Daymare: 1998 – Provato – Gamescom 2019

Un survival horror tutto italiano, ispirato al celebre Resident Evil 2, che ci ha saputo sorprendere per atmosfera e gameplay.

Per chi non lo conoscesse, Daymare: 1998 è un titolo indie ideato e sviluppato da Invader Studios, un team italiano composto da sole 12 persone. Il titolo nacque come remake amatoriale del tanto acclamato Resident Evil 2. Capcom stava già lavorando al suo remake, quindi i ragazzi di Invader Studios dovettero cambiare completamente direzione, puntando su un titolo autonomo e originale.

Daymare: 1998, il cui anno è un chiaro riferimento alla data di uscita di Resident Evil 2, è un survival horror in terza persona, ricco di suspense e con un’atmosfera unica. Il titolo uscirà il 17 Settembre su Steam, quindi PC, ma nel corso dell’anno sarà reso disponibile anche su PlayStation 4 e Xbox One.

Nella demo che abbiamo provato durante Gamescom 2019 abbiamo vestito i panni di Sam, uno dei tre personaggi che andremo a interpretare. Fra i tre, Sam è forse il più normale, quello con cui ci immedesimeremo al meglio. Si tratta di una persona qualunque, senza grandi aspirazioni e molto ligio al dovere. Tuttavia il protagonista ha diversi problemi di salute ed è costretto ad assumere farmaci in modo da restare lucido.

Possiamo scegliere tra due livelli di difficoltà: Daymare, quello più ostico e difficile, dove gli zombie ci attaccheranno senza alcun riguardo e per abbatterli dovremo sparare diversi colpi, e uno più semplice, pensato per quelle persone che si vogliono godere il titolo e la trama senza troppe difficoltà. Durante la demo ovviamente abbiamo selezionato il livello di difficoltà più elevato in modo da avere un livello di sfida adeguato.

Daymare: 1998

La demo di Daymare: 1998 si apre con Sam che se ne sta tornando a casa dall’adorata moglie, ma qualcosa di orribile lo attende. Corrente assente, blackout totale; una volta riattivato il generatore, ci accorgiamo subito che qualcosa non quadra: nostra adorata moglie non risponde, ci accingiamo a cercarla, ma purtroppo la troviamo morta per mano di un nostro vicino ormai consumato dal virus. Sam con occhi increduli cerca di colpirlo, ma finisce a terra privo di sensi. Come già anticipato, Sam soffre di problemi di salute e deve prendere dei farmaci per restare lucido. Una volta riacquisiti i sensi avremo una crisi che ci procreerà un’allucinazione, ma ci aiuterà a ricostruire fin troppo nitidamente tutti i fatti accaduti. Una volta presi i farmaci, il nostro Sam, ignaro di cosa sia successo al suo vicino, cercherà vendetta. Ci dirigiamo verso la cittadina, e qua il nostro protagonista scoprirà una verità ben peggiore di quella che ha vissuto poco fa: ogni persona del paese è completamente consumata dal virus Polluce e quindi trasformata in Zombie.

Durante il percorso troviamo un fucile a pompa che ci aiuterà a farci strada e a fronteggiare i nemici. Questi ultimi a livello Daymare risultano abbastanza ostici: bisognerà sparare un paio di colpi per mandarli a terra, a meno che non riusciamo a mirare con estrema precisione sui punti critici, ma quando verremo accerchiati questo non sarà proprio semplice.

Daymare: 1998

L’intelligenza artificiale dei nemici è discreta: appena sentiranno il rumore dei nostri passi, inizieranno a venirci incontro cercando di morderci. Se non li eliminiamo subito, gli zombie ci inizieranno a seguire, lentamente per via delle limitate funzioni motorie dei non morti. Nella demo di Daymare: 1998 è presente un buon numero di munizioni, sufficienti nella modalità facile, ma da usare con parsimonia qualora avessimo scelto il livello di difficoltà più elevato.

Qualora avessimo finito le munizioni, potremo ricorrere agli attacchi corpo a corpo, anche se saranno molto lenti e poco efficaci. Per sferrare un colpo dovremo calcolare bene il tempo e cercare di colpire lo zombie prima che lui attacca a noi, sennò ce lo ritroveremo attaccato al nostro collo. Ogni attacco consuma Stamina che si ricaricherà da sola con il tempo, mentre la vita, espressa in %, non si rigenererà a meno che non useremo i medikit che troveremo sparsi nei vari livelli.  Il livello Daymare riesce ad offrire una buona sfida, molto equilibrata in modo da non rendere il gioco frustrante.

Daymare: 1998

L’engine che i ragazzi di Invader Studios hanno utilizzato per dare vita a Daymare: 1998 è Unreal Engine 4, un motore grafico in grado di offrire una buona resa visiva senza impattare troppo sulle prestazioni. Nonostante il team di sviluppo sia formato da 12 persone, Daymare: 1998 ha un ottimo comparto tecnico, con un’atmosfera tetra e inquietante, che ci trasmetterà angoscia per tutte le 8 ore di campagna. I modelli poligonali dei personaggi sono ben realizzati, così come anche l’ambientazione. Le texture sono ben fatte ed hanno un buon grado di risoluzione.

Daymare: 1998, a livello tecnico, presenta però alcuni difetti, come le animazioni che non sono del tutto fluide, il labiale non è perfettamente sincronizzato con il doppiaggio e quest’ultimo, perlomeno quello di Sam, è poco convincente. Tutti questi si possono però considerare difetti marginali visto e considerando le piccole dimensioni del team di sviluppo.

Daymare: 1998


Daymare: 1998 è un titolo tutto italiano davvero interessante. L’atmosfera horror è ben ricreata ed  è davvero convincente, riuscendo a farci saltare dalla sedia diverse volte durante lo svolgimento della demo. Il gioco a difficoltà massima risulta ben equilibrato, ma con un buon livello di sfida. Daymare: 1998 sarà disponibile a partire dal 17 Settembre su Steam, ma entro la fine dell’anno vedrà la luce anche su console. Se siete fan del genere survival horror non potete di certo farvi scappare questo titolo italiano.

Continuate a seguirci per leggere la nostra recensione in uscita il giorno del day one.

Vai alla scheda di Daymare: 1998
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