Total War: Warhammer III – Recensione

Recensito su PC

È tempo di affilare l’ascia, disseppellire i rancori, incanalare gli sferzanti venti della magia e iniziare la lunga marcia verso nord. I ragazzi di Creative Assembly ci invitano a tornare nel vecchio mondo grazie all’uscita del loro Total War: Warhammer III e siamo ben lieti di seguirli in questo meraviglioso peregrinare.

I poteri perniciosi titillano i fili che muovono i mortali, inconsapevoli marionette nella danza della corruzione e della rovina. Il principe demone Be’lakor si balocca del fato dell’ennesimo condottiero Kislevita, in un gioco di luci e ombre alla volta della forgia delle anime. L’antico Dio osrso Ursun è ridotto in schiavitù, incatenato e morente, ma per Yuri Barkov è troppo tardi: le serpeggianti menzogne del Caos si sono insinuate nel suo cuore e nella sua mente, mente un assaggio di potere ne accende la brama sopita.

Altrove, un veggente schiavo del suo tomo incantato, cerca la via per la libertà. I venti della magia sussurrano promesse di grandezza, dunque una singola goccia del sangue di un dio morente rappresenta la chiave per spezzare le proprie le catene. Starà a noi scegliere quale popolo del Nord spingere verso la desolazione del Caos a caccia di Ursun, quale generale consigliare e determinare così le sorti dell’est e del nord. Se un alleanza con i Demoni del Caos potrebbe risultare conveniente, i capricci dei quattro Dei li rendono tanto instabili quanto potenti.

Total War: Warhammer III - Recensione

Potremmo affidarci alla spietata efficacia bellica dei regni degli Ogre, avidi cannibali a caccia di nuovi sapori e rotte commerciali, affidabili fin quando non gli baleni in testa l’idea di pasteggiare con carne di veggente all’ora di cena. D’altro canto potremo spingerci più a oriente e convincere i draghi del grande Cathay a servire ai nostri scopi, dopotutto la loro ricerca dell’equilibrio di Yin e Yang li pone come interessanti attori sulla scacchiera del potere.

Forse potremmo parlamentare con la Tzarina Katarin Bokha, regina del ghiaccio e sguardo vigile lanciato sulle complessità del nord, gelido scudo contro la desolazione del Caos. Gli uomini del nord sono duri come le terre che abitano e ognuno di loro incarna il rigido inverno di Kislev.

Total War: Warhammer III - Recensione

Creative Assembly con Total War: Warhammer III ci fornisce le giuste premesse narrative per cominciare il nostro viaggio nelle complessità del mondo di Warhammer, che nella sua terza installazione, pone un grande focus sulle vicende riguardanti i popoli del nord-est della mappa di gioco, finora inesplorati. Ben 8 fazioni giocabili al lancio, con un enorme sbilanciamento verso le fazione a tema “demoni del Caos”, che vedono una fazione dedicata per ogni divinità (Khorne, Nurgle, Tzeench e Slaanesh) e una aggiuntiva per il caos indiviso.

Sebbene come capitolo conclusivo di questa trilogia ci aspettassimo un ammiccamento nella direzione “End of Times”, epica conclusione del brand “Warhammer Fantasy Battles”, i ragazzi di Creative Assembly hanno scelto invece di proporre qualcosa di diverso, che lascia aperto un enorme spiraglio a un potenziale sequel e che inevitabilmente si declinerà nella mole di DLC programmati.

È importante non vedere questo meraviglioso strategico come un titolo a sé stante o sequel dei precessori, ma come ultimo tassello di un grande puzzle che solo visto nella sua interezza è in grado di regalare l’immenso stupore che un progetto così ambizioso e riuscitissimo può donare. Perché adesso gli eserciti del vecchio mondo ci sono davvero tutti, anzi, Creative Assembly è riuscita perfino a dare corpo e vita ad armate fin ora solo menzionate in vecchi annuari dedicati all’hobby. Finalmente il Cathay ha un corpo, una dimensione fisica e tutto ciò è meraviglioso.

Total War: Warhammer III - Recensione

Sebbene l’offerta incarnata in Total War: Warhammer III sia decisamente interessante al netto di una nuova campagna narrativa e ben 8 fazioni giocabili, la proposta non si discosta da quanto visto nei precedenti capitoli. La formula di gioco è divisa tra le complessità della mappa della campagna e le battaglie vere e proprie. Nella parte più “gestionale” del titolo dovremo conquistare città, costruire nuovi edifici, sviluppare nuove unità e potenziare come sempre i nostri eroi; ogni fazione è meravigliosamente arricchita da meccaniche uniche, che mai come in questo titolo brillano di luce propria.

Ad esempio nel caso in cui scegliessimo di giocare la campagna a fianco del Caos Indiviso, i quattro poteri perniciosi elargiranno meravigliosi doni al nostro generale, traducibili in mutazioni di ogni singolo aspetto della sua figura (con valori parametrici simili a equipaggiamenti), andando a curarne la personalizzazione in maniera certosina. Se le meccaniche eccellenti della modalità campagna si riconfermano tali e potenziate, stessa cosa possiamo dire dei difetti.

Total War: Warhammer III - Recensione

La gestione della diplomazia in Total War: Warhammer III è ciò che impedisce a quest’opera di ambire al titolo di Grand Strategy (vedi Europa Universalis di Paradox), purtroppo questa meccanica resta claudicante sotto ogni aspetto, a fronte di una IA raffinata in fase di combattimento, ma totalmente sprovveduta per quanto concerne le complessità diplomatiche della mappa. Davvero un peccato, vista l’ampia porzione di gioco strategico che ci troveremo ad affrontare, che vedrà gli equilibri geopolitici venire scossi quasi esclusivamente dalle feroci battaglie che andremo a combattere.

Il vero e proprio cuore dell’esperienza è come sempre rappresentato dalle battaglie (in tempo reale in PVP e con l’opportunità di pausa tattica durante le battaglie della campagna). L’eccellenza e la stratificazione delle centinaia di unità proposte in Total War: Warhammer III si sposano perfettamente con la proposta e le meccaniche dei Total War. La varietà di unità proposta riesce sia a inscenare la profondità e le diversità di approccio del mondo di Warhammer, sia ad andare a impreziosire la componente strategica non solo grazie a unità di fanteria, da tiro ed eroi, ma anche ai titanici mostri e gli innumerevoli incantesimi che lanceremo grazie ai capricciosi venti della magia.

Total War: Warhammer III - Recensione

Non possiamo immaginare scenario migliore per vivere le necessità di un RTS, che in questo Total War: Warhammer III vede la summa dell’eccellenza e della maestria maturata dai ragazzi di Creative Assembly, che hanno saputo valorizzare enormemente il lavoro svolto nei decenni da Games Workshop e incarnarlo alla perfezione, andando a confezionare l’esperienza del Total War definitiva. La proposta di lancio del titolo in sé è semplicemente eccellente e diventa titanica se andiamo a sommare la futura retrocompatibilità del titolo, che presto si arricchirà di tutte le armate presenti nei capitoli precedenti.

Oltre alla campagna (single player e multiplayer), possiamo accedere fin da subito al PVP competitivo online e alle divertentissime battaglie incarico: strumento utile per vivere degli scenari pre-impostati e far valere le nostre strategie sul campo di battaglia. L’opportunità di andare a modificare la difficoltà di gioco in maniera separata tra campagna e combattimento, ci permetterà fin da subito di scegliere come vivere il tenore della partita e di andare a esasperare o semplificare l’aspetto di nostro piacimento.

Se da una parte Total War: Warhammer III è graficamente sbalorditivo, risulta chiaro fin da subito che dovremo attrezzarci di un PC di fascia alta per godere in maniera fluida dell’opulenza del mondo di gioco, con una installazione su SSD semplicemente fondamentale per evitare i lunghissimi tempi di attesa che il caricamento di una battaglia comporta. Il livello di scrittura e la colonna sonora sono calzanti, puntuali ed evocativi, l’immersività nel vecchio mondo è garantita.

Total War: Warhammer III - Recensione


Si chiude così la trilogia di Total War: Warhammer, con una terza incarnazione che va a esaltare gli aspetti migliori della saga al prezzo di trascinarsi dietro qualche meccanica poco funzionale come la diplomazia. Sbalorditivo, coinvolgente e suggestivo, è un titolo perfetto per gli amanti della strategia, stupefacente per chi si affaccia solo ora al brand e maestoso per i possessori dei capitoli precedenti. Naturalmente il viaggio non finisce qui, tra la retrocompatibilità delle fazioni dei titoli pregressi, la solita mole di DLC in programma e una campagna di chiusura all’orizzonte, possiamo asserire che il viaggio in TWW3 sia a malapena iniziato.

9

Pro

  • Varietà sorprendente
  • Rappresentazione sublime
  • Scontri perfetti
  • Mole di DLC in arrivo

Contro

  • Mole di DLC in arrivo
  • Diplomazia trascurata anche stavolta
  • Necessita di installazione su SSD
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