VAMPIRE SURVIVORS su Switch è OTTIMO

Recensito su Nintendo Switch

Vampire Survivors su Switch

Vampire Survivors su Switch è arrivato ufficialmente a destinazione. Con un certo ritardo rispetto alle versioni Xbox, PC e mobile, ma come si dice in questi casi “meglio tardi che mai”.

Il gioco non ha sicuramente bisogno di presentazioni, visto che parliamo di un roguelite ideato dal nostro connazionale Luca Galante, in arte “Poncle”, che ha conquistato le ore di tanti giocatori e giocatrici nell’ultimo paio d’anni, grazie a una formula di gioco semplice di idee ma ben strutturata e assuefacente nel lungo termine.

Un titolo che è riuscito a trionfare ai BAFTA 2023 davanti a Elden Ring e ha ricevuto gli elogi non solo dalla platea videoludica internazionale, ma anche dal capo della divisione Xbox Phil Spencer, non è certo cosa da poco per una produzione indipendente dal cuore che parla italiano.

Ma la crescita e il supporto alla creatura non è ancora finito. Perché dopo essere sbarcato inizialmente su Steam e in seguito su Xbox One, Xbox Series X|S e dispositivi mobile, il roguelite italiano è pronto a rapire le ore anche all’utenza di Nintendo Switch. E quindi come se la cava il gioco sull’ibrida della grande N?

Vampire Survivors su Switch tra italianità e frenesia

Prima di procedere a parlare di come si presenta Vampire Survivors su Switch, su cui dipenderà il voto finale della recensione, facciamo un passo indietro e vediamo insieme questo fenomeno italiano globale che ha letteralmente stregato chiunque, specialmente per coloro che non lo conoscono affatto.

Il gioco segue le orme di quattro cacciatori di vampiri che si avventurano in diverse location per sterminare ogni creatura famelica al servizio di Bisconte Draculò. Pipistrelli, streghe, zombie, mummie, piante carnivore, lupi mannari, ce ne sono per tutti i gusti e non esiteranno ad avanzare per porre fine alla vita del personaggio giocante.

La magia che si avverte all’interno della produzione risiede nella sua cornice grafica in pixel art e nell’originalità dei nomi di alcuni personaggi, mappe e oggetti, che ricalcano ironicamente la cultura della nostra Italia. A partire dalla famiglia Belpaese formata da Antonio, Imelda (che ho usato moltissimo), Pasqualina e Gennaro, fino agli strumenti come la Pummarola e Rebbibbia.

E c’è perfino la mappa del Molise da sbloccare! Non parliamo poi della colonna sonora, che è accattivante come il resto del gioco!

Vampire Survivors su Switch è al limite della perfezione
In Vampire Survivors ci si ritrova con tonnellate di mostri che sbucano da tutte le pareti!

Un game loop semplice ma coinvolgente

Il gameplay è molto elementare ed è limitato negli spostamenti del nostro personaggio in una visuale bidimensionale a volo d’uccello, con gli attacchi che si verificano automaticamente in intervalli di tempo variabili in base all’arma in dotazione. Basta muoversi tra le orde dei mostri e al resto ci pensa il personaggio a danneggiare i nemici.

Come nelle altre console, anche in Vampire Survivors su Switch ogni personaggio ha una sua passiva e un’arma di partenza con caratteristiche specifiche: se ad esempio Antonio è equipaggiato di una frusta che colpisce ad ampio raggio nella direzione del suo sguardo, la bacchetta di Imelda lancia un proiettile magico verso il nemico più vicino, oppure nel caso di Mortaccio ha l’osso che viaggia in linea retta e rimbalza su ostacoli e nemici.

L’approccio alla partita può sembrare all’apparenza facile, soprattutto nei primi minuti. La verà difficoltà arriva quando abbiamo a che fare con una quantità mostruosa di creature che tentano di accerchiarci, e a quel punto la capacità di muoversi strategicamente, unita al tipo e all’efficacia degli strumenti in possesso, fa la differenza tra la vita e la morte.

Anche in Vampire Survivors su Switch una partita tira l’altra

Nonostante alla lunga si avverte il senso di ripetitività tipico di ogni roguelite, cosa rende Vampire Survivors così stimolante? Senz’altro la progressione della partita, dove ad ogni aumento di livello puoi ottenere altri strumenti e potenziare quelli già in possesso. In questo modo puoi guadagnare maggior resistenza, dps e tanto altro utili ad affrontare con agilità le orde più inferocite e le creature più toste.

Per far crescere il livello del personaggio è necessario raccogliere i cristalli rilasciati dai nemici sconfitti; ce ne sono di varie colorazioni, dai comuni blu ai verdi, fino ai più rari rossi che conferiscono molti più punti esperienza degli altri.

Se a questo sistema aggiungiamo inoltre il completamento di una lista di obiettivi, che ti permette di sbloccare altre mappe e nuovi personaggi e strumenti da utilizzare in battaglia, ecco che il conteggio delle ore schizza senza accorgersene. Della serie “questà è l’ultima partita” e ti ritrovi poi a farne un’altra gratificandone gli sforzi profusi.

La versione per Nintendo Switch

Arriviamo finalmente a parlare di come si comporta Vampire Survivors su Switch. Testato sia in dock che in portatile, il gioco riesce a sfruttare tutte le peculiarità della piattaforma della casa di Kyoto, tra i quali figura il supporto al touch screen, con l’input dei comandi di spostamento che si è rivelato ben responsivo.

In portabilità il gioco offre il meglio di sé soprattutto dalla modalità cooperativa locale fino a 4 persone, che sarà disponbile dal lancio insieme alle altre piattaforme. Grazie alla coppia di Joy-Con, due persone possono giocare dal tablet di Nintendo Switch ovunque si trovi, senza necessariamente ricorrere per forza di cose a un altro pad. Si tratta di un plus non da poco per questa versione rispetto alle altre.

Quanto alla fluidità, il frame rate di Vampire Survivors recensito su Switch si è dimostrato in generale molto solido, anche nei momenti di massima intensità. Giusto quando proprio si arriva nell’atto finale della partita con una quantità spropositata di mostri a schermo, Vampire Survivors su Switch tende ad avere un lievissimo calo. Ma si tratta proprio di un caso isolato che non mina per nulla la normale esperienza di gioco.

Vampire Survivors recensito su Switch, una rapida conclusione

Dopo i precedenti rilasci su Xbox Series X|S, Xbox One, mobile e Steam, Vampire Survivors su Switch non ha nulla da invidiare alle altre versioni. L’utenza di Nintendo può finalmente godere l’opera ideata da Luca Galante dove e quando vuole, facendo però attenzione ai minuti – e alle ore – che scorrono durante la serie di partite attraverso un gameplay loop molto semplice quanto dannatamente coinvolgente.

Tecnicamente solido in ogni situazione, il gioco riesce a sfruttare alcune delle principali caratteristiche della piattaforma della casa di Kyoto, partendo dal supporto al touch screen responsivo al comando e alla possibilità di giocare in cooperativa locale fino a 4 persone con il solo ausilio dei Joy-Con, perfetto anche quando si è fuori casa per intrattenersi in buona compagnia.

Il roguelite italiano si rivela un’aggiunta importante al già vasto catalogo di giochi presenti su Nintendo Switch (il DLC di Scarlatto e Violetto lo sarà?), e a un prezzo di listino accettabile al pari delle versioni Xbox e Steam, non si può lasciar di certo sfuggire.

[Se ti andasse di acquistare Vampire Survivors ad un prezzo scontato, puoi farlo seguendo questo link]

9
Vampire Survivors porta la sua frenesia su Nintendo Switch con una qualità complessiva riuscita al 100%.

Pro

  • Gameplay semplice e funzionale...
  • Sfrutta magnificamente le caratteristiche di Nintendo Switch, sia in dock che in portabilità.
  • Buon comparto grafico e tecnico.

Contro

  • ... ma ripetitivo alla lunga.
Vai alla scheda di Vampire Survivors
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento