Foamstars PROVATO | Gamescom 2023

Foamstars PROVATO alla Gamescom 2023 - Ho messo mano al gioco di Square che prende l'idea di Splatoon e gli da più profondità. Ve ne parlo.

FOAMSTARS provato a Gamescom 2023 - Un campo pulito è una tela che aspetta di essere colorata
Un campo pulito è una tela che aspetta di essere colorata

Se ti dicessi che Gamescom 2023 mi ha dato la possibilità di provare il titolo che tutti consideravano un rip-off di Splatoon, sapresti subito capire qual è? E se ti dicessi che mi ha convinto più di quanto il titolo Nintendo abbia mai veramente fatto?

Foamstars Provato | Una doverosa introduzione

Sì, perché, per quanto ultimamente io sia assolutamente diventato un fan dei prodotti Nintendo (non tutti, non ciecamente) e inizi a capire il fascino di giochi che pensano praticamente solo a divertire, emozionare ed impegnare chi gioca, e ci riescono benissimo, Splatoon non ha mai attecchito su di me.

Trovo che l’utilizzo del giroscopio sia un po’ troppo di due generazioni fa, e l’idea di uno sparatutto competitivo su una console così poco fatta per l’hardcore player mi preoccupa e vagamente infastidisce, a livello soprattutto di esperienza utente.

Capisco chi l’apprezza, sia chiaro, primo fra tutti il mio collega di redazione e amico Federico, ma davvero Splatoon non mi ha mai detto nulla… fino all’arrivo al centro della mia attenzione di Foamstars, titolo di Square Enix che ho potuto appunto provare in un adrenalinico hands-on a Colonia durante la Gamescom 2023.

Si chiamano pregiudizi se sono positivi?

Dopo essermi lanciato ad alzare la virtuale mano quando c’è stata la possibilità di prenotare un appuntamento, mi sono da subito sentito incredibilmente curioso verso questo apparente freebooter, complice una sensazione positiva avuta già durante il trailer d’annuncio durante lo State of Play di qualche mese fa.

Il web aveva deciso che sarebbe stata una ciofeca, ma io e redazioni come questa siamo qui per raccontarti i giochi come sono, non come pensiamo preventivamente che siano, sulla base di preconcetti e di termini ormai piuttosto senza senso come freebooter e *inserire titolo di gioco più famoso* wannabe.

Quindi, un po’ con la convinzione di essere davanti ad un titolo dal grosso potenziale, un po’ pronto ad essere smentito dall’hands-on, ho preso il pad in mano e, dopo una breve introduzione sulla modalità di gioco che stavo per affrontare, ho premuto Start.

FOAMSTARS provato a Gamescom 2023 - Il livello è leggibile anche se pieno di schiuma
Il livello è leggibile anche se pieno di schiuma

Come funziona Foamstars?

Giusto come piccolo recap del poco che si sa, al di fuori delle prove della stampa e di eventuale altro materiale recuperabile con qualche chirurgica keyword, Foamstars è uno shooter online 4v4 dai toni molto colorati e, in generale, molto scanzonati e “pop”.

Per quanto le varie modalità ovviamente cambieranno alcune regole, parametri o limiti, di base lo scopo del gioco e la sua meccanica principale consistono nell’utilizzo di armi spara-schiuma per sconfiggere la squadra avversaria e per navigare velocemente l’arena.

Nella modalità che ho provato, chiamata “Smash the Stars”, ognuna delle due squadre deve provare a sconfiggere per un totale di 7 volte i membri della squadra avversaria; una volta arrivati alla 7ima “uccisione” viene eletta una “Star” del team avversario ed è questo il nuovo bersaglio.

Solitamente la Star è qualcuno che si è distinto durante la performance (più salvataggi, più eliminazioni, più schiuma usata, ecc) e, una volta eletto, ha maggior poter di attacco e salute. La squadra che riesce ad abbattere la Star avversaria, vince il match.

In cosa è uguale a Splatoon

Le meccaniche di base sembrano molto simili al titolo Nintendo, non ha senso negarlo, ma tu che mi stai leggendo puoi capire come giochi che condividono una meccanica non per forza la “eseguono” o mettono in pratica allo stesso modo, perché ogni team di sviluppo ha una sua interpretazione dei “dogmi” del game design.

Surfare sulla schiuma

Certo, il movimento attraverso l’arena è sicuramente l’aspetto che più ricorda Splatoon: usando una tavola da surf potrai scivolare ad alta velocità sulla schiuma del tuo colore ma il terreno non schiumato o, peggio, la schiuma avversaria, ti rallenteranno notevolmente.

La sensazione di movimento sulla schiuma attraverso l’arena è piacevole e restituisce un buon senso di velocità, cosa ancora più piacevole da riferire nel momento in cui contestualizzo la piccola dimensione della mappa da me provata: era essenzialmente una piazza di 15 metri di diametro circa.

Bang bang splash

Anche le meccaniche di shooting sono molto simili, se non identiche, al colorato sparatutto Nintendo: ci sono personaggi con armi più lente ma capaci di bolle di schiuma più concentrate, altri che virano verso agilità e colpi più rapidi, altri ancora più bilanciati.

Non essendo alla ricerca del mio main ho scelto letteralmente il primo personaggio disponibile, variando poi nei match successivi (ne abbiamo giocati 4 in totale). La percezione della differenza di “stats” era molto buona e immediata, cosa che, ne sono sicuro, si tradurrà bene anche nel gioco finale.

I due team erano piuttosto equilibrati, quindi non ho individuato qualche particolare strategia vincente rispetto a setup più aggressivi o ad altri più conservativi, ma i 4 match, considerando che ognuno di noi ha cambiato personaggio per ognuno di essi, sono risultati molto diversi in ritmo ed esperienza di gioco.

Abilità e Ultimate

Ogni personaggio ha inoltre 3 abilità utilizzabili, 2 cariche dallo spawn/respawn, e che lentamente si ricaricano rimanendo in partita, e una Ultimate che invece si può attivare solo dopo aver atteso il riempimento della sua barra (mediamente in un match da 10 minuti riuscivo a caricarla e utilizzarla due volte).

Non avendo avuto troppo tempo per capire come queste abilità funzionassero o per leggere la loro descrizione nella UI di gioco purtroppo non ho modo di raccontarti quanto esse possano funzionare o, cosa ben più importante, siano in grado di sovvertire i destini delle due squadre.

Sia io che gli altri 7 partecipanti ci siamo trovati ad utilizzarle appena cariche, nella speranza riuscissero magari ad aiutarci ad uscire da una situazione spinosa, o che effettivamente potessero risultare immediatamente essenziali nella creazione di schiumose strutture difensive.

FOAMSTARS provato a Gamescom 2023 - Ogni partita è adrenalinica e della giusta durata per non stancare
Ogni partita è adrenalinica e della giusta durata per non stancare

In cosa è diverso da Splatoon

Tolti i due elementi che ti ho descritto sopra, fin troppo evidenti per non essere citati in questo non dovuto ma necessario parallelo, ci sono molti elementi che, per lo più nel bene, distinguono Foamstars e promettono anche solo in parte l’uscita di un gioco in grado di esistere senza troppi termini di paragone ad altre realtà.

Identità visiva

Parto con l’unico elemento negativo che ho intenzione di mettere in questa lista: l’aspetto estetico di Foamstars. Sono un game designer, non un artist, quindi premetto che potrebbe essere completamente un difetto che io solamente riconosco al titolo.

A mio parere lo shooter 4v4 di Square non ha un’identità completamente… sua. L’environment è vivace e visivamente accattivante, ma non troppo unico. I personaggi sono interessanti ma, per ora, molto dimenticabili.

È uno shooter in terza persona, chiaro, quindi non mi aspetto la profondità estetica o caratteriale di un Kratos o di una Amicia, ma se rimaniamo sullo stesso genere anche solo i personaggi di Hyenas (da me provato alla Gamescom 2023!) riescono a far trasparire un potenziale di memorabilità.

Il titolo ancora non ha una data di uscita e, come è ovvio che sia, l’importante è che le meccaniche di base funzionino, in uno shooter 4v4, ma un lavoro di maggior definizione sull’aspetto visivo delle eroine ed eroi di gioco potrebbe davvero giovare a Foamstars.

Leggibilità dell’ambiente

Un difetto che ero pronto a incontrare, vista l’abbondanza di colori contrastanti (schiuma blu contro schiuma rossa) e la velocità alla quale si svolge il match, ma che onestamente Foamstars mi ha rimosso dalla mente in 0.2 secondi, è la leggibilità dell’ambiente.

Sulla carta, infatti, l’utilizzo di schiuma di colori diversi in un ambiente già di per sé colorato e non troppo ampio aveva (e ha) il potenziale di portare ad un caos visivo antitetico al flow di gioco che uno shooter dinamico quanto Foamstars vuole ottenere.

Questo problema però, come ti anticipavo, non si è presentato durante il mio hands on: considerando che per poter essere abbattuti i personaggi devono essere avvolti dalla schiuma, status nel quale si può salvare un compagno se, avvicinandocisi, lo si colpisce con il surf, sapevo sempre come muovermi.

In questo contesto è importante il prossimo punto di disgiunzione dallo shooter first party Nintendo, ossia l’utilizzo della schiuma stessa non solo come strumento offensivo ma anche come strategica opportunità architettonica.

FOAMSTARS provato a Gamescom 2023 - Ancora non si capisce la funzione di quei piccoli companion fluttuanti
Ancora non si capisce la funzione di quei piccoli companion fluttuanti

Per fare il muro ci vuole la schiuma

La schiuma non è quindi solo il proiettile da utilizzare contro i nostri nemici, ma ci dà modo di costruire struttura da sfruttare difensivamente e offensivamente. Vuoi alzarti sopra i tuoi nemici, magari ancorati dietro una muro di schiuma poco distante? Spara la schiuma in modo da fare una torre e salici.

Sei quasi del tutto circondato e vuoi dare ai tuoi compagni e compagne qualche secondo in più per riprendersi e tornare in campo post-respawn? Fatti un piccolo muretto attorno e colpisci i tuoi nemici dal punto di riparo che ti sei appena creata/o attorno.

La mappa di Foamstars che ho potuto affrontare, curiosamente, non offriva alcun tipo di verticalità, e non ci ho messo molto a capire che il tutto è una scelta voluta e che punta sulla vasta potenzialità di approccio di ogni match, proprio in funzione di questa capacità fortnite-iana di costruire strutture.

Ovviamente queste non sono eterne, e il nemico può abbatterle con la propria schiuma, ma non mi ci stanno sulle dita di due mani le volte nelle quali, durante quell’ora di gioco, una piccola altura di schiuma ha aperto a nuove strategie offensive la mia squadra e difensive l’altra.

Se dovessi cercare di risalire ad un singolo punto cardine dell’esperienza che Foamstars vuole restituire a chi gioca, individuerei assolutamente nella possibilità di costruire strutture improvvisate il centro del game loop che il team di sviluppo si è prefissato.

Foamstars Provato a Gamescom 2023 | Ultime considerazioni

Foamstars (ecco il suo sito ufficiale, se volessi spulciarlo un po’) ha molto potenziale: non quello di portare ad allontanarsi da Splatoon, piuttosto di espandere il genere creato dal first party Nintendo ad un nuovo ecosistema, in questo caso a quello esclusivo PlayStation (PS4 e PS5).

