Super Mario Galaxy – Recensione Super Mario Galaxy

Introduzione

Finalmente, dopo aver fatto attendere per circa un anno i possessori di una Nintendo Wii, ecco che il baffuto idraulico in salopette blu e maglietta rossa, sfila in un’avventura veramente galattica. Ancora una volta, la mascotte creata da quel genio di Shigeru Miyamoto, riesce a rivoluzionare il genere platform come era accaduto con Super Mario 64 uscito nel lontano 1996. Il centro di questa rivoluzione, come molti si aspetterebbero, non è di certo l’innovativa console su cui opera, ma ci riferiamo nello specifico alla forza di gravità che, per la prima volta in un genere platform, costringerà il giocatore a valutare ogni azione con relativa reazione. Super Mario Galaxy è un concentrato di idee e di inventiva, che dal primissimo istante riusciranno a catturare e stupire il giocatore. Difatti, non mancheranno momenti che solleveranno in più di una persona piacevoli ricordi nostalgici, accompagnati al tempo stesso da nuove sfide da affrontare. Inoltre il mondo di Galaxy è particolarmente ricco di oggetti in movimento ed elementi interattivi che presentano una cura nel dettaglio che potremmo definire quasi maniacale.

Il Festival delle Stelle

Dopo la breve introduzione in cui viene narrata la leggenda di un meraviglioso spettacolo di colori, dovuto alla pioggia di corpi celesti causati dal passaggio di una cometa ogni cento anni. Gli abitanti del regno dei funghi, insieme alla loro sovrana, decidono di celebrare il festival delle stelle in onore della cometa. Come nei più classici giochi di Mario, ecco che riceviamo una lettera da parte della principessa Peach, in cui viene richiesta la nostra presenza a palazzo. Mentre ci incamminiamo per le stradine che conducono al castello, verremo sorpresi dallo spietato Bowser, deciso anche questa volta a rapire la principessa per portarla su una galassia creata da egli stesso. Grazie al potere delle astroschegge (spiegheremo più tardi il loro utilizzo), Bowser a bordo di alcune navi volanti riesce nel suo intento sradicando letteralmente il castello dalle fondamenta. Nel frattempo noi non resteremo di certo a guardare, infatti, facendoci strada attraverso le palle di fuoco lanciate dalle navi, riusciremo a raggiungere e arrampicarci alle basi del castello. Raggiunto lo spazio, verremo scoperti dalla perfida Kammy Koopa (potente strega del regno dei funghi al servizio di Bowser) che, con un’incantesimo, ci farà precipitare nel vuoto. Ci risveglieremo su un piccolo pianeta dove quale faremo la conoscenza degli sfavillotti: goffi cuccioli di stella che ci condurranno da Rosalinda. Ella vive sull’Osservatorio Cometa, una sorta di astronave utilizzata per osservare i fenomi astronomici e che ci potrà condurre al centro dell’universo, dove la Principessa Peach è tenuta prigioniera. Purtroppo l’osservatorio è stato privato dell’energia utile per potersi muovere (le superstelle) e che dovremo recuperare andando da una galassia all’altra e visitando i bizzarri pianeti di cui esse sono composte.

A spasso per l’universo con una salopette di jeans!

"Super Mario Galaxy è l’erede di Super Mario 64", questa è la fama che sin dal primo momento gli è stata attribuita. Ebbene si, già dall’inizio si nota una certa somiglianza con il "nonno" (Super Mario 64 >> Super Mario Sunshine >> Super Mario Galaxy), infatti il castello della principessa Peach è stato sostituito dall’ossservatorio Cometa, i dipinti sono stati rimpiazzzati dalle stanze tramite le quali è possibile raggiungere le diverse galassie, alcune composte da più livelli, altre formate da singoli livelli strutturati con dinamiche in perfetto stile racing e puzzle solving. Ognuno di questi  si distingue dagli altri per dimensione, conformazione, attrazione gravitazionale e potrà essere facilmente esplorato in lungo ed in largo con assoluta naturalezza, trovandoci in molti casi a dover correre a testa in giù. Saltare da un pianeta all’altro non è mai stato così facile, infatti se i due pianeti risulteranno abbastanza vicini, basterà spiccare un balzo nel vuoto subendo l’attrazione del corpo celeste adiacente Inoltre potremo trovare le "stelle lancio", che con un piccolo movimento del wii-mote ci lanceranno su un pianeta altrimenti inarrivabile. Giunti sull’ultimo pianeta di ogni galassia potremo facilmente recuperare la superstella, oppure dovremo affrontare il classico boss di fine livello. Su alcuni pianeti si potranno apprezzare le fantasiose trasformazioni del nostro baffuto eroe, infatti dopo aver mangiato un fungo dalle stisce giallo-nere, Mario indosserà un simpaticissimo costume d’ape con annesse ali e pungiglione, che gli consentirà di volare per un periodo di tempo limitato oppure utile per risalire pareti a nido d’ape. Il fungo "spettro" trasformerà l’idraulico in una sorta di boo (fantasma del regno dei funghi) con tanto di baffi e cappello, abile nel lievitare nel vuoto e nell’attraversare determinate pareti. Inoltre durante le nostre passeggiate galattiche, potremo trovare le stelle "iride" che ci concederànno l’invincibilità per un breve perido di tempo. Infine abbiamo i fiori dal bulbo rosso e blu, che ci trasformeranno rispettivamente in, Mario fuoco capace di lanciare palle di fuoco, e Mario ghiaccio in grado di creare al nostro passaggio sull’acqua, un sentiero ghiacciato.

Tecnicamente

Miyamoto ha pensato bene di non rivoluzionare in maniera drastica il sistema di controllo, riuscendo ad implementare in maniera del tutto intelligente le caratteristiche uniche del famoso controller. Come nei precedenti capitoli di questa serie, potremo controllare facilmente Mario con lo stick analogico del nunchuck e col pulsante "A" spiccheremo i salti. I sensori del telecomando Wii saranno sfruttati in vari modi:  agitando il Wiimote potremo eseguire delle piroette per stordire i nemici e potremo scalciarli fuori dai pianeti; puntando verso il televisore vedremo apparire un cursore a forma di stella che i permetterà di recuperare le astroschegge, particolari stelline colorate sparse per tutte le galassie, utili per sbloccare nuove galassie dandole in pasto agli sfavillotti ghiotti, oppure, potremo spararle contro i nemici puntandoli con il telecomando e premendo il pulsante "B". 
Galaxy può vantarsi di una buona longevità visto che, per completare il gioco al 100% dovremo raccogliere ben 120 stelle disseminate per le galassie e, rigiocare al titolo è praticamente inevitabile, vista la possibilità di rivivere l’avventura attraverso le gesta di un "nuovo" eroe. Inoltre, è presente una modalità multiplayer in locale, con la quale un secondo giocatore potrà aiutare il primo (tramite un secondo wiimote), bloccando i nemici o recuperando/sparando le astroschegge. Per finire parlando del comparto tecnico, Super Mario Galaxy ci mostra di cosa è veramente capace la console nintendo. La prima e forse la più evidente, è una resa grafica sontuosa, caratterizzata da un massiccio utilizzo di effetti di luce, colori sgargianti e fluidità impressionante visto che anche il pianeta più lontano sarà sempre ben visibile. Quest’ultimi inoltre, grazie ad una buona gestione degli shader e dell’antialising, hanno forme tondeggianti e definite. 
Parlando della telecamera, che nei precedenti capitoli mostrava alcuni momenti di perplessità andandosi a posizionare dietro gli oggetti, in Galaxy segue costantemente Mario collocandosi sempre all’altezza e all’angolazione giusta e, comunque, in alcune circostanze potremo intervenire tramite la croce direzionale del controller. Infine giungiamo a discutere di una delle parti più importanti, il comparto sonoro. L’accompagnamento musicale che ci scorterà durante tutta l’avventura è a dir poco eccezionale: la rivisitazione di alcuni brani, ai quali si aggiugono nuovi temi eseguiti appositamente da una orchestra, risulta essere una delle migliori mai inserite in un titolo di questo genere. Per non parlare degli effetti sonori assolutamente divertenti che non ci stancheremo mai di sentire come la vocina di Mario quando avvieremo il gioco, "Super Mario Galaxy".

Concludendo…

Mario è ritornato e lo fa nel modo in cui solo lui è capace di fare. Questa volta non è la terza dimensione ad essere il punto chiave del successo, ma bensì è l’insieme di tutto che riesce a portarlo nuovamente in vetta. Galaxy è dotato di una varietà di situazioni che, aggiunte all’ottima colonna sonora, alla semplicità e precisione del sistema di controllo, al comparto grafico che finalmente mostra di cosa è veramente in grado di fare questa console, riusciranno a regalare al giocatore momenti di pura felicità.

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