Dead Nation: Road of Devastation – Recensione Dead Nation: Road of Devastation

Con il suo gameplay arcade, un comparto tecnico sontuoso per essere un titolo PSN e la varietà del suo arsenale, Dead Nation si è confermato come uno dei migliori titoli scaricabili dello scorso anno (su queste stesse pagine lo premiammo con un sonante 8.0).
A distanza di ben dieci mesi è finalmente disponibile una prima espansione al titolo Housemarque:
Road of Devastation è un DLC che permetterà, per il non particolarmente esoso esborso di 3,99€, di tornare a massacrare zombie con qualche piccola aggiunta ed una nuova formula di gioco: varrà la pena di caricare il portafoglio del proprio account PSN?

Time Attack

Il titolo originale basava il dipanarsi della propria storyline su sequenze statiche, in cui venivano brevemente spiegati obiettivi di missione e piccoli dettagli sulla storia dei due sfortunati protagonisti, Jack e Scarlett, mentre questi si facevano strada tra orde apparentemente inesauribili di non-morti: purtroppo per Road of Devastation non è stato previsto nulla del genere, probabilmente in virtù della natura dell’espansione: avevamo lasciato i nostri all’interno di un freddo laboratorio, esposti al virus e, come insegna la pellicola di Resident Evil, li ritroviamo ora in qualità di cavie intenti a fronteggiare round di difficoltà crescente.

 

 

L’incedere sarà difatti scandito da sessioni di gioco relativamente brevi (dieci in tutto), in cui dovremmo optare per una delle tre strade disponibili ad inizio stage che ci permetteranno, attraverso lo sfruttamento di un ulteriore bivio per strada, di incrementare la nostra capacità di fuoco, la nostra resistenza fisica e l’agilità, guadagnare più soldi da spendere in munizioni e potenziamenti e via discorrendo: tale formula dà al gameplay un tocco di strategia in più, rendendo necessario lo scegliere la via a noi più utile visto che il denaro è merce rara, che le cure non abbondano e, soprattutto, che la nostra barra vitale non si ripristinerà ad ogni round.
Round che, come anticipato, sono di difficoltà crescente, con non-morti sempre più aggressivi e resistenti oltre che forti.
Ucciderli premierà il giocatore con un aumento del tempo a disposizione per completare il livello: ogni vittima darà diritto difatti a poter disporre di un secondo in più per portare a termine lo stage corrente, cosa che costringerà il giocatore a muoversi in fretta pur prestando attenzione agli innumerevoli pericoli che si presentano nei round più avanzati.
C’è da dire che se c’è un pregio in questa produzione, infatti, è proprio il livello di difficoltà: Road of Devastation impegna e stimola a migliorarsi, malgrado il sistema di trial&error costringa a ricominciare interamente l’avventura in caso di decesso, portando eventualmente alla frustrazione. 

 

 

Si segnala con spiacere che l’unica aggiunta al nostro armamentario sarà costituita da una torretta fissa in grado di sparare tot. colpi prima di spegnersi, lasciando l’amaro in bocca se si considera la mole di tempo avuta a disposizione dallo sviluppatore per ideare qualcosa di più fantasioso.
Nota di demerito anche per il level design, sì intrigante ed originale al primo giro di boa su di un determinato percorso, ma che stanca presto a causa del riciclo continuo dei percorsi stessi.
Confermata invece la bontà del comparto tecnico, ancora capace di regalare fantastici giochi di luce e splendide animazioni a protagonisti e zombie, spesso risolvendo i conflitti in esplosioni di organi o macchine particolarmente ricche di dettagli.

 

 

Cerveeelliiii

Tirando le somme, Road of Devastation è una buona aggiunta alla già ottima esperienza base offerta da Dead Nation, ma propone una struttura di gioco che a molti potrebbe non piacere: il dover rifare tutto daccapo in caso di morte, il dover affrettarsi a causa dell’incessante incedere del tempo, il dover scegliere oculatamente ogni singola strada imboccata pena il fallimento, potrebbero risultare in fattori determinanti per l’acquisto a chi voglia semplicemente massacrare impunemente non-morti, laddove il titolo originale si concentrava proprio su questo.
Chiunque sia in cerca di una sfida o abbia semplicemente amato il gameplay di Dead Nation, invece, troverà qui pane per i suoi denti.

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