C.O.R.E. – Recensione C.O.R.E.

Un pennino per sparare all’impazzata

Ci sono piattaforme riconosciute migliori rispetto ad altre per giocare una certa tipologia di gioco. Un picchiaduro riesce sicuramente meglio su console che non su PC, mentre un RTS senza mouse potrebbe apparire come un film di gangster senza gangster. Certo, poi ci sono generi che si adattano ad ogni macchina, come gli FPS (nonostante ci sia ancora chi porta avanti la bandiera della supremazia del personal computer anche in questo campo). E proprio di FPS pare abbondare, ultimamente, il mercato videoludico mondiale, con titoli che vengono e che vanno e che ogni giorno appaiono sugli scaffali dei negozi. In questa epopea di sparatutto in prima persona, le console Nintendo paiono essersi astenute, in parte, da tutta quest’abbondanza. Su Nintendo DS si possono contare un paio di titoli, e nemmeno tanto splendenti.
I ragazzi di NoWay Studios tentano di colmare una carenza davvero rimarchevole presentando C.O.R.E., sparatutto in soggettiva esclusivo per DS. Ma bando alle ciance ed andiamo ad esaminare nel dettaglio cosa nasconde questo titolo portatile per la grande N.

E’ sempre colpa degli alieni?

Appena inserito e fatto partire, verremo subito messi a conoscenza della striminzita trama di gioco. Nel 2028, sul pianeta Terra, un meteorite di notevoli dimensioni si schianta sul deserto del Mojave, negli Stati Uniti, creando enorme scompiglio e costringendo gli States alla creazione di una base di ricerca sotterranea chiamata C.O.R.E.; pare, infatti, che le radiazioni dovute all’impatto e alla natura esogena del "sasso spaziale" siano spropositate e debbano essere studiate in maniera accurata. Com’è possibile intuire, la base sprofonderà ben presto nel caos ed i contatti verranno totalmente interrotti. Urge dunque indagare. Una squadra speciale viene spedita nei pressi del cratere e della base C.O.R.E. e noi ne faremo immancabilmente parte. Controlleremo un certo Jason Crane, nostra marionetta virtuale in tutta l’avventura.
Questa dunque è a grandi linee la trama che si cela dietro C.O.R.E., una storia banale e principalmente un pretesto per gettarci nell’azione più pura.

Guarda come ti distruggo il genere FPS

Diciamolo sin da subito: C.O.R.E. è un gioco abbastanza scadente. Appena ci verrà permesso di mettere mano sui comandi di gioco, infatti, capiremo sin da subito la povertà di idee e di capacità di realizzazione che stanno dietro al titolo.
Prima nota dolente: i comandi. Nonostante riprenda pari pari le idee di altri titoli DS dello stesso genere, il gioco dei NoWay Studios si dimostra scomodo e poco adatto alla console portatile. Muoveremo la visuale usando il pennino sullo schermo nella parte bassa, mentre con i tasti dorsali potremo aprire il fuoco contro i nostri bersagli. Peccato che il sistema di mira, discreto se saremo fermi, risulterà praticamente impossibile nelle fasi più concitate o quando correremo, sancendo più volte un prematuro Game Over per colpa di comandi scomodi e mal calibrati. La stessa cosa accade con i salti, pessimi e difficili da settare.
Seconda nota dolente: il combattimento. Con nemici immobili, stupidissimi (possono vantare un’IA degna di quella di un gessetto) ed essenzialmente goffi, la battaglia scorre lenta e molto, molto noiosa. Mai esulteremo per l’abbattimento di un avversario e mai ci troveremo in situazioni di foga o adrenalinica esaltazione. Tutta l’avventura si dimostra dunque piatta, poco carismatica e niente ci incentiverà nel portarla a termine.
A questi difetti macroscopici vanno aggiunte le poco ispirate armi di gioco ed una concezione dell’avventura sin troppo lineare.
Il lato multiplayer, invece, pare elevarsi un tantino rispetto al piattume della partita in singolo. Con un massimo di tre giocatori, l’avventura si dimostra leggermente più esaltante e divertente. Ma non è tutto oro quel che luccica: la lentezza nei caricamenti, gli scenari praticamente tutti uguali e l’impossibilità di personallizare gli stage rendono anche la modalità in multi giocatore niente più che un’operazione mal riuscita.

I corridoi del C.O.R.E.

Il lato tecnico del titolo, se contrapposto a quello del gameplay, risulta massiccio e ben gestito. Tutto infatti fila abbastanza liscio, senza intoppi, cali di frame rate o imprecisioni grafiche. Peccato che dal punto di vista stilistico e visivo la sufficienza non venga nemmeno sfiorata. Tutto sembra un unico, enorme blocco di cemento grigio. Corridoi infiniti e labirintici, costruiti in un’apoteosi di texture piattissime ed effetti visivi poco appariscenti e brutti a vedersi, non faranno che rendere l’avventura ancor più noiosa e trascurabile. Niente che aiuti la vista, niente che spinga a giocare o ad ammirare il paesaggio (inesistente). Non ci siamo proprio.
Anche dal punto di vista sonoro, niente di godibile. Musiche in stile futuristico e techno passeranno tranquillamente inascoltate, non aiutate certo da effetti sonori come si deve. Anche loro saranno piatti ed invasivi. In pratica, bocciatura totale anche nel campo sonoro.

In conclusione

Giocando a titoli come questo può venire tristezza. Brutto, noioso, banale e vuoto in ogni sua parte, C.O.R.E. fa ancor più desiderare un FPS degno di questo nome (dopo Metroid) su Nintendo DS. C’è ancora da aspettare, a quanto pare.
Sconsigliato un po’ a tutti. Se volete un FPS su DS cercate altrove, qualcosa potreste comunque trovarla (il recente Moon, ad esempio, pur non brillando, è sopra di molte spanne).

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