Purtroppo non abbiamo ancora una data di uscita e un prezzo, elementi che sono essenziali nel considerare quanto un gioco potrebbe vendere, funzionare e piacere, però quello che ho sentito di avere davanti e fra le mani è un titolo valido tanto come free to play con micro-transazioni quanto come titolo venduto a 50$.

La production value è molto alta: il gioco è immediato come pochi altri che ho provato in fiera o di recente, il loop di gioco è divertente e veloce abbastanza da non stancare, e non ho visto un singolo calo di frame o di performance nell’intera ora di hands on.

Per quanto riguarda la struttura che il gioco avrà al lancio mi è stato detto che quella che ho provato è la modalità che loro considerano fra le meno divertenti del gioco, quindi posso immaginare che da qui in poi sia tutto in salita.

Purtroppo il poco tempo passato ad analizzare i vari personaggi e le loro abilità non mi aiuta ad esprimere un giudizio su questi aspetti, ma spero ci sia un’ulteriore prova in futuro (magari un open beta) che mi possa permettere di farmi un’idea più specifica sugli equilibri di gioco e la loro variabilità a seconda dei pg scelti.

Più ci penso e più sembra il gioco perfetto da dare day one su PlayStation Plus Premium, e credo che questo sia frutto di una piccolissima paura che provo verso la creazione di Square: Foamstars ha abbastanza non tanto per distinguersi ma per avere “vita” a lungo nel contesto di un genere nei quali solo pochi titani sembrano sopravvivere?

La risposta ora come ora è un flebile “Onestamente non lo so”. Il producer ci ha accennato la presenza al lancio di una campagna single player e di un numero di mappe, modalità e personaggi piuttosto elevato, il tutto condito dalla sicurezza, espressa dal dev, che non verrà mai meno l’equilibrio fra chi passerà su Foamstars molto tempo e chi per la prima volta lo approccerà.

Se il mood all’interno della stanza nella quale io e altri 7 esponenti della stampa può essere preso ad esempio di quanto Foamstars funzioni, posso immaginare tranquillamente che il titolo sia in grado di far provare lo stesso competitivo shot di adrenalina a chiunque ci metta mano per più di un paio di minuti.

FOAMSTARS provato a Gamescom 2023 - Purtroppo non ho passato troppo tempo a capire le abilità di ogni singolo PG
Purtroppo non avevo il tempo di capire le abilità di ogni singolo PG

Detto questo, il genere degli online shooter è incredibilmente calcificato e poco prolisso a lasciare spazio a nuovi ingressi, validi o meno, ma dove Splatoon sembra puntare molto alla strategia del singolo, Foamstars spinge su un gioco di squadra che non mi è facile percepire, anche da fuori, dai titani del genere, ora come ora.

Il comunicare e il collaborare sono una delle fondamentali chiavi di lettura del 4v4 di Square e, se mi conosci da un po’, sai che avrò sempre un debole per giochi che, anche solo un minimo, usano il concetto Huizingiano-Kojimiano di gioco come corda e non come puro bastone.

Purtroppo sappiamo tutti che fine hanno fatto gli Hyper Scape, i Destruction AllStars e i Knockout City, e se su due piedi mi dovessi chiedere se penso che Foamstars possa riuscire dove loro hanno fallito, potrei restituirti solo un sì incerto, perché, di nuovo, è un genere fin troppo fermo nelle sue convenzioni di top e flop.

Voglio che abbia successo? Assolutamente, perché giochi così immediati non se ne trovano in giro, ma l’identità estetica non troppo unica, il momentaneo mistero su come sarà strutturato il gioco completo e sull’eventuale supporto di contenuti post-lancio non creano un quadro troppo positivo.


[Gamescom 2023 non è stata solo giochi con la schiuma, quindi ecco gli ultimi provati o anteprime direttamente dall’evento

…e sì, ce ne sono ancora un po’ in arrivo]

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