire direttamente. Una scelta forse stilistica o forse dettata da limiti tecnici ma che rende giustizia al senso di solitudine e di lutto che prova la protagonista dopo la perdita dell’amata sorella.

Martha is Dead

Martha is Dead si completa in una manciata di ore, è vero, ma non è un titolo che va affrontato di corsa: bisogna soffermarsi a osservare i tantissimi dettagli che LKA ha inserito nel ricreare ambienti e oggetti di una casa degli anni Quaranta ma soprattutto nel traslare luoghi realmente esistenti nel medium videoludico. In questo caso la campagna Toscana e le poche location di gioco sono ricostruite, così come era già avvenuto in The Town of Light, con uno studio approfondito da parte degli sviluppatori. Dimenticando Ray Tracing e HDR, la resa visiva tramite Unreal Engine 4 è appagante, soprattutto nei giochi di luci e ombre, seppur ancora distante da ciò che potremmo aspettarci per PC, PlayStation 5 e Xbox Series X odierni con una fluidità impostata agli ormai stretti 30 FPS per la risoluzione 4K.

Al buon lavoro grafico non corrispondono però altri aspetti tecnici, con un sistema di collisioni imperfetto (capiterà più volte di rimanere incastrati durante le sortite nella foresta) una certa latenza nella responsività dei comandi (denotabile soprattutto nell’utilizzo della macchina fotografica e nelle fasi oniriche) e sporadici bug in alcuni casi bloccanti: niente di insormontabile e migliorabile con la canonica patch del day one, ma che potrebbero lasciare interdetti in varie occasioni.

Martha is Dead

Anche il comparto audio si difende benissimo con un’effettistica discreta, forse un po’ ripetitiva, ma soprattutto grazie a una colonna sonora riuscita per la presenza di brani originali e canzoni dell’epoca, diffuse dalle radio presenti nella casa. Ma il fiore all’occhiello del reparto audio è rappresentato dall’ottimo doppiaggio in italiano che LKA ha orgogliosamente scelto come predefinito, per ricreare ancora di più l’atmosfera del periodo e della location di gioco.

A voler trovare un difetto, o un margine di miglioramento, lo si può fare nei volumi non sempre ben bilanciati, fortunatamente sarà possibile regolare questi settaggi in ogni momento dalle opzioni di gioco.

Martha is Dead


Martha is Dead è l’opera della consacrazione di LKA? Siamo certi che lo studio italiano abbia ancora grandissimi margini di miglioramento, tuttavia con questo titolo è riuscito a contribuire nel fare un balzo in avanti nell’ambito delle avventure in prima persona diversificando e rinnovando un tipo di gameplay che spesso risulta fin troppo stantio. Notevole la cura riposta nel ricreare ambienti, oggetti e realtà di un passato storico nostrano, e allo stesso modo notevole è la cura per il comparto audio in cui spicca il doppiaggio, soprattutto nella voce di Joy Saltarelli\Giulia. Ciò che Luca Dalcò e collaboratori non hanno sbagliato anche in questo caso è l’approccio narrativo di altissimo livello: Martha is Dead è una fiaba nera, un racconto e un’esperienza videoludica che non lascerà indifferenti.

8

Pro

  • Trama ben strutturata, affascinante e inquietante
  • Gameplay che svecchia il genere
  • Buona resa grafica
  • Doppiaggio di alto livello

Contro

  • Genere non adatto a tutti i palati
  • Risposta ai comandi di gioco non sempre fluida
  • Qualche bug grafico\di gameplay
Vai alla scheda di Martha is dead
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