Destiny Connect: Tick Tock Travelers – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Quando si parla di Nippon Ichi, è molto facile che venga alla mente un titolo in particolare: Disgaea. Non è una novità né una sorpresa che la saga dedicata al Makai e ai loro Maoh sia finita nelle grazie di tanti videogiocatori sin dai tempi della PlayStation 2, tuttavia è sempre importante ricordare che la casa sopracitata ha sviluppato moltissimi altri giochi. Per coloro che conoscono gli altri titoli di Nippon Ichi, solo sentirne il nome fa venire in mente qualcos’altro: complicatezza. La casa di Laharl ha sempre avuto uno strambo amore nel creare giochi con miriadi di numeri, statistiche, e gimmick che li complicano molto più del necessario. Fino ad ora: che gli sviluppatori abbiano deciso di virare verso qualcosa di più accessibile, o che abbiano hanno ricevuto lamentele non ci è dato saperlo, ma di certo ci troviamo di fronte a un brusco cambio di direzione che ha portato alla vita Destiny Connect: Tick Tock Travelers.

Destiny Connect: Tick Tock Travelers è un gioco di ruolo vecchio stile che, almeno all’apparenza, non ha assolutamente nulla a che vedere con i precedenti titoli rilasciati da NIS. Lo stile artistico è molto lontano a quello degli anime, tutto in tre dimensioni, e le meccaniche sono semplici da imparare. Che diamine sta succedendo?

Destiny Connect: Tick Tock Travelers

Za Warudo!

La storia di Destiny Connect: Tick Tock Travelers, ambientata alla soglia dell’anno 2000, ci mette subito al comando di Sherry, la bambina protagonista. La precoce ragazzina vive da sola insieme alla madre, aspettando il ritorno del padre inventore da un lungo viaggio di lavoro per festeggiare tutti insieme la festa del millennio, nella loro bella città di Clocknee. Forse troppo curiosa per la sua età, decide di andare insieme al suo pavido migliore amico Pegreo nel proibito luogo di un incidente che ha avuto luogo molti anni prima. Con loro grande stupore i due vengono attaccati da mostri simili a grossi televisioni a tubo catodico, e vengono salvati da un ragazzo identico al protagonista di un famoso film che davano in tv poco prima. Confusi, ascoltano il consiglio del ragazzo di non uscire di casa quella notte durante la festa, prima di vederlo sparire via. Ovviamente Sherry non ha la minima intenzione di perdersi la festa, nonostante suo padre non sia ancora tornato a casa, ma probabilmente avrebbe fatto meglio a dare retta al ragazzo sconosciuto, dato che a mezzanotte il tempo si blocca completamente congelando ogni persona e cosa tranne Sherry e Pegreo e facendo apparire in giro misteriosi robot assassini. In preda al panico Sherry torna a casa, per scoprire un passaggio segreto nel laboratorio del padre che conduce ad Isaac, un grosso robot giallo il cui compito sembra essere proprio la protezione della bambina. Così ha inizio la storia dei tre, che grazie alle potenti funzionalità di Isaac inizieranno a viaggiare nel tempo in stile Chrono Trigger per esplorare diverse versioni di Clocknee e tentare così di salvare il mondo.

Destiny Connect: Tick Tock Travelers

Salto nel tempo anche tecnicamente

Iniziamo subito col dire che Destiny Connect: Tick Tock Travelers non è un brutto gioco. Anzi, ha un bel concept iniziale, e dopo essersi abituati alla particolare direzione artistica i personaggi sono anche particolarmente espressivi. Tuttavia esplorare questo titolo è un vero e proprio salto nel tempo per il giocatore, più precisamente all’epoca PlayStation 2. Tutto di Destiny Connect: Tick Tock Travelers ricorda quei tempi, e non necessariamente in senso buono: tecnicamente il titolo è terribile, con modelli poligonali e animazioni curate al minimo indispensabile, il doppiaggio è completamente assente in qualunque lingua, e invece di catapultarci nella trama principale come fanno i giochi più moderni, dopo i titoli di testa ci si ritrova come minimo ad affrontare un’ora di dialoghi e “filler” introduttivi. I ragazzi di oggi probabilmente non riuscirebbero mai a giocare a questo titolo più di qualche minuto senza stufarsi, e probabilmente sarebbe un’impresa anche per i videogiocatori più temprati.

Tuttavia forse tutto il male non vien per nuocere: non possiamo saperlo con certezza ma può darsi che l’intero gioco sia quasi un’apposita rivisitazione dei jrpg dei tempi andati. Chi amava i giochi di ruolo di quell’epoca, superato l’impatto iniziale, imparerà di certo ad amare anche Destiny Connect, che si presenta in maniera tanto rozza ma sotto quella scorza poco invitante ha invece una storia e personaggi molto interessanti.

Destiny Connect: Tick Tock Travelers

Anche per quanto riguarda il gameplay il tutto è molto più semplice a quanto NIS ci ha abituati finora: gli equipaggiamenti sono molto basilari, con le armi che possono però solo essere potenziate tramite mod intercambiabili invece che essere sostituite con armi più potenti. Il combattimento è identico a quello già conosciuto su Final Fantasy X: battaglie a turni, con una lista delle sucessive turnazioni visibile a sinistra. I personaggi possono imparare nuove abilità di battaglia avanzando di livello, tutto in maniera molto classica. L’unica differenza rispetto al solito è che se i nemici mettono KO il nostro robot Isaac, che è il cuore della storia, arriveremo al Game Over anche se gli altri personaggi sono ancora vivi e vegeti.

Destiny Connect: Tick Tock Travelers

Destiny Connect: Tick Tock Travelers è all’apparenza un gioco terribile. Tecnicamente arretrato di due generazioni, privo di doppiaggio, con una direzione artistica infantile e una storia che fatica a ingranare. Ma chi riuscirà a superare questa dura apparenza scoprirà al cuore della produzione un gioco creato come i jrpg di un tempo, con tutto quello che abbiamo amato dieci anni fa e oltre. Probabilmente per i giovani d’oggi è uno scalino troppo alto da salire, ma per chi divorava i jrpg del periodo PSX e PS2 potrebbe valer la pena mettersi d’impegno per riscoprire ciò che ci aveva fatto innamorare all’origine.

6.5

Pro

  • Con un pò di pazienza si può scoprire una piccola perla
  • Viaggi nel tempo!
  • Un jrpg dei vecchi tempi in tutto e per tutto...

Contro

  • ...un jrpg dei vecchi tempi in tutto e per tutto
  • Tecnicamente arretratissimo
  • Nessun doppiaggio
  • Niente lingua italiana
  • La storia fatica a ingranare
Vai alla scheda di Destiny Connect
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