Sword Art Online Last Recollection RECENSIONE | Un ottimo passo in avanti

Recensito su PlayStation 5

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Sword Art Online Last Recollection è l’ultimo capitolo videoludico di un brand che non ha davvero bisogno di presentazioni. SAO infatti, sigla usata dalla maggior parte degli appassionati per riferirsi alla serie, è probabilmente il più famoso isekai in circolazione, e ha saputo stregare negli anni milioni di lettori e videogiocatori in tutto il mondo.

Per chi non conoscesse il genere di riferimento, isekai è in realtà un sottogenere letterario (ma non solo) tipicamente giapponese che narra le vicende di una persona comune e senza particolari abilità che improvvisamente viene evocata, reincarnata o intrappolata in un mondo fantastico, con spesso l’obiettivo di esserne l’eroe, o l’eroina, che lo salverà dal male.

Oltre a SAO altri esempi illustri che appartengono a questo genere possono essere trovati in opere come Re:Zero, Vita da slime e Rising of the Shield Hero, giusto per citarne alcuni. Isekai è un genere famosissimo in patria e nel corso degli anni è riuscito a ritagliarsi una nutrita schiera di appassionati anche nel resto del mondo.

Come vedremo meglio tra poco, SAO non è per niente nuovo al mondo dei videogiochi, e non solo perché il videogioco è il tema centrale del racconto, ma anche perché conta un gran numero di titoli sviluppati attorno al suo universo, e che sono stati inoltre pubblicati su quasi tutte le piattaforme da gioco esistenti, smartphone incluso.

Sword Art Online Last Recollection RECENSIONE | Il decimo anniversario videoludico di SAO

Era il lontano 2013 quando, in esclusiva giapponese, veniva pubblicato il primo gioco di SAO intitolato Sword Art Online: Infinity Moment sotto l’etichetta Bandai Namco. Da quel momento negli anni a venire si sono susseguiti moltissimi titoli dedicati allo spadaccino nero Kirito e ai suoi compagni, fino ad arrivare a quello che mi appresto a recensire in queste righe.

Pubblicato in occasione del decimo anniversario dall’ingresso di SAO nel mondo dei videogiochi, Sword Art Online Last Recollection è a conti fatti una summa di tutto ciò che fino a questo momento era stato prodotto sfruttando il grande potere di questa licenza. E questo, ve lo anticipo, si dimostra vero tanto nel bene quanto nel male.

È riuscito quindi Sword Art Online Last Recollection a sopperire alle mancanze dei capitoli precedenti e a consegnare agli appassionati l’esperienza totalizzante di cui avevano bisogno?

La risposta, in sintesi, è “ci è andato vicino”, e anche se vi assicuro che analizzeremo più avanti nella recensione i pregi e dei difetti di questo ennesimo tie-in dedicato alla serie, per il momento vi basti sapere che di passi avanti rispetto al passato ne sono stati fatti eccome, ma probabilmente non sufficienti a creare il videogioco definitivo che la saga meriterebbe.

Intendiamoci, come vedremo a breve l’action RPG di Bandai Namco non è affatto sgradevole e questo mio pensiero personale deriva forse anche dall’essere un grande amante di questa saga, che nel lontano 2014 (anno in cui l’ho scoperta) ha fatto riaccendere in me l’amore più puro per il mondo dei videogiochi in un periodo in cui, in questo senso, avevo forse un po’ perso la bussola.

SAO infatti ha rappresentato e rappresenta ancora molto per me, e dato che dopo una prima stagione quasi perfetta secondo me la storia abbia iniziato a perdere un po’ d’efficacia, e ancor di più che non sia rimasto minimamente soddisfatto da nessuno dei precedenti titoli dedicati alla saga, mi sono approcciato a Sword Art Online Last Recollection con un buon mix di timore e speranza.

Sword Art Online Last Recollection RECENSIONE
Sarai e Dorothy, i due nuovi personaggi di Sword Art Online Last Recollection

Dove eravamo rimasti?

