Dreamlords – The Reawakening – Recensione Dreamlords – The Reawakening
L’origine dei Sogni
Molto tempo fa, sui piani di Kellh, un essere conosciuto come il Sognatore comparve: egli possedeva la capacità di nutrirsi e dare vita ai sogni e agli incubi delle persone.
In questa maniera nacquero i Cynos, una sorta di divinità: Ifallo, Cynos della luce, Deira, Cynos della vita, Cragg, Cynos della roccia e delle montagne. Non nacquero solo divinità buone o neutrali, ma anche più malvagie: fra essi Kasrak, Cynos dell’omicidio, dopo che un uomo di nome Kasrak uccise la prima persona, e Ernok, Cynos della morte. Infine, dal terrore della distruzione, nacque Nedom Wolven, il Cynos della Distruzione Finale, che iniziò la sua opera distruggendo il Primo Regno, il primo mondo creato dal Sognatore. Dopo un’epica battaglia sul Monte Thule, Nedom venne sconfitto, seppur non eliminato, essendo creato dalla paura delle genti. Il sangue di Nedom cadde sulle acque presso il monte, abitato dai Thul, una razza forte e robusta seppur pacifica e civilizzata: quando essi bevvero dalle acque contaminate la loro indole cambiò e divennero servitori di Nedom Wolven, aggredendo e distruggendo ogni razza e civiltà che incontrarono. Un’altra parte del mondo originato dal Sognatore era Elysion, un luogo florido, pacifico e tranquillo, che prosperò per eoni, essendo un luogo ove il Sognatore volgeva spesso la propria attenzione. I popoli di Elysion eressero un portale, per mezzo del potere concessogli dall’attenzione del Sognatore, per giungere oltre all’oceano primordiale, ma sfortunatamente giunsero sui piani di Kellh, occupati da molto tempo dai Thul. I Thul attaccarono immediatamente i popoli di Elysion, che cercarono di non farli accedere al proprio mondo tagliando i legami che davano potere al portale: il tentativo fallì, e l’implosione del portale portò varie tribù di Thul in Elysion. Per difendersi dai Thul i popoli si organizzarono militarmente e crearono la Dottrina Empirea, quindi fondando i Covenant, guerrieri e sacerdoti mossi dalla fede. I Covenant fallirono però nell’eliminare i Thul, e fra essi vi fu uno scisma: comparvero quindi i Nihilim, che fondavano il loro modo di combattere sulla logica e sul potere dell’attenzione del Sognatore. Inizialmente i Nihilim ebbero grande successo per mezzo di alcuni incantesimi da loro scoperti, ma i Covenant considerando blasfemo il loro agire presero a combatterli, permettendo ai Thul di guadagnare molto terreno. I Nihilim, trovandosi senza supporto militare, provarono a trarre potere da Elysion stesso, causando la rottura delle terre e quasi distruggendole completamente. Elysion divenne un’insieme di schegge, isole galleggianti le cui popolazioni combattevano per sopravvivere, anche contro i mostri generati dalle loro paure, gli Incubi.
Sogni ad occhi aperti
Questa è la storia di Dreamlord – The Reawakening, uno dei pochi mmorts attualmente esistenti. Il giocatore avrà inizialmente la possibilità di personalizzare (in modo limitato ed irreversibile) il proprio Dreamlord, una sorta di entità divina, quindi dovrà scegliere fra le tre razze disponibili: i Thul, i Covenant, od i Nihilim. Seguirà un breve tutorial, dove verranno spiegate in maniera semplice le meccaniche di base del gioco e al termine del quale si otterranno due pezzi di equipaggiamento per il Dreamlord. Il gioco si divide quindi in due parti, entrambe online: gestione tramite browser della propria patria, con la possibilità di ricercare nuove truppe e tecnologie, e client game vero e proprio. Il vantaggio di tale divisione è la possibilità di progredire anche non giocando, in quanto la gestione procede in tempo reale anche mentre non si è collegati: insieme alla ricerca, si potranno costruire nuovi edifici, arruolare lavoratori, recuperare risorse base e, se si possiedono materiali, costruire equipaggiamenti, strutture e tecnologie adeguate. La parte di gioco relativa al client si divide ancora in pve e pvp, indipendenti fra loro: ciò significa che è possibile evitare completamente uno dei due, giocando quindi unicamente "in solitaria" o contro altri giocatori, seppur tale scelta porti a conseguenti svantaggi più o meno evidenti.
La vera risorsa fondamentale di Dreamlords è la Gnosis, l’attenzione del Sognatore: questa permette di ottenere un maggior numero di seguaci, oltre a rinforzare fisicamente il Dreamlord, e si può ottenere dissolvendo oggetti di qualunque tipo: da materiali a ricette, passando per oggetti completamente inutili.
Moneta corrente invece sono le soul shards, piccole scaglie di Gnosis solidificate, che possono essere usate sia per costruire edifici che per commerciare con altri giocatori tramite il browser. Ad ogni giocatore verrà assegnata una porzione di terra, la patria, dove potrà combattere contro gli incubi che la infestano quando vorrà, ricavandone varie risorse: per combattere contro altri giocatori, a parte delle sfide amichevoli non conteggiate nella classifica (e senza che alcuno dei contendenti vinca o perda qualcosa), sarà invece necessario unirsi ad una Convergenza, una sorta di gilda, e da scontri vittoriosi classificati si potranno ottenere trofei, utilizzabili per potenziare gli equipaggiamenti, oltