Battlefield 4 – Battlefield 4 Exclusive Beta

Interfaccia
Facciamo un passo indietro, e parliamo di Battlelog e dei menù di gioco: l’interfaccia via browser sfrutta il medesimo plug-in usato già dal predecessore, ritagliandosi un suo spazio. Pur cambiandone lo stile grafico, è pressoché identica a quella che già conosciamo, ad eccezione della Leaderboard, che ora, oltre ai tradizionali elenchi, ha una mappa mondiale nella quale è posizionato ogni singolo giocatore in ogni luogo del globo: potrete così scoprire più facilmente chi sta giocando nella vostra città, se non addirittura nel vostro quartiere! Ancora assente invece la gestione dei Plotoni, che sicuramente verranno integrati a gioco rilasciato.

Per quanto concerne i menù del gioco, i cambiamenti sono più sensibili, e sono atti a favorire una più completa visione di insieme e più rapido accesso alla gestione dei team e dei Loadout (gli equipaggiamenti). Questi ultimi sono colpiti dai maggiori cambiamenti, a cui dedichiamo un paragrafo separato.

Gameplay – fanteria
Una persona non avvezza alla serie potrebbe pensare che tra un Battlefield e l’altro la struttura sia rimasta pressoché invariata. Dopotutto, è uno sparatutto con tutte le azioni convenzionali dei titoli del genere negli ultimi anni, e le peculiarità della saga, come grandezza delle mappe, veicoli, e modalità di gioco, sono sempre rimasti punti centrali del gameplay. Bastano però poche ore tra l’uno e l’altro per rendersi conto come i cambiamenti nella struttura delle classi, gli equipaggiamenti e il tipo di armi possano cambiare radicalmente il modo di giocare l’uno e l’altro episodio.
In questo caso, le classi sono rimaste come nel precedente episodio (Assault, Engineer, Support, Recon), ma ci sono alcune differenze sensibili. Partiamo da due di carattere generale. La prima riguarda i gadget equipaggiabili: in Battlefield 3 erano divisi in due categorie che pur avendo lo stesso nome erano ramificate in modo diverso, mentre ora sono intercambiabili tra di loro, permettendo al giocatore una maggiore libertà di combinazioni, e vedremo dopo come influiscono nelle singole classi.

La seconda è ancora più rilevante e costituisce una novità inedita: le Specializzazioni ora sono definite Field Ugrades, e comportano una serie di bonus che coinvolgono tutta la squadra a cui si è assegnati e che migliorano a seconda delle performance della medesima. Ognuna di esse è divisa in quattro livelli, ed ogni giocatore parte dal primo, e l’arrivo ai tre superiori dipende da quanti punti la squadra raccoglierà. Ad esempio, l’upgrade Defensive consente da subito (livello 1) una riduzione dei danni al petto del 10%, mentre al secondo livello cala gli effetti del fuoco di soppressione del 50%, al terzo i danni da esplosione del 15% e per finire al quarto livello diminuisce del 20% il tempo per rigenerarsi. Se però l’intera squadra dovesse trovarsi morta nello stesso istante, il livello verrebbe riportato a 1 a tutti i suoi membri. È evidente che si tratti di una novità finalizzata a incentivare il gioco di squadra, e non possiamo che accogliere positivamente questa scelta. Al momento i Field Upgrade previsti sono 11, tutti differenti fra loro, alcuni comuni mentre altri esclusivi per specifiche classi.

Parlando delle classi, la beta prevede di iniziare dal livello 0 già con un certo numero di armi ed equipaggiamenti sbloccati, i quali non saranno sicuramente gli stessi disponibili all’uscita del gioco, ma permettono così di constatare le prime differenze, che analizziamo classe per classe.

  • Assault – come in Battlefield 3, la classe Assault mantiene anche le funzioni di medico, ma l’intercambiabilità dei gadget permette combinazioni prima impossibili, come il lanciagranate da sottocanna e il medkit. Questi ultimi ora sono anche in una seconda variante disponibile prima del medkit classico, e consistono in un numero limitato (cioé non rigenerabile) di kit lanciabili e consumabili immediatamente, a differenza del medkit tradizionale che richiede di stare fermi nei pressi del medesimo, curando progressivamente.
  • Engineer – anche questa classe beneficia dell’intercambiabilità dei gadget: i giocatori di Battlefield 3 ricorderanno lo stress nell’essere costretti a scegliere tra mine, bot e strumento di riparazione. Questa volta nulla impedirà di tenere strumento e mine, ma badate bene che ciò non si applica ai lanciamissili: sognatevi di poter portare RPG e stinger insieme. Non sappiamo ancora se questo si applicherà a mortai o eventuali altre armi.
  • Support – come i kit medici per Assault, la classe Support ha una versione consumabile dei kit di munizioni. Inoltre, tra i gadget sono presenti armi, in questo caso un XM25, un lanciagranate avanzato con potenzialità anticarro (seppur ridotte), ed utile per abbattere coperture o tenere a bada gli elicotteri. Sospettiamo che quest’arma diventerà più usata del mitra di base.
  • Recon – gli stramaledetti cecchini ora diventano ancora più pericolosi: il C4, prima assegnato a Support, diventa appannaggio di questa classe. Immaginatevi un Recon con un Field Upgrade in grado di renderlo più furtivo che oltre ad uccidere la fanteria a distanza è in grado di avvicinarsi ai carri armati senza farsi notare e farlo saltare in aria.

Per concludere con la fanteria, citiamo un ultima quanto interessante introduzione di gameplay, ovvero il nuoto: in Battlefield 3 finire in aqua rendeva inevitabilmente dei bersagli costretti a muoversi lentamente sulla superficie, mentre ora non solo è possibile difendersi con pistola e coltello, ma si può anche immergersi. Le potenzialità di attacchi a sorpresa per una squadra ben organizzata sono notevoli.

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