Prima di analizzare nel dettaglio come si comporta il gioco a livello tecnico, vediamo velocemente cosa ci racconta Sword Art Online Last Recollection e, soprattutto, come lo fa. Come la maggior parte degli altri titoli videoludici a marchio SAO, anche Sword Art Online Last Recollection mette in scena una storia completamente originale che non segue quindi la trama già narrata nelle light novel dalla penna di Reki Kawahara.

Ovviamente però il racconto non è per nulla slegato dall’opera originale e al giocatore viene richiesta una conoscenza pregressa sul suo universo e sui suoi personaggi per poterlo apprezzare completamente, che sia attraverso i suoi romanzi piuttosto che le diverse stagioni anime disponibili in streaming.

La storia di Sword Art Online Last Recollection si colloca infatti durante l’arco narrativo definito Alicization, in una versione alternativa della guerra che si svolge tra il regno degli umani e il territorio oscuro. Ci troviamo quindi subito dopo la battaglia di Kirito contro Administrator, con il Cancello Est che sta per crollare e aprire così le porte al grande conflitto noto come Guerra dell’Underworld.

La comparsa di Dorothy, una giovane Cavaliera dell’Oscurità, al confine tra i due regni è ciò che dà il via al racconto, che si dimostra in linea di massima coerente e di buon livello e che per gli appassionati rappresenterà sicuramente un ottimo contenuto in attesa di annunci sulle prossime stagione anime.

Senza scendere troppo nei dettagli di trama, Kirito e i suoi compagni saranno impegnati nel cercare di concludere un trattato di pace tra i due regni così da evitare la guerra imminente, e per fare ciò dovranno esplorare ogni angolo del territorio oscuro e convincere, sfortunatamente non sempre a parole, i detrattori di tale soluzione.

La narrazione risulta scorrevole e ben scritta e vanta l’indubbio pregio di trattare tematiche importanti, che non si limitano unicamente alla volontà di evitare un conflitto inutile tra due regni che potrebbero tranquillamente convivere ma che incalza anche alla lotta alla discriminazione e all’accettazione del prossimo, ricordandoci che in fondo siamo tutti uguali.

Un gameplay evoluto

Essendo Sword Art Online Last Recollection un vero e proprio sequel di Alicization Lycoris (qui trovate la recensione al capitolo precedente) il timore iniziale era che a livello ludico fosse semplicemente un “more of the same” del suo diretto predecessore.

Nonostante le fondamenta siano effettivamente rimaste le stesse di Lycoris, i ragazzi di Aquria si sono impegnati davvero molto per rifinire e perfezionare tutto il pacchetto, specialmente per quanto riguarda il sistema di combattimento che risulta notevolmente migliorato sotto tutti i punti di vista.

Riprendendo quindi le classiche meccaniche da action RPG tipiche della serie, anche Sword Art Online Last Recollection vi metterà al controllo di un party attivo di massimo quattro personaggi, che questa volta però potrà essere composto attingendo dalla più vasta selezione di personaggi mai vista prima per un gioco della serie, con oltre 40 personaggi tra cui scegliere.

Infatti, oltre ai protagonisti principali dell’arco Alicization, potrete farvi accompagnare nel corso dell’avventura da praticamente tutti i comprimari e compagni di Kirito apparsi nei precedenti giochi a marchio SAO. Durante le fasi di gioco controllerete direttamente solo il leader del gruppo che potrà però essere cambiato in qualsiasi momento tramite la pressione di un tasto, sia durante l’esplorazione che nei combattimenti.

Sword Art Online Last Recollection RECENSIONE
Lisbeth esegue la sua mossa finale divina

Inoltre è stata introdotta un’importante quanto gradita novità al sistema di combattimento del nuovo Sword Art Online Last Recollection che prende il nome di “Arti Tattiche”. Si tratta in pratica di un sistema che permette di automatizzare la routine comportamentale dei compagni di squadra in battaglia, che funziona bene o male come il sistema dei gambit presente in Final Fantasy XII (qui trovate la recensione di The Zodiac Age).

Impostando quindi delle specifiche condizioni potrete far eseguire azioni automatiche ad ogni membro del party, che vanno dal semplice curare un personaggio in fin di vita al concatenare combo su un nemico che sia stato stordito o atterrato. Questa funzionalità garantisce un approccio molto più strategico agli scontri che altrimenti si rivelerebbero eccessivamente caotici e difficili da controllare.

Molto valide si rivelano inoltre anche le azioni speciali “Passo” e “Switch”, utili rispettivamente a schivare un attacco al momento giusto e dare velocemente il cambio a un compagno di squadra confondendo allo stesso tempo il nemico che lo stava prendendo di mira, azioni che rendono gli scontri ancora più frenetici e scenografici che in passato.

In Sword Art Online Last Recollection è stato infine introdotto anche un potente attacco di squadra finale che, una volta riempita l’apposita barra a suon di fendenti, permette di congelare l’azione di gioco ed eseguire una lunga sequenza di attacchi di gruppo utile a infliggere ingenti danni agli sfortunati nemici coinvolti.

Tecnicamente arretrato

Uno dei più grandi difetti di Sword Art Online Last Recollection è sicuramente il suo impianto tecnico piuttosto datato, e non parlo in questo caso di alcune singole componenti ma della struttura generale su cui poggia l’opera, che si dimostra vecchia sotto quasi ogni punto di vista e appesantisce così l’esperienza complessiva offerta dalla produzione.

Se infatti i modelli poligonali dei personaggi e di alcuni degli asset di gioco, nonostante non risultino anch’essi al passo con i tempi, si dimostrano sufficientemente puliti e rifiniti donando al gioco un colpo d’occhio generalmente piacevole, altrettanto non si può dire invece per tutto il resto del pacchetto.

Effetti speciali, suoni e animazioni vengono completamente riciclati dai capitoli precedenti e, considerando che molti di essi risultavano datati già allora, vederli oggi su una console di nuova generazione magari con risoluzione 4K e a 60fps non è proprio il massimo, e a momenti trasmette la sensazione di trovarsi davanti a un gioco appartenente all’era PS3, se non addirittura a quella PS2.

Inoltre, nonostante siano presenti diversi punti di teletrasporto e si noti quindi un certo impegno per migliorarne la quality of life dell’esperienza, la progressione generale risulta troppo lenta ed è inoltre diluita da un numero soverchiante di missioni secondarie poco ispirate e spesso ripetitive.

Sword Art Online Last Recollection fa infatti uso di scelte registiche non sempre efficaci e anche durante le normali conversazioni che intervallano le missioni principali capita spesso di assistere a pause eccessivamente lunghe e cambi di inquadratura che devono essere caricati e spezzano il ritmo del discorso.

Alla fine di ogni missione completata, che spesso si conclude in una manciata di minuti, comparirà poi una schermata che interromperà nuovamente il corso dell’azione.

Ed è un vero peccato perché sul fronte delle prestazioni, almeno nella versione PS5 che ho avuto modo di recensire, il gioco si comporta benissimo con caricamenti fulminei e una fluidità mai vista prima in un titolo della serie. Anzi, a tratti si comporta forse perfino troppo bene dato che nelle fasi esplorative i personaggi corrono così velocemente che ogni tanto si fa fatica a seguirne i movimenti.

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Il sistema di combattimento è più frenetico che mai

Va poi sottolineato come in Sword Art Online Last Recollection non siano presenti bug particolarmente pesanti che rischiano di minare la godibilità dell’esperienza generale del titolo, che si dimostra infatti sempre piuttosto solido e reattivo durante tutta la campagna.

