Quackshot Starring Donald Duck – Recensione Quackshot: Starring Donald Duck

Quackshot: Starring Donald Duck è un platform approdato al Mega Drive nel lontano 1991, epoca in cui Walt Disney lanciava sul mercato Sega svariati titoli con protagonisti del calibro di Mickey Mouse e, come nel nostro caso, Donald Duck.La storia inizia quando Paperino, intrufolatosi nella libreria del buon vecchio Zio Paperone, trova in un libro quella che sembra essere solo una vecchia pergamena. In realtà, dopo un’accurata analisi, scopre che quella pergamena altro non è che la mappa del tesoro di Re Garuzia, il più antico sovrano del Regno dei Paperi. Entusiasta della scoperta, Paperino corre a salutare Paperina e, a bordo del suo aeroplano, decide di partire alla ricerca del tesoro.
Ma i pericoli sono proprio dietro l’angolo: un fidato di Pietro Gambadilegno ha spiato la scoperta della pergamena dalla finestra ed è subito corso dal suo capo per informarlo. Dal ghigno del boss si percepisce subito che per Paperino ci saranno dei guai in vista.

Mappa? Tesoro? Ci vorrebbe Indiana Jones e la sua fidata frusta…

…Ma noi ci accontenteremo di un Paperino armato di pistola e sturalavandini, che girerà per tutto il Regno dei Paperi con il suo aeroplano accompagnato dai nipotini Qui, Quo e Qua, alla ricerca di indizi e oggetti chiave per arrivare a mettere le mani sul tanto desiderato tesoro.
Il gioco, infatti, è sviluppato in maniera tale che non sia possibile avere accesso a tutti i luoghi sin da subito, ma è necessario recuperare alcuni oggetti in altri posti incontrando i vostri amici Walt Disney, usando gli stessi oggetti in seguito per aprire strade precedentemente non accessibili in modo da raggiungere nuovi indizi.

Così, nel vostro viaggio, visiterete dapprima Duckburg dove farete visita ad Archimede direttamente sui tetti della città; farete tappa dal conte Dracula in Transilvania, vi ritroverete dentro ad un’edificio Maya in Messico insieme a Pippo, e così via.
Per passare da un luogo all’altro, potrete richiamare l’aeroplano nei punti in cui è stata affissa una bandiera, solitamente posta in particolari zone del livello dove non è possibile proseguire oltre.

Problemi di scarico lento? Arriva Paperino!

Come già detto, il gioco è un platform e presenta livelli a scorrimento, con trappole, nemici (sosia di Gambadilegno per lo più), pareti da scalare, uccelli che lasciano cadere pacchi d’api, ecc…
Per difendersi Paperino girerà armato di una pistola e sturalavandini (inizialmente gialli) che si evolveranno nel tempo: e’ fondalmentale distinguire i tre tipi di sturalavandini in quanto il gioco è particolarmente influenzato da questo dettaglio:
Gli sturalavandini gialli rimbalzano contro ai muri, quelli rossi si attaccano per permettere di saltarci sopra (il loro effetto svanisce a breve) oltre a permettere di immobilizzare per pochi secondi i nemici. Infine quelli verdi hanno le stesse caratteristiche dei rossi ma in più rimangono attaccati alle pareti per molto piu tempo e permettono di tenersi aggrappati agli uccelli in volo (un passaggio obbligatorio nel gioco necessiterà appunto di aver ottenuto gli sturalavandini verdi).
Ultimo particolare, ma non per questo di minore importanza, molte zone del gioco richiedono una certa abilità di "scalatore": utilizzando gli sturalavandini come una scala è possibile raggiungere la cima di alcune pareti e proseguire nel livello.
Oltre agli sturalavandini avremo modo di utilizzare un lancia pop-corn (con effetto a tre vie, decisamente piu potente di un singolo sturalavandini), e di uno spara bolle di chewingum con cui, oltre a fare male ai nemici, potremo distruggere alcuni muri (una diavoleria made by Archimede).

Cosa c’è d’altro?

Le ambientazioni dei livelli sono quelle del più classico gioco a scorrimento: un texture di sfondo semimovibile, con in primo piano disegni un po’ più dettagliati, nei limiti delle capacità degli 8-bit del Sega ovviamente. Paragonata alla grafica di quegli anni, non si può certo dire che sia da buttare.
Il sonoro che accompagna le ambientazioni si può definire totalmente azzeccato. Inoltre, dopo aver spento la console, è facile ritrovarsi a girare per casa fischiettando la musichetta di Duckburg, di Transilvania, quella di sottofondo durante la scelta del luogo sulla mappa, o qualsiasi altra: ce n’è per tutti i gusti.

In conclusione….

Quackshot è stato uno di quei giochi che ha reso divertente l’infanzia quando ancora la Walt Disney era in grado di farlo, utilizzando i suoi personaggi più famosi. Ora i tempi sono cambiati, ma per i veri nostalgici questo gioco non potrà mai smettere di affascinare per i suoi indovinelli e per le situazioni intriganti che riesce ad offrire.
In conclusione, è un gioco che per alcuni può essere solo un divertimento, ma per altri può essere qualcosa più.

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