C’è solo guerra

La sezione multiplayer del gioco presenta quattro razze disponibili (Space Marines, Eldar, Orki e Tiranidi) con le quali è possibile dare battaglia, al momento, su 7 diverse mappe (3 delle quali 1vs1 e le 4 rimanenti 3vs3). Il numero di queste è piuttosto basso ma si rivelano ricche di dettagli e di opportunità tattiche. Proprio sulla tattica si incentra il gioco, che pone l’attenzione sulle battaglie e sull’utilizzo delle varie unità a disposizione: ciascuna di esse offre opportunità diverse e va sfruttata al meglio per poter vincere. Ogni razza ha inoltre le sue peculiarità: Space Marines ed Eldar contano più sulla produzione di poche squadre specializzate mentre Orki e Tiranidi puntano sul numero. Non vi è quasi alcuna gestione della base: oltre ad avanzare di livello e produrre unità dall’edificio principale, le uniche strutture posizionabili saranno i generatori di energia che verranno creati grazie agli appositi punti strategici. La gestione delle risorse, infatti, è legata a due diversi tipi di locazione chiave: requisizione (utilizzata per qualsiasi cosa) ed energia (potenziamenti ed unità avanzate).

Vi è inoltre un terzo tipo di locazione: una delle due modalità di gioco, infatti, è completamente incentrata sulla cattura dei punti strategici (l’altra è un più classico annientamento della base avversaria): controllando i cosiddetti punti vittoria si ridurrà lentamente il punteggio della squadra avversaria, cosa che, portandolo a zero, vi darà la vittoria.

L’inizio di ogni partita, con le nostre unità iniziali intente a catturare punti strategici.

Vi sono inoltre parecchi altri elementi interessanti: la copertura offerta dall’ambiente è vitale per le nostre unità e sarà anche possibile entrare negli edifici, con l’opzione di demolire entrambi grazie all’eccellente implementazione del sempreverde motore fisico Havok, il tutto grazie ad un sistema molto simile a quello di Company of Heroes, altro strategico della Relic.

Infine, molti tipi di unità potranno crescere di livello guadagnando punti esperienza, cosa che le porterà a comportarsi sempre meglio in battaglia: altro elemento che punta sulla migliore gestione di poche unità piuttosto che ad un rush nella produzione di unità o nell’avanzamento di tecnologia.

Dotata delle giuste armi, la squadra tattica provvede fuoco anticarro contro gli Orki.

Vi è infine un altro importante elemento che è necessario analizzare: gli eroi. Ogni razza dispone di tre eroi diversi (in genere divisi tra aggressivi, difensivi e di supporto) che utilizzano differenti tattiche, abilità ed equipaggiamenti. All’inizio di ogni partita la scelta del nostro eroe deve conformarsi alle nostre attitudini ma anche a quelle dei nostri alleati, nonché della mappa stessa, venendo quindi ad aggiungere altri interessanti elementi.

Techmarine all’opera: eroe prettamente difensivo capace di erigere velocemente difese.

Poca gestione della base, cattura dei punti strategici, ambiente interattivo e livelli di esperienza fanno quindi da sfondo a battaglie di piccole dimensioni ma intense ed impegnative: il multiplayer di DoW2 è divertente, innovativo e frenetico, il tutto condito da un comparto tecnico veramente d’eccezione.

Adeptus Mechanicus

Se da una parte la campagna in giocatore singolo o la modalità multigiocatore possono piacere o non piacere, dall’altra non si può che essere d’accordo su una cosa: DoW2 presenta una grafica spaventosa, capace di mostrare il più piccolo dettaglio in modo quasi perfetto. Gli effetti speciali sono ottimi, così come le animazioni; il motore fisico Havok ci dà infine il colpo di grazia offrendo cadaveri che volano in seguito ad esplosioni, macerie che rotolano e muri che vengono distrutti in modo estremamente realistico. In poche parole, l’Essence Engine 2.0 è una vera e propria gioia per gli occhi. Considerando infine la buona scalabilità e la dimensione contenuta delle battaglie, si tratta anche di un motore grafico capace di essere retto anche da computer non proprio all’ultimo grido.

Ogni unità ha un carico di dettagli spaventoso, come i tatuaggi su questi Orki.

Menzione d’onore anche per il comparto audio, composto da musiche splendide e d’impatto, che cambiano per ognuna delle 4 fazioni e seguono l’andamento della battaglia, prima silenziose e calme, poi forti ed evocative durante le battaglie. Gli effetti sonori sono ottimi ed il comparto vocale è davvero ampio: dagli urli di guerra delle nostre unità che cambiano a seconda del nemico affrontato ai loro rapporti su cosa li stia attaccando; dagli avvertimenti che ci dicono cosa abbiamo perso agli Orki che urlano: "Dakkadakkadakka!" mentre sparano. Oltre che bello e d’atmosfera, quindi, il comparto tecnico di DoW2 non è fine a sé stesso e risulta utile in più di un’occasione. Come ultima nota, il gioco è abbastanza stabile e solo di rado capiterà qualche fastidioso crash a fine partita che potrebbe costringerci a rigiocarla.

Ritorna anche la possibilità di personalizzare le proprie armate con qualche opzione in più.

Zelo e furia sono ricompensati con la vittoria!

DoW2 richiede sia Steam che un account Windows Live per poter essere giocato. La cosa potrebbe dare fastidio ai più, ma non mi sento di criticare più di tanto la scelta di appoggiarsi a questi supporti: con Steam è possibile avere il proprio gioco immediatamente aggiornato all’uscita di ogni nuova patch e ricevere le ultime news mentre con Windows Live i patiti degli obiettivi (da "completa tale missione" ad "uccidi un boss di fine livello solo col tuo comandante") avranno pane per i loro denti con più di 50 di questi.

Capolavoro? Forse no, ma poco ci manca. DoW2 è uno dei più belli RTS degli ultimi tempi: il cambio di rotta da una gestione più classica delle proprie truppe e basi potrebbe far storcere il naso ai fan del primo capitolo di DoW ma la campagna lunga e piacevole, il multiplayer divertente e frenetico, il comparto tecnico spettacolare ed, ovviamente, l’irresistibile ambientazione di Warhammer 40k lo rendono un acquisto obbligato per i fan degli strategici su PC.

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