Infine, per quanto riguarda doppiaggio e testi, l’audio originale in lingua giapponese è sicuramente quello consigliato in quanto composto dal cast originale della serie e perfettamente a fuoco con l’intera produzione, mentre i testi in lingua italiana sono ovviamente presenti ma purtroppo peccano di un revisione frettolosa o comunque svogliata, con sporadici errori di traduzione, di contesto e anche di genere.

Sword Art Online Last Recollection | Conclusione

In conclusione, Sword Art Online Last Recollection è quindi il miglior gioco di SAO uscito finora? Assolutamente sì. Rappresenta anche il gioco di SAO definitivo? Questo purtroppo no, non ancora.

Sword Art Online Last Recollection è un buon action RPG che riprende e migliora sotto praticamente tutti i punti di vista l’impianto ludico sviluppato in oltre dieci anni di storia portandolo probabilmente alla sua massima espressione.

A questo punto il passo successivo da compiere sarebbe rendere questa serie qualcosa di più di un semplice tie-in dedicato a una licenza così famosa e cercare il salto di qualità per poterlo rendere un gioco al passo con i tempi, un po’ come quello che è stato in grado di fare il recente Tales Of Arise per la sua serie di riferimento (qui trovate la recensione al gioco).

È vero, le ultime righe hanno evidenziato principalmente i difetti e le mancanze della produzione, ma è giusto sottolineare come Sword Art Online Last Recollection abbia comunque diverse frecce al suo arco, a partire da una narrazione e dei personaggi davvero ben scritti, caratteristiche che spesso risultano sufficienti a far chiudere un occhio su alcune magagne tecniche sì evidenti ma tutto sommato trascurabili.

Dorothy ad esempio è il nuovo personaggio introdotto appositamente per questo racconto e che ne rappresenta al contempo anche la forza trainante e che, complice anche un’ottima caratterizzazione e crescita personale del personaggio durante la campagna, rende l’intera messinscena coinvolgente e fa venir voglia di continuare a giocare per la trentina di ore necessarie a portare a termine la storia principale.

Sword Art Online Last Recollection RECENSIONE
Dorothy è un personaggio davvero interessante e ben scritto

Un altro punto di forza di Sword Art Online Last Recollection è poi quello di riuscire a descrivere e rappresentare in modo coerente e approfondito il territorio oscuro catapultando il giocatore all’interno delle sue peculiarità, con diverse razze da conoscere, villaggi da visitare e dungeon da affrontare, approfondendo un’ambientazione che nell’opera originale viene soltanto accennata.

In conclusione

Sword Art Online Last Recollection rappresenta sicuramente un ottimo passo in avanti nel proporre l’universo di Kirito ai giocatori di tutto il mondo. Quello che davvero manca secondo il mio punto di vista è probabilmente la volontà da parte del publisher di svecchiare l’esperienza e fare quel salto di qualità che la serie meriterebbe.

Vi ricordo infine che Sword Art Online Last Recollection è disponibile dal 6 Ottobre 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC, e ne consiglio fortemente l’acquisto a chiunque abbia apprezzato i capitoli precedenti della saga o a chi si voglia imbarcare per la prima volta in un gioco a marchio SAO.

Se siete ancora indecisi se acquistare o meno Sword Art Online Last Recollection vi ricordo inoltre che è disponibile una demo gratuita su tutti gli store digitali che vi permetterà di provarne con mano le principali caratteristiche così da darvi un assaggio dell’esperienza che vi aspetta nel gioco completo.

Se vi andasse invece di acquistare subito Sword Art Online Last Recollection potete farlo a un prezzo scontato seguendo questo link.

7.5
Il miglior gioco di SAO finora

Pro

  • Il miglior gioco di SAO finora
  • Ottima sceneggiatura e introduzione dei nuovi personaggi
  • Ambientazione ben curata e approfondita
  • Sistema di combattimento notevolmente migliorato...

Contro

  • ... ma ancora un po' caotico
  • Tecnicamente molto arretrato
  • Missioni secondarie dimenticabili
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