The Sims – Recensione The Sims

Dal PC con furore

Dopo rinvii ed incertezze varie, l’ottimo simulatore di vita: The Sims, approda finalmente nel mondo delle console domestiche con un inedito capitolo realizzato per PS2 tutto da scoprire. Naturalmente il succo del gioco è sempre quello: creare il nostro alter ego, costruire la casa ideale dove trasferirlo, gestire la sua giornata, soddisfare tutti i suoi bisogni, impegnarsi affinché faccia carriera nel lavoro, curare le sue relazioni sociali ed infine costruire una famiglia… In sostanza, essere artefici delle sorti di una o più vite virtuali, ed è proprio questo ciò che rende questo gioco divertentissimo e unico.
Chiariamo subito che non si tratta di un copia-incolla da PC a console, anzi, c’è da dire che questo The Sims presenta diverse novità che oltre a renderlo più originale, rappresentano una vera e propria ondata di freschezza per la struttura del titolo, che così non rischia di diventare ripetitivo e monotono. È stata una mossa astuta quella della Maxis, anche perché, in questo modo, pure coloro che hanno dedicato ore e ore sulla versione per PC saranno tentati dall’acquisto.
Tenendo conto che TS è un tipico videogame pensato per essere giocato su un computer, sia in termini di giocabilità sia di aggiornamento, sorge spontanea una domanda: poiché per natura un gioco gestionale non è pensato per essere giocato su una console, la versione per PS2 di TS può veramente rappresentare un successo? Dopo questa breve introduzione, passiamo ad un’analisi completa del gioco in questione.

Fatti una vita

La prima grande differenza con il TS per PC la troviamo subito all’inizio, nella schermata iniziale. Nella versione per PC venivamo proiettati direttamente in un quartiere virtuale, dove dopo un breve tutorial per apprendere i meccanismi del gioco, si poteva subito cominciare a creare famiglie, a trasferirle in case già esistenti oppure in abitazioni costruite da voi; ed il gioco, in sostanza, era quello. In questo TS invece, comincerete un po’ diversamente, grazie all’inedita modalità: “Fatti una vita”.
Appena vi accedete, la prima cosa che vi viene richiesta è la creazione del vostro alter ego, tramite un editor ben strutturato. A tal riguardo, va menzionato il fatto che i vostri sims sono molto più versatili rispetto a quelli della versione per PC piuttosto statici, Infatti mentre in quest’ultima, durante la creazione di un sim dobbiamo scegliere tra diversi modelli fissi di facce e set di abiti predefiniti, nella versione per PS2 tale procedura (molto più soddisfacente) ci permette di personalizzare veramente il sim, fino a farlo assomigliare a chi l’ha creato. A differenza della versione per PC, si possono impostare capigliature diverse con qualsiasi tipo di viso; non siete più costretti a selezionare abiti completi, ma potrete scegliere le maglie, i pantaloni, addirittura le scarpe e gli accessori, con la possibilità quindi di combinare gli indumenti come meglio credete (ad esempio, una t-shirt rossa con dei pantaloni blu), in modo da avere una scelta del vestiario molto ampia. È rimasto lo stesso il metodo di definizione della personalità, che cambia a seconda del segno zodiacale che scegliamo. Come in TS per PC, abbiamo a disposizione un determinato numero di punti da ripartire nelle diverse linee del carattere (simpatia, ordine, e così via…) e, a seconda di come sono distribuiti viene determinato. Proprio perché i punti a disposizione sono limitati non sempre ci sarà possibile farci assomigliare il nostro alter ego anche a livello caratteriale. Ci si rende conto che i tratti della personalità influiscono nel gioco: così come un sim molto attivo preferirà guardare film di azione, uno molto scherzoso si divertirà guardando i cartoni animati e così via…
Andiamo adesso a vedere come si presenta la modalità “Fatti una vita”: essa è basata su sette livelli, che rappresentano più o meno le fasi della vita del nostro sim, che possono essere superati con il raggiungimento degli obiettivi stabiliti all’inizio di ognuno di essi. Superare gli obiettivi è importante non solo per il proseguimento del gioco, ma anche per sbloccare nuovi oggetti, che potranno poi essere acquistati, e servizi utili (ad esempio, nel secondo livello, dopo aver riparato tutti gli oggetti rotti viene sbloccato il tecnico, che può essere chiamato in qualsiasi momento per riaggiustare le cose rotte). Verrà inoltre premiata la velocità con cui li concluderete, per cui se riuscite a raggiungere in fretta gli obiettivi riceverete un oggetto segreto, che altrimenti rimarrà bloccato. In sintesi, quello che dobbiamo fare è guidare il nostro alter ego nelle differenti situazioni della sua vita, a partire dalla casa di nostra madre, dove, superati gli obiettivi, riceveremo i soldi necessari per trasferirci e per cominciare ad essere autonomi; fino ad arrivare a fare carriera, a dare feste per curare le relazioni sociali con il vicinato, e molto altro ancora…
Se pensate che comprando questo TS potrete giocare solo in questa modalità vi sbagliate. Infatti, al primo salvataggio in modalità “Fatti una vita”, verrà sbloccata anche la modalità “Quartiere”, ossia quella classica in cui potete creare quante famiglie vorrete e gestire le loro vite, costruire case dove trasferirle, e, insomma, tutto quello che potevate normalmente fare nella versione per PC, con la possibilità, inoltre, di creare nuovi quartieri.

Restyling tecnico

Dal punto di vista tecnico la versione per PS2 è stata notevolmente rivoluzionata e chi è abituato a giocare con la versione per PC avrà certamente fatto caso alla palese differenza, specialmente nel comparto grafico. In quest’ultimo, gli ambienti di gioco erano isometrici e la telecamera poteva essere ruotata in quattro inquadrature fisse. Nella versione per PS2, invece, abbiamo la piacevole sorpresa di trovarci di fronte ad un’ambientazione non più isometrica, ma in 3D reale, con la possibilità di ruotare liberamente e in qualsiasi modo la visuale, non più statica, muovendo la levetta analogica destra. Il 3D rende inoltre più realistiche le situazioni di gioco, in particolar modo i sims, molto più simili a persone vere rispetto a come sono quelli della versione per PC e, grazie all’editor più dettagliato è inoltre possibile personalizzarli molto bene.
Il sonoro è rimasto pressocchè invariato, con le stesse musiche di sottofondo o comunque con melodie simili, con gli stessi suoni ambientali e con i sims che si esprimono sempre nella loro lingua: il simlish, creato appositamente per il gioco. Un lavoro indubbiamente ottimo è stato eseguito sul gameplay. Prima che questa versione di TS venisse distribuita, era lecito aspettarsi che un gioco pensato per essere giocato con il mouse come controller, potesse incontrare problemi non da poco nel passaggio ad una console (dove il controller generalmente non è un mouse bensì un joypad), che avrebbe potuto compromettere la giocabilità del titolo, che è un aspetto fondamentale per un videogame gestionale come questo. La Maxis ha smentito queste perplessità, regalandoci un lavoro coi fiocchi, che non è da meno a quello della versione per PC. È possibile far interagire il nostro alter ego con l’ambiente circostante grazie ad un puntatore giallo, facilmente e comodamente manovrabile con la levetta analogica sinistra. Gestiti molto bene anche i restanti tasti del joypad, che ci consentono di effettuare differenti operazioni (vedere la personalità di un sim, i suoi bisogni, modalità "senza muri", e così via…) con un semplice gesto.

Due versioni a confronto

Come già accennato in più frangenti, la Maxis non si è limitata a trasportare di sana pianta il TS versione PC su PS2 , ma ha dato vita ad un gioco nuovo, che pur avendo una struttura in linea di massima simile all’altra versione, ci ha riservato parecchie piacevoli sorprese.
La voglia di innovare e di fornire un prodotto che non sia un riciclo di idee passate è tanta ed è evidente, e per questo la Maxis merita i migliori complimenti. La volontà di rinnovare la si vede dall’inizio, con la nuova modalità di gioco "Fatti una vita" (sopra citata), in cui la gestione della giornata del nostro alter ego è vincolata al raggiungimento di determinati obiettivi che variano a seconda del livello, e questa è la prima volta in assoluto che ci troviamo di fronte ad un TS con missioni da completare.
Un’altra aggiunta rivoluzionaria è il multiplayer, sbloccabile nella modalità iniziale, grazie alla quale è possibile gestire le famiglie del quartiere giocando insieme ad un amico, rendendo il tutto ancora più divertente.
A differenza delle versioni per PC, questo TS non supporta l’online, decisamente importante per giochi di questo genere che sono spesso orientati agli aggiornamenti. Un vero peccato, perché chissà quanti notevoli vantaggi avrebbe comportato la possibilità di aggiornare il nostro TS scaricando da internet modelli, indumenti, nuove modalità e funzioni.

Sinteticamente

Creare il nostro alter ego, soddisfare i suoi bisogni, gestire la sua giornata, il suo lavoro, le sue relazioni sociali, trovare la sua anima gemella, mettere su famiglia… In poche parole, gestire la sua vita. E’ questo il succo che ha reso celebre e unico The Sims: il simulatore di vita per antonomasia.
Dopo le diverse versioni realizzate per PC, la Maxis decide di esportare questo titolo su console e, nonostante le perplessità iniziali, si è rivelato un buonissimo titolo grazie ad un lavoro pregevole che si confà alla voglia di innovazione e al restyling tecnico. Insomma, un lavoro senza dubbio ben fatto sotto molteplici aspetti.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento