The Last of Us Part II e le critiche sui cani

In The Last of Us Part II si potranno uccidere i cani: è scoppiato così il finimondo su internet riguardo l’ultimo progetto di Naughty Dog. Su Twitter era circolato un pezzo di una mail promozionale di GameStop con questa descrizione:

Una delle novità del gioco è l’aggiunta dei cani. Questi seguono il vostro odore e vi attaccheranno una volta che vi hanno scoperti. Il gioco non fa sconti a Ellie, che per sopravvivere dovrà necessariamente ucciderli. Bisognerà anche fare i conti col fatto che ogni cane ha il suo padrone, che lo chiamerà per nome e rimarrà scioccato quando vedrà il corpo del loro migliore amico peloso senza vita. Siete stati avvisati.

In un gioco post-apocalittico dove le regole sono andate a farsi benedire, l’aggiunta di cani ostili sono stata l’ultima goccia nel vaso per alcuni giocatori, che hanno iniziato a lamentarsi fortemente per questa virata anti-animalista, se così vogliamo vederla. Ci è voluto Arne Meyer, membro della software house, a chiarire la questione: la descrizione è scritta allo scopo di aumentare l’hype dei giocatori e Naughty Dog non ha partecipato alla sua stesura.

Il co-game director Anthony Newman spiegò tempo fa ai microfoni di Polygon che questa nuova aggiunta era narrativa, con lo scopo di rendere l’esperienza di The Last of Us Part 2 ancora più pesante emotivamente, ed è tornato sull’argomento confermando che i cani possono essere lasciati in vita, ma il titolo sarà molto più difficile così facendo. Insomma, non è necessario uccidere alcun cane ed è possibile finire il gioco senza torcergli un pelo. La scelta sta a noi giocatori.​

The Last of Us Part II arriva finalmente il 19 giugno, ha raggiunto la fase gold, e non sarà di certo l’ultimo gioco con dei canidi nemici.