Disney Universe – Recensione Disney Universe
Disney Universe, disponibile dal 27 ottobre 2011 per PS3, XBOX 360, Wii e PC, sfrutta pienamente le varie licenze Disney – Disney Animation Studios, Disney, Pixar, Walt Disney Picture – e non può certamente essere annoverato nella categoria dei "tie-in". Infatti Disney Interactive, dopo Epic Mickey e le collaborazioni per i vari Kingdom Hearts, ha concepito e sviluppato un vero e proprio videogioco indipendente, slegato quindi da esigenze narrative atte a rimanere fedeli alle trame dei vari film da cui prendono ispirazione i mondi di questo prodotto. I giocatori avranno, infatti, a disposizione sei mondi Disney – Il Re Leone, Alice nel Paese delle Meraviglie, I Pirati dei Caraibi, Wall – E, Monster’s & Co, Aladdin – e circa quaranta costumi, però, di questi, solo nove (Pumbaa, Jasmine, Topolino, Paperino, Tron, Randall, Angelica, Stregatto, Hal) subito disponibili. Come già è accaduto e come, probabilmente, accadrà, il gioco è in continua espansione grazie ai contenuti scaricabili, infatti è già disponibile la patch aggiuntiva di Nightmare Before Christmas. D.U. si presenta come un party-game di avventura con modalità multiplayer off-line fino a quattro giocatori, quindi adatto a serate domestiche in famiglia o tra amici, essendo tra l’altro, come tra poco vedremo, basato su strutture molto semplici. Essendo anche un gioco di avventura con numerosi elementi platform 3D è sicuramente fruibile anche da giocatori singoli, ma perderebbe molta della sua utilità.
Disney – Virus
D.U. è una sorta di parco divertimenti virtuale in cui i visitatori possono rivivere le storie del mondo Disney: tutto funziona in pace ed armonia come ci spiega la nostra guida V.I.C., un cubo virtuale, e i vari mondi sono custoditi da robot gentili e disponibili con tutti, ma proprio quando stiamo per cominciare la nostra visita, Hex, un malvagio virus, s’impossessa del Disneymondo. Il nostro compito sarà quello di liberare D.U. dai robot impazziti e dallo stesso Hex, salvando i diversi personaggi Disney rapiti, intrappolati, nascosti e sparsi per i vari universi. Il giocatore non impersonificherà un prescelto personaggio Disney, ma un buffo pupazzetto blu, con la testa cubica e travestito con uno dei vari costumi che offre il gioco. Si potrà inoltre scegliere l’ordine di salvataggio dei mondi, poichè, tramite l’accumularsi di oro raccolto prima nell’unico mondo immediatamente disponibile, I Pirati dei Caraibi, si potranno acquistare a piacimento i successivi, avendo tra l’altro tutti lo stesso prezzo. Ogni mondo è formato da tre ambientazioni che, a loro volta, sono divise in tre livelli consecutivi, per un totale di cinquantaquattro. Se è possibile salvare i mondi scegliendo a nostro piacimento l’ordine di successione, le ambientazioni si potranno sbloccare una alla volta solo nell’ordine prestabilito. La trama è però delineata solo nel video iniziale di presentazione del gioco, infatti, durante la partita, se non nei brevissimi, ma divertenti, corti degli androidi per introdurre ogni ambientazione o attraverso i consigli di V.I.C., che compariranno sullo schermo nei tempi di caricamento, non sarà molto presente, facendo sì che ogni mondo possa avere vita indipendente.
Disney – Grafica
D.U. presenta una discreta grafica con delle texture che a volte risultano un po’ incerte in alcuni oggetti delle ambientazioni, ma che spesso sono ben realizzate per i costumi. I mondi tra loro sono omogenei e curati nel dettaglio, prendendo piena ispirazione dai film a cui sono dedicati, ma senza copiarne certosinamente ogni dettaglio. I paesaggi sono ben realizzati e sono strutturati su più piani, riuscendo a dare un buon senso di profondità e senza lasciare scarno lo sfondo rispetto a ciò che è presente nel primo piano. Il tutto è, ovviamente, completamente disegnato con l’inconfondibile stile cartoonesco di Disney. La telecamera è semi-fissa e non può essere mossa manualmente. L’inquadratura, seguendo il personaggio, non sempre riesce a dare la giusta concezione di profondità o di distanza tra due oggetti, rendendo spesso difficoltosi i salti.
Disney – Audio
Le colonne sonore dei mondi non sono altro che versioni remixate delle celebri colonne sonore dei film Disney, quasi sempre tutte riconoscibili: fa un po’ eccezione il mondo di Alice, perchè si ispira, anche graficamente, al più recente film Disney, Alice in Wonderland di Tim Burton, e non al classico cartone animato del 1951, quindi i motivi risultano abbastanza cupi e, almeno per chi non è più bambino, non subito riconoscibile. Quella di accompagnamento del menù del gioco è molto tecnologica, in linea proprio con l’idea del parco giochi virtuale. Piccolo aspetto sonoro un po’ spiacevole è il doppiaggio di V.I.C.: la sua voce è molto nasale e modificata con un effetto di distorsione che ne rende poco piacevole l’ascolto, ma fortunatamente non lo sentiremo parlare molto.
Disney – MultiPlay
Il gameplay di D.U. è veramente molto semplice, vivace, frenetico e movimentato. Si basa su tre tasti principalmente, oltre alla levetta direzionale: uno per attaccare, uno per saltare e uno per interagire con gli oggetti. Le combinazioni di tasti quindi sono limitatissime e le combo inesistenti. L’azione è spesso molto confusa perchè i nemici compaiono all’improvviso, o casualmente e dopo il compimento di alcuni obiettivi, sempre numerosi, creando grandi risse, a volte abbastanza irritanti. In D.U. esistono due tipologie di nemici: una formata da piccolo robottini volanti, e non molto fastidiosi, che compaiono in gran quantità e costruiscono trappole come cannoni spara laser, che puntano sempre sul nostro avatar, o spuntoni che escono dal terreno. L’altra formata da forti e robusti mech dotati di ampi attacchi a zona, compaiono in pochi e hanno una scarsa intelligenza artificiale. La risposta dei comandi non è sempre immediata, ma i combattimenti risultano molto semplici; non offrono alcuna sfida per i giocatori più esperti, ma permettono un gran divertimento in gruppo. Il prodotto è più indicato ad essere utilizzato in modalità multiplayer: il vincitore di ogni partita verrà stabilito dalla quantità di oro raccolto, di nemici sconfitti e molto altro, mostrando così due aspetti: da una parte viene proposta la cooperazione per raggiungere in fretta gli obiettivi, dall’altra viene scatenata una grande competitività. In ogni caso alla fine verrà decretato un vincitore, rendendo così il gioco perfetto per le serate con amici e parenti: la possibilità di poter customizzare il proprio personaggio, tramite i vestiti, e il gameplay stesso fanno rientrare il gioco nel genere "party-game". I costumi però non modificano il gioco e possono salire di livello fino ad un massimo di quattro, raccogliendo le stelline racchiuse all’interno di forzieri disseminati nei mondi. Cambiandolo, quindi, e indossandone uno mai utilizzato il livello ripartirà da uno, ma ciò non porterà difficoltà grazie ai "power-up", dei piccoli quadratini luminosi azzurri che attivano delle forti ed originali attacchi speciali temporanei. L’oro, poi, non sarà solo utilizzato per vincere le sfide o comprare i mondi, ma anche per acquistare i vestiti sbloccati nel completamento degli stage, rendendoli giocabili. La competizione è determinata anche da diversi minigiochi a tempo come evitare pericoli o raccogliere oggetti attivabili da alcuni coin-up che compaiono dopo il raggiungimento di predeterminati obiettivi. Il gioco, non offrendo un multiplayer on-line, non permette di essere sfruttato al massimo dai giocatori singoli, per i quali, comunque, D.U. può risultare un piacevole passatempo. Abbiamo già detto come sono strutturati mondi ed ambientazioni, ora vediamo la struttura dei livelli: ognuno ha un numero variabile di obiettivi da completare e, anche in questo caso, questi elementi sono semplificati grazie alle indicazioni visuali tramite frecce blu sullo schermo, che indicano le varie azioni. Lo scopo finale è quello di arrivare alla fine del livello, uscirne o salvare uno dei personaggi intrappolati. Oltre agli obiettivi segnalati ve ne sono alcuni segreti come recuperare da zone spesso difficili da raggiungere oro, oggetti da collezione e chiavi per aprire i già citati forzieri. Tutto ciò verrà fatto tramite la risoluzione di puzzle ed enigmi molto intuitivi come spostare oggetti, costruire macchinari (cannoni, manovelle…), attivare interruttori a tempo e non, tirare leve, lanciare bombe e molto altro. Malgrado la grande varietà di azioni il gioco risulterà, anche all’interno di una singola ambientazione, molto ripetitivo visto che verranno proposti quasi sempre gli stessi enigmi risolvibili tramite gli stessi procedimenti, e gli elementi utilizzati varieranno solo nella forma esteriore adattata al mondo a cui appartiene. I caricamenti sono un po’ lenti.
Disney – Life
Ogni livello può essere giocato e rigiocato ogniqualvolta lo si desidera, ma senza mai avere qualche aumento della difficoltà. Essa è incitata anche per completare la collezione dei costumi: infatti rigiocando per almeno una seconda volta i mondi sarà possibile sbloccare un nuovo personaggio per ciascun mondo oltre quelli già ottenuti. I puzzle e i minigiochi, essendo molto semplici e ripetitivi, non portano via molto tempo. A ciò si aggiunge anche il respawn: probabilmente la modalità "morte+gameover" non si addice molto ad un gioco così strutturato, quindi dopo un certa quantità di colpi il nostro pupazzetto cadrà a terra, scomparendo e perdendo una scarsa quantità di denaro, riapparendo dopo una frazione di secondo più in forma che mai.
Disney – Conclusions
Disney Universe si presenta come un ottimo party-game, indicato per giovani, giovanissimi e famiglie. Il Disneymondo è in subbuglio e tocca a noi salvarlo: una volta indossato uno dei costumi a nostra disposizione andremo in soccorso dei vari mondi, liberando anche i personaggi catturati. Le strutture del gioco semplici ed intuitive possono risultare ripetitive, ma grazie alla grafica completamente in stile Disney e alle colonne sonore remixate per questo prodotto, è possibile giocarci e rigiocarci in compagnia, vista la ben strutturata modalità multiplayer, o giusto per passare il tempo. D.U. è un perfetto regalo di Natale per grandi e piccini, in grado di coinvolgere tutti con un pizzico di competitività.