Book of Demons – Recensione Xbox One

Recensito su Xbox One X

Dopo una lunga gestazione su PC fatta di due anni di early access e il rilascio ufficiale avvenuto nel 2018, Book of Demons approda sul mercato console all’interessante prezzo di 24.99 € e pone le basi di un progetto a lungo respiro pensato dal piccolo studio polacco Thing Trunk. Infatti Book of Demons è il primo capitolo di “Return 2 Games”, operazione che punta a rivisitare sette grandi titoli che hanno fatto la storia su PC.

Da cosa si poteva cominciare se non omaggiando e reinterpretando quel capolavoro che ha il nome di Diablo? Ed ecco ciò che avviene: Book of Demons prende il titolo Blizzard, lo spoglia di quell’aura oscura che lo contraddistingue e lo catapulta in un mondo fatto di “carta” miscelando sapientemente generi e stili.

Le gesta dell’eroe di turno prendono piede all’interno del mondo di Paperverse, base per tutti i “libri” di Return 2 Games. Nello specifico, ci troveremo in una cittadina che ospita una cattedrale divenuta anticamera per l’inferno a causa di un prelato attratto dagli inferi piuttosto che dal paradiso. Certamente distante da Tristram, se non per alcuni elementi comuni, il setting di Book of Demons è pensato per ricordare e ammiccare quanto più al famoso action rpg di Blizzard, in modo riverente e allo stesso tempo ironico.

Lo stile da libro animato (o pop-up) è una trovata interessante e che ben si addice a questo mix tra un hack’n’slash a visuale isometrica e un card game, in cui un guerriero scenderà fino all’inferno, passando per vari livelli popolati da non morti, demoni capra, succubi e così via, per liberare la città dalla minaccia demoniaca. Ogni nemico, per quanto letale, sarà caratterizzato da un elemento che lo renderà temibile e ridicolo al tempo stesso e perfino il boss finale, rappresentato dal signore infernale di turno, sarà mostrato con toni parodici, mentre si rilassa durante un piacevole bagnetto nel magma insieme alle sue paperelle demoniache.

Book of Demons Recensione Xbox One

Parlando dei livelli, Thing Trunk ha pensato il titolo per lasciare al giocatore la decisione sul tempo da spendere nelle varie sortite nel dungeon (non sono infatti disponibili salvataggi manuali): sarà possibile variare la durata della nostra incursione con brevi razzie o lunghe e impegnative discese nel sottosuolo. In questo senso, la differenziazione principale tra livelli piccoli, medi o grandi riguarderà la profondità in cui andremo a esplorare (scenderemo ovviamente molto più in basso in caso di partite lunghe) e i bottini che potremo recuperare e che saranno, ovviamente, variabili per quantità e lustro in base alle nostre scelte.

Rispetto alla controparte PC, di cui potete leggere qui la recensione, non è cambiato pressoché nulla se non il passaggio di testimone da mouse e tastiera a controller, il cui utilizzo in certi frangenti viene reso scomodo dalla mancanza di un puntatore visibile, soprattutto nella scelta delle carte. Sì, perché Book of Demons come dicevamo non è un semplice clone di Diablo ma cerca in maniera piacevolmente riuscita di inserire elementi nuovi in un gameplay rodato. Ed ecco allora che al posto dell’albero delle abilità, degli oggetti e delle pozioni, avremo una serie di carte tipiche da board game di genere dungeon crawler.

Book of Demons Recensione Xbox One

Di conseguenza la personalizzazione della crescita del personaggio, col passaggio di livello, si limiterà esclusivamente alla scelta tra l’aumentare l’energia o il mana mentre il nostro equipaggiamento fatto di carte sarà l’elemento principale della customizzazione del nostro eroe. Le altre caratteristiche saliranno automaticamente, mentre l’elemento non “livellato”, che sia mana o energia, andrà a fare cassa in un calderone, insieme a tutta una serie di ingredienti recuperabili nei dungeon, per poi essere riscattato sottoforma di un piccolo tesoro, pagando una somma alla locandiera in città.

Quest’ultima non sarà l’unico NPC con cui andremo interagire, infatti in città troveremo vari personaggi che sembreranno molto familiari per i giocatori di Diablo: il Deckard Cain di turno che identificherà le nostre carte e ci permetterà di sbloccare nuovi alloggiamenti per la nostra collezione, la simil Adria che ricaricherà le carte pozioni e ci permetterà anche di effettuare il level up dei pezzi forte della nostra collezione e, infine, il sosia di Pepin che potrà curarci e sarà in grado di condividere con noi, più che utili consigli, paure e timori.

Book of Demons Recensione Xbox One

Il gameplay di Book of Demons restituisce un ottimo impatto nelle fasi iniziali di gioco, con la scoperta delle carte dedicate alle tre classi disponibili: il guerriero (disponibile da subito), la ladra e il mago (sbloccabili). Tuttavia a lungo andare il titolo si rivelerà un po’ ripetitivo e, una volta trovata una configurazione ideale, solo in rari casi o allo sblocco di un nuovo slot carta andremo a modificare il nostro deck\equipaggiamento. A tal proposito, a rendere più vario il gameplay non saranno sufficienti i vari boss secondari sparsi per le mappe, anch’essi molto simili tra loro e non sufficienti per alleviare questa possibile monotonia dovuta anche a un level design poco vario.

Book of Demons Recensione Xbox One

Fortunatamente l’alto livello di sfida riesce in parte a mitigare questo difetto, tenendo vigile il giocatore nel suo obiettivo di non soccombere alle tante orde di demoni e affini che gli si pareranno davanti per completare le tre missioni di gioco che consistono nell’eliminazione di altrettanti boss: “Il Cuoco”, “L’Antipapa” per andare ad affrontere infine “L’Inferno” con il suo demoniaco signore. Invece, con un comparto sonoro discreto, corredato da un buon doppiaggio, e una discreta colonna sonora ad accompagnarci in questa difficile missione, unitamente a buoni effetti di luce e particellari, il comparto tecnico e l’esperienza visiva di Book of Demons è davvero appagante con il già citato stile “di carta” che si concretizza anche nelle movenze goffe e “ingessate” di eroi e mostri che più di una volta susciteranno un sorriso che avrà il sapore di nostalgia e al tempo stesso di divertimento puro.

Book of Demons Recensione Xbox One


Book of Demons riesce a omaggiare il passato e al tempo stesso portare qualcosa di nuovo nel panorama degli action rpg miscelando hack’n’slash e card game. Lo stile libro di carta animato, le movenze particolari di eroi e nemici e la giusta dose di ironia fanno il resto. Purtroppo il titolo cade ben presto nella ripetitività delle poche zone di gioco, ma riesce comunque a restituire un senso di appagamento alla fine di ogni mappa per via del buon livello di difficoltà che Thing Trunk ha pensato per il Libro I° del progetto Return 2 Games.

7.5

Pro

  • Buon mix tra hack'n'slash e card game
  • Stile libro pop-up riuscitissimo
  • La scelta sulla durata dei livelli è molto interessante

Contro

  • Gameplay alla lunga ripetitivo
  • Poca varietà nel level design
Vai alla scheda di Book of Demons
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