Shenmue III – Provato

Poche settimane ci separano dall'uscita del gioco

Dopo aver scollegato il cervello dalla versione demo riservata ai backer di Shenmue III, un solo pensiero continua a balenare nella testa: l’opera di Yu Suzuki è la più seria candidata al titolo di opera maggiormente divisiva del 2019.

Shenmue III demo

Tanto per l’intera fanbase della serie, quanto e soprattutto per la generica comunità che fruisce di contenuti tecnoludici, Shenmue III si prefigura come cantico declamato alla memoria di un videogioco che non c’è più, un calcio agli zebedei a dieci anni di evoluzione giocosa e, parallelamente, un omaggio ai tempi che furono, offrendo un involucro texturizzato che, sebbene risulti gradevole alla vista, manifesta abbastanza evidentemente il suo cuore spiccatamente retrò.

Nessuno potrà tuttavia obiettare su un fatto, for sure: Shenmue III, come i suoi illustri predecessori, potrà vantare su tutta una vastissima cornucopia di contenuti differenti che, probabilmente, da soli varranno il prezzo del biglietto.

Shenmue III demo

L’introduzione di svariati mini giochi, tutti dotati di una propria auto-consistenza (già in questa demo era possibile sperimentarne parecchi), e sotto trame da approfondire nella maniera che più si confà alla propria attitude aiuteranno sicuramente ad aumentare quel senso di appartenenza a un universo, quello affrescato dal maestro Suzuki, denso e ricco di sfumature, oggi come ieri.

Ma è vero pure che, pad alla mano, ci si accorge istantaneamente di come l’unico upgrade nei controlli sia rappresentato dalla possibilità di controllare la telecamera virtuale con lo stick analogico destro.  È allora che quel sorriso ebete di disincanto, stampato mentre si ammira lo sterminato prato fiorito che fa da sfondo alle vicissitudini narrate in questa short demo, comincia a storcersi un pochino. I comandi appaiono legnosi, e le animazioni di Ryo Hazuki non aiutano, confermandosi claudicanti oggi come due lustri ago.

È ancora presto per tirare le somme, ovviamente, considerando la brevità dell’esperienza proposta dalla demo, esauribile tranquillamente nel giro di un quarto d’ora, e sicuramente gli elementi positivi non mancano. La domanda, comunque, ricorre: riusciranno a coprire le vistose rigidità dell’impianto di gioco e riusciranno a consegnarci quel titolo memorabile che tutti, GameSource inclusa, aspettano da troppo tempo?

L’impatto visivo, come se non bastasse, alterna buone cose ad aspetti di cui avremmo probabilmente fatto tranquillamente a meno. Unreal Engine 4 si dimostra motore grafico in grado di gestire con scioltezza le trasognate atmosfere di Shenmue III, riuscendo a portare a video un buon pacchetto complessivo. Peccato che, oltre alle già citate animazioni, ogni tanto si registri qualche stuttering di troppo e modelli poligonali non proprio esaltanti.

Shenmue III demo


Sembra impossibile, ma Shenmue III sta per essere accolto dalle membra silicee di PlayStation 4 e PC. Riuscirà a ripagare tutta questa attesa? Il 19 Novembre non è proprio così lontano e la redazione tutta, come centinaia di migliaia di videogiocatori innamorati della serie, si mette alla finestra e aspetta, sperando che il peso degli anni non diventi insostenibile anche per un gigante come Yu Suzuki.

Vai alla scheda di Shenmue III
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