Final Fantasy XI – Storia completa di Vana’ Diel

Capitolo 21: Il risveglio
All’interno delle mura della città volante, Eald’Narche si affrettò a completare i suoi piani, sapendo che con la sconfitta dei Crystal Warriors, ogni secondo era prezioso.
Dietro di lui la grande porta si apri, rivelando la presenza dei 3 eroi, pronti finalmente per la battaglia finale.
Eald’Narche sorrise agitando la sua cintura, e facendoli respingere indietro. Sarcasticamente ringraziandoli per l’aiuto da loro apportatogli finora, Eald’Narche spiega che i Beastmen  non erano affatto i nemici che i 3 regni pensavano.
Loro erano stati mandati su Vana’Diel per fermare chiunque all’accesso al paradiso, che è ciò che avevano fatto nelle aree dove avevano recuperato la Magicite. Ma ora che i Beastmen erano sconfitti, non poterno più interferire con i piani di Eald’Narche per far rivivere i Cristalli e aprire le porte del Paradiso.

Detto questo, lo Zilart si ferma e guarda i 3, offrendo loro un’ultima chance per unirsi a lui e entrare in paradiso, avendo la possibilità di vedere tutto ciò che veniva loro offerto.

“Cosa ve ne importa oramai? Non volete vedere cosa c’è sull’altra sponda? Non volete rinascere sotto forme divine?
Venite con me!”

Ma i 3, rialzandosi diedero a Eald’Narche l’unica risposta che avevano, sguainare le loro armi.
Eald’Narche si arrampica su una piattaforma volante mentre la stanza intorno sembra prender vita con macchinari infernali attivati solo per uccidere i tre eroi.
Aldo riuscì a allontanare Eald’narche dalla sua piattaforma,  e all’improvviso le macchine cessarono di funzionare e collassarano.
Furioso per questa perdita, Eald’Narche cominciò a brillare e volare sulle loro teste.
L’energia che emana il suo corpo brucia il suo volto rivelando un terrificante spettacolo.
Quello che una volta era un’occhio è ora un cristallo incendiato nelle sue annerite orbite deformate.

Emanando palle d’energia al gruppo, la sua rabbia distrugge la stanza intorno a lui.
Incapace di controllare la sua sete di sangue, Eald’Narche fallisce nel veder Zeid sgusciare di nascosto e colpirlo alle spalle.
Cadendo al suolo inerte, Eald’narche lancia le mani in aria condannando gli dei per averlo abbandonato come fecero col fratello. Con le ultime forze rimastegli, si arrampica in fronte al nucleo del cristallo, connette le sue braccia nei macchinari.
Con gli ultimi affannati respiri, afferma che se lui non può entrare in paradiso, sprigionerà lo stesso fato che toccò al mondo 10000 anni prima.

Il cristallo emana luce blu mentre l’energia si sovraccarica. Zeid e Aldo cercano disperatamente di pensare un modo per fermare quell’uomo oramai impazzito, mentre la potenza del cristallo porta il macchinario a mirare Vana’Diel.
Proprio allora, silenziosamente, Lion avanza, capendo che qualcosa deve essere fatto.
Con un veloce addio ai compagni, sguaina il suo pungale e carica contro il cristallo proprio mentre il suo distruttivo raggio d’energia spara contro Vana’Diel.
Aldo e Zeid guardano in shock la luce blu fluttuare e in una massiva esplosione di energia, Lion è andata.
Il raggio scompare e Eald’Narche viene rigettato indietro. Sdegnato dal suo sacrifico, Eald’narche cerca di riaggiustare la macchina per stabilizzare la reazione. Proprio in quel momento il viso di Yve’noile appare fermando Eald’narche.
Lei gli dice che i suoi sforzi sono sempre stati vani, visto che il paradiso non può essere conquistato con la distruzione di Vana’diel.

Capendo quindi che stava sbagliando, la luce dal suo cristallo nell’occhio svanisce.
L’ultimo re Zilart è morto.
Ive’noile guarda i due rimanenti eroi, mentre la stanza collassa. Lei finalmente li ringrazia, i VERI Crystal Warriors.
Li saluta sperando di incontrarli qualche giorno futuro

Scappando dalla stanza, Zeid e Aldo fuggono appena in tempo. I due, ancora schoccati per le azioni dei loro amici, si scambiano dei veloci addii
Hurrying from the room, Zeid and Aldo escape just in time. The two still in shock over the actions of their friend have a somber moment of goodbye. Safely arriving back on the ground below Tu’lia, Zeid ventures off once more into the darkness and solidarity of his life as a Dark Knight. Though the Zilart were defeated, more evil lurked in the world and he would be there to stop it. Aldo stares up into the sky at the floating capital of the zilart. In the jungles of Yhoator, another, Grav’iton stares at the same sky. Tu’lia’s lights fade and soon it vanishes into the clouds once more, the Celestial Nexus lies still.

Arrivato a Norg, Aldo spiega a Gilgamesh cosa accadde a Lion.
Rattristato dalla sua perdita, ma onorato dal suo coraggio estremo, Gilgamesh spiega che Lion non era davvero sua figlia.
Durante la guerra, fu abbandonata sulle scolgiere dal suo padre reale.
Prima della sua morte, lui chiese che qualcuno se ne prendesse cura se solo si sarebbe potuto mantenere un segreto.
Con disagio Gilgamesh ammette che anche se non ha mai avuto un figlio, sarebbe stato fiero di poter chiamare Lion come figlia.

Aldo presto tornò a Jeuno raccontando alle persone la sua storia delle sue imprese.
Nelle stanze segrete del Tenshodo Lion viene sommerso di complimenti e parole di congratulazioni dai suoi amici.
Verena lo abbracia, ma percepisce qualcosa, percepisce la perdita di Lion.
Rattristata prima dalla perdita dei suoi amici Beastmen e ora di Lion,  maledice la vita stessa perchè è causa delle loro sofferenze.

Improvvisamente Verena viene avvolta da calore, come se percepisse qualcosa.

Da qualche parte..

Sarebbe potuto essere..

Lion… riusciva a sentire Lion..

Rivolgendosi al fratello, afferma che Lion è sicuramente viva, può percepirla.
Aldo chiude gli occhi, e speranzoso, cerca di credere alle parole della sorella.

Capitolo 22: Antiche tracce riappaiono

Nei sotterranei della Delkfutt’s Tower, ignari dell’epica battaglia nei cieli, gil ultimi Zilart rimasti lavorano diligentemente al nucleo del cristallo della torre.
Improvvisamente il flusso d’energia fluttua violentemente mentre il coraggioso sacrificio di Lion avviene.

Wolfgang e le sue Guardie Ducali, controllando la zona, vengono colpiti da una massiva esplosione.
Arrivato, entra nella stanza dei comandi per cercare gli Zilart mancanti, ma trova solo un piccolo ragazzo.

Il ragazzo sembra essere in coma e è subito portato nell’ospedale della città. Dr. Monberaux, amico di infanzia di Wolfgang, si prende cura del ragazzo, senza però capire perchè è in coma.
Wolfgang aspetta fuori per notizie sul ragazzo, ma proprio mentre attende una misteriosa figura in vestiti da Zilart con uno strano occhio appare. Viene riconosciuto come Nag’molada, l’inviato capo di Jeuno.

Domandando che il ragazzo venga rilasciato a lui, Monberaux non ha scelta se non quella di cederlo.
Ma proprio mentre una guardia si reca a afferlarlo, il bambino misterioso trapassa i loro corpi, come un fantasma.
Poco dopo nessuno riuscì a vedere il bambino, letteralmente volatilizzatosi.
Tutto ciò che ha rimasto è un piccolo pendaglio, che il dottore prende velocemente e nasconde. Le Guardie Regali corrono a cercare il ragazzo, non curandosi di Nag’molada, che rinosce il bambino, e lasciato libero fugge…

In quel periodo strane voci cominciano a arrivare nelle città di tutta Vana’diel.

Alcuni pescatori terrorizzati affermavano di vedere grandi dragoni alzarsi dalle profondità oceaniche.
Altri avventurieri parlavano di cristalli alle rupi sacre distrutti in milioni di pezzi.
Nag’molada, non perdendo tempo, assegna Wolfgang e la guardia Ducale a esaminare gli altri cristalli, lui avrebbe investigato sugli altri misteri da solo.

Nag’molada spiega che nel nucleo di ognuna delle rupi sacre c’è un cristallo madre. Questo ha la luce che mantiene il mondo vivo. Entrando successivamente per investigare, Nag’molada non trova niente di strano, ma prima di uscire, il piccolo ragazzo gli si prostra davanti.
Improvvisamente l’intera rupe comincia a filtrare una scura luce colante. Con l’accecante bagliore della luce, una visone della Vergine dell’Alba.
Questa discusse sulla battaglia finale tra Altana e Promathia, la battaglia che distruggerà Vana’Diel.
Saputo ciò che doveva sapere, Nag’molada esce dalla rupe sacra.

Nel frattempo i commilitoni all’uscita avevano attirato l’attenzione di Cid, che aveva speso molto tempo nel stuidare queste rupi. Assieme ai Mythril Musketters Ayame e Naji, arriva quindi a investigare su un’altra Rupe Sacra.
Proprio in quei momenti Wolfgang arriva, assieme alla sua scorta.
Cid dice che ha ricevuto un messaggio che afferma che l’energia sgorgante dai cristalli si è rapidamente prosciugata e una grande bestia alata apparsa a nord ha allarmato non poche persone. Spiega che è lì per scoprire se questi eventi sono connessi tra loro.
Wolfgang gli suggerisce di abbandonare la zona, lasciando a Jeuno le azioni da intraprendere. Questo porta a pensare a Cid che Jeuno ha a che fare con tutto ciò. Wolfgang semplicemente ignora queste accuse di Cid dicendo che molti che hanno intrapreso un viaggio nelle rupi non hanno più fatto ritorno.
Improvvisamente le scheggie dei cristalli cominciano a brillare come se fossero affette da quelle presenze. Poco dopo le genti che si trovavano nelle vicinanze caddero, come colpite da una luce brillante.
Nel frattempo nell’ultima runa sacra rimasta, Nag’molada si affretta a controllare se i cristalli all’interno sono salvi dal misterioso ragazzo.
Il ragazzo apparve proprio quando Nag’molada pensava sarebbe apparso, ma questa volta Wolfgang e i suoi uomini erano presenti. Nag’molada ordina a Wolfgang di uccidere il ragazzo, ma egli è esitante. Il ragazzo rimane immobile e in silenzio mentre la spada gli trapassa il corpo. Stramazzato al suolo, il ragazzo giace silenzioso.
Wolfgang arretra shokkato mentre il ragazzo lentamente muove le sue gracili braccia, alzandosi dal pavimento.
Sotto di lui una oscura e vuota luce comincia a fluttuare.

Il gruppo rimane immobile a quelle visioni, e con la luce emessa, il ragazzo scompare.. così come Nag’molada.

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