E3 2018: Hitman 2 – Provato

Dopo la dipartita di Square Enix e il nuovo accordo di partnership con Warner Bros. Interactive Entertainment come publisher, IO Interactive sta lavorando al nuovo Hitman 2 che sarà rilasciato il prossimo 13 novembre per PlayStation 4, Xbox One e PC. Il team ha abbandonato la formula episodica vista nel precedente Hitman, quindi questo seguito conterrà alla sua uscirà tutte e sei le missioni di cui è costituita la campagna.

Durante l’E3 2018 di Los Angeles siamo stati invitati da Warner Bros. a provare una di queste missioni, che vi riportiamo brevemente di seguito assieme alle nostre considerazioni.

Hitman 2

La missione da noi provata consisteva di colpire Robert Knox e la figlia Sierra, amministratori della Kronstandt Industries una compagnia di robotica rivoluzionaria che segretamente produce e vende armi Hi-Tech al miglior offerente, solitamente corrotti dittatori stranieri. Nei panni dell’Agente 47 ci siamo dunque diretti a Miami, dove si tiene una corsa automobilistica a cui partecipa Sierra Knox in persona. Quella che abbiamo provato era ad ogni modo una versione demo della missione, e permetteva di uccidere solo Sierra tramite due metodi principali: infiltrarsi come meccanico del suo team e piazzare una bomba sulla sua automobile, o mettere le mani sul nostro fido fucile da cecchino ed eliminarla direttamente dopo aver guadagnato una posizione favorevole al compito. Ma come penetrare indisturbati in un evento così brulicante di spettatori e di addetti alla sicurezza? Tramite la sapiente arte dell’infiltrazione, ovviamente.

Per il primo metodo siamo entrati all’evento vestiti da semplici spettatori, ovviamente i controlli all’entrata non ci hanno permesso di portare con noi alcuna arma. Una volta dentro però ci siamo diretti al parcheggio sotterraneo dove si trova uno stazionamento di guardie. Sabotando un lettore di carte elettroniche abbiamo attirato l’attenzione di una di queste, che si è allontanata dal suo posto per cercare di rimediare al danno. Ovviamente eravamo nascosti in agguato per quel momento, e un attacco furtivo ci ha permesso di metterla fuori gioco, portarla nella sua postazione di controllo e indossare la sua uniforme. Prima di andarcene ovviamente abbiamo nascosto il corpo del malcapitato, e già che eravamo là abbiamo messo fuori uso le telecamere di sicurezza, assicurandoci così di non lasciare traccia. Questa accortezza infatti ci permetterà di ottenere un risultato ancora migliore al compimento della nostra missione, evitando che il nostro passaggio possa essere ricostruito tramite le registrazioni anche dopo l’uccisione del bersaglio.

Hitman 2

Vestiti da addetti alla sicurezza abbiamo avuto accesso alla sezione VIP dell’evento. La divisa non è tutto però, e sul tragitto abbiamo incrociato diverse guardie (opportunamente marchiate da un puntino bianco) capaci di riconoscere che il nostro volto non era del loro staff. Per evitarle è stato necessario avanzare confondendoci con la folla. Con un po’ di attenzione abbiamo pedinato uno dei meccanici; ascoltando le sue conversazioni al telefono abbiamo appreso che, a seguito di una discussione accesa con Sierra Knox, è propenso a lasciare il team a corto di un elemento per rappresaglia. Il meccanico si dirige dunque al bar allestito per l’evento, lo seguiamo, entriamo nelle cucine e accendendo una radio attiriamo l’attenzione di uno degli addetti alla ristorazione; inutile dire che tramortiamo anche lui, lo chiudiamo nella cella frigorifera e indossiamo la sua divisa.

Siamo dunque tornati nella sala principale, dove abbiamo notato il meccanico aggirarsi per il bar lasciando incustodito il suo drink; con disinvoltura vi abbiamo mischiato del veleno che non ha tardato a fare il suo effetto al sorso successivo. Fulminato da un micidiale attacco di vomito, la nostra vittima si è diretta rapidamente verso il bagno, e ovviamente noi eravamo alle sue calcagna, sempre cercando di evitare gli altri membri dello staff che potevano riconoscerci. Dopo aver quindi tramortito il meccanico il resto è stato facile: ci siamo presentati al box del team di Sierra presentandoci come rimpiazzo, al primo pitstop abbiamo posizionato la bomba sull’automobile del nostro bersaglio, e una volta ripartita l’abbiamo fatta detonare. Missione compiuta.

Hitman 2

Dopo il primo successo abbiamo ripetuto la missione seguendo il secondo approccio. Una volta ottenuta l’uniforme di addetto della sicurezza, nell’area VIP abbiamo tramortito un tizio con un costume da fenicottero, vistoso ma molto meno riconoscibile dal resto del personale. Dopodiché abbiamo esplorato il back stage e recuperato una valigia contenente un fucile da cecchino che la nostra agenzia è riuscita a infiltrare assieme alle altre innocue strumentazioni. Dopodiché ci siamo diretti sulla terrazza di un palazzo, sorvegliata da una singola guardia addormentata su una sedia, che abbiamo facilmente messo fuori gioco, e ci siamo appostati tenendo sotto mira la pista da corsa aspettando il passaggio dell’auto di Sierra. Oltre al cannocchiale del fucile, abbiamo sfruttato una funzione di bullet time che ci ha permesso di terminare la missione con un colpo di letale precisione.

Quelli che abbiamo riportato sono resoconti “puliti” da vari trial & error e inconvenienti lungo il tragitto. In più di un’occasione siamo stati scoperti e abbiamo dovuto disfarci dei testimoni, affrontare guardie, nasconderci per far calmare le acque… Insomma le infiltrazioni non sono state così semplici come possono sembrare, così come non lo è riuscire a contenere l’allarme una volta scoperti da qualcuno. Considerate inoltre che, per ristrettezze di tempo, un assistente ci ha suggerito le strategie possibili e guidato per i percorsi ottimali, altrimenti avremmo dovuto compiere prima tutto un lavoro di esplorazione e osservazione dell’ambiente, prima di pianificare una strategia ottimale.

Hitman 2

Da quello che abbiamo visto Hitman 2 non punta a una rivoluzione della sua formula, ma a un more of the same implementato. Il gioco ci dà un obbiettivo, uno scenario, degli strumenti potenzialmente utili e innumerevoli possibilità, e lascia a noi la scelta e la capacità di agire nel modi e momenti giusti per portare a termine il compito. La versione che abbiamo provato era limitata, ma nella versione finale saranno possibili molte più occasioni, compresa quella di far saltare in aria il podio una volta conclusa la gara; un vero e proprio parco giochi per i creativi killer professionisti nascosti dentro di noi. A condire il tutto è sempre presente il velato ma sapiente tocco di ironia caratteristico della serie, che sa strappare più di un sorriso mostrandoci il serio Agente 47 tramortire il malcapitato di turno con un pesce fresco, o prendere di mira un bersaglio vestito da colorata mascotte.

Anche graficamente il nuovo Hitman non sembra avanzare granché dal predecessore, e anzi alcune occasioni di interazione con l’ambiente sono sembrate abbastanza spartane, ma c’è da notare che lo scenario di Miami girava più che adeguatamente nonostante le centinaia di NPC presenti e senza fare ricorso a tempi di caricamento tra una zona e l’altra. Bisognerà ovviamente vedere come il tutto si tradurrà nella versione finale del gioco.

Hitman 2


Hitman 2 sembra quindi voler esprimere dinamiche già rodate e perfezionate per confezionare un titolo efficace nel suo genere. IO Interactive punta tutto sul buon design delle missioni, un intelligente utilizzo degli NPC e le loro sotto-storie da sfruttare a nostro vantaggio, nonché dalla varietà e libertà di decisione che tutto questo comporta per il giocatore. Non vediamo l’ora di vedere se le premesse si riveleranno vincenti nel gioco finale in arrivo a fine autunno.

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