Sonic and the Black Knight – Recensione Sonic e il Cavaliere Nero

In Sonic e il cavaliere nero, il porcospino blu viene richiamato in un mondo medievale governato da un Re Artù maligno. Sonic dovrà dimostrare di essere un vero cavaliere e salvare il regno di Camelot. Questa release, a lungo attesa ed esclusiva per Wii, dichiara di essere studiata apposta per le funzionalità uniche della console Nintendo. Addentriamoci meglio nei reami di questo videogioco.

 

C’era una volta…

Il fodero di Excalibur ha dei poteri oscuri e nelle mani di Re Artù lo trasforma in un cavaliere nero che richiama i propri soldati da un altro mondo. Sonic viene evocato da Merlina per aiutarla a recuperare il fodero e viaggerà così per boschi, villaggi e caverne per ottenere la propria spada sacra, la parlante “Caliburn”. Aiutato dalla Dama del Lago, impersonata da Amy, combatterà contro i cavalieri della tavola rotonda: Knuckles, nei panni di sir Galvano; Shadow, in sir Lancillotto; Blaze, in sir Parsifal. La storia prenderà svolte inaspettate e ci farà rivalutare così pienamente il gioco.

Brandisci la tua spada

Questa volta Sonic ha con sé un’arma, una spada sacra. Scuotendo il telecomando Wii, tireremo fendenti mortali ai nemici e ne sconfiggeremo orde usando attacchi a ripetizione. Tuttavia quando si attaccano molti nemici consecutivamente il gioco è troppo veloce e si ha un senso di gran confusione, tipico comunque di una vera battaglia. Un piccolo tutorial iniziale ci spiegherà come sopravvivere in questo regno, ma, sfortunatamente, risulta a volte incompleto: ci troveremo presto a fare alcuni scatti di velocità senza volerlo e senza riuscire a ripeterli; la meccanica dei duelli con gli altri cavalieri non è chiara e la dovremo imparare a nostre spese e con molti tentativi. Infatti combattendo, per esempio, contro Artù dovremo muovere il Wiimote come una vera spada, ma con tempismo e con la giusta velocità: oscillare a caso il telecomando ci porterà alla sconfitta. Questo in realtà è l’unico utilizzo, nel gioco, delle potenzialità dei controlli Wii.

 


Visuals

Una piccola pecca sono le scene che collegano le varie fasi del gioco. A parte poche occasioni, questi sketch sono, in perfetto accordo con lo stile del gioco, disegnati su pergamena. Si sente però il desiderio di qualche filmato 3D in più che ci coinvolga maggiormente nella storia.
Per il resto la grafica è molto buona, ogni livello è altamente dettagliato e attentamente disegnato. Le telecamere ci permetteranno sempre di avere un buon controllo sul personaggio. Le visuali, principalmente 3D, lasceranno in qualche rara occasione il posto a piccole sequenze bidimensionali che spesso rallenteranno il ritmo di gioco.
Buoni i paesaggi che, con luci spesso soffuse, danno l’impressione di essere in un oscuro regno medievale.

Draghi e Incantesimi

Corriamo per boschi incantati, seguiamo sentieri desolati per arrivare a lontani villaggi, attraversiamo grotte e prigioni per salvare i cittadini di Camelot. Sebbene il mondo sia un po’ ristretto, gli sviluppatori sono riusciti a dare ad ogni livello quelle caratteristiche che lo rendono unico: troveremo paesaggi innevati o luoghi che sembrano vecchie miniere, ricreando atmosfere di tempi lontani
La possibilità di giocare anche con Knuckles, Shadow e Blaze rende il gioco un po’ più vario, avendo ognuno di questi le proprie uniche caratteristiche. I livelli inizialmente sembreranno un po’ banali, molto semplici e molto corti, ma presto dovremo ricrederci: affronteremo interminabili corse contro il tempo per salvare il regno.

 


Ma c’è di più

Nelle prime ore di gioco si rimane un po’ delusi: ci troveremo di fronte a molte funzioni che non sappiamo come usare e che non ci sono state spiegate. Bisogna attendere ed avere un po’ di pazienza per apprendere autonomamente le meccaniche di gioco.
Ad ogni livello collezioneremo seguaci, stelle e numerosi oggetti. Più seguaci otterremo, più avanzerà il nostro titolo: inizieremo come semplici fanti, diventeremo scudieri, combattenti e così via fino al titolo più alto. Non si capisce bene comunque se questo influenzi o no il gioco. Potremo giocare con stili diversi: uno bilanciato, uno basato sulla velocità ed uno basato sulla forza. A seconda di quanti punti otteniamo ci verranno date delle stelle che andranno ad aumentare il livello di competenza nei vari stili. Infine gli innumerevoli oggetti che recuperiamo sono di varia natura, possono agevolarci nel superamento di alcuni livelli dandoci dei ring di bonus o possono essere usati per costruire delle nuove spade. Quest’ultima possibilità rende il gioco più longevo, in quanto vorremo ripercorrere i vari percorsi alla ricerca degli oggetti mancanti.

 


Conclusioni

Sonic e il cavaliere nero è un buon gioco, anche se le funzionalità del telecomando Wii non sono state sfruttate tanto quanto preannunciato. Il gioco inizialmente non entusiasmante, ci prenderà man mano che si avanza. Il gameplay solido dà spazio alla ricerca di nuove frontiere, inserendo degli elementi tipici degli RPG. I fan della serie troveranno l’avventura degna di essere vissuta e i nuovi giocatori ritroveranno tutte le caratteristiche che li faranno innamorare del porcospino. Forse Sonic e il cavaliere nero non è il migliore titolo della serie, ma sicuramente ci farà divertire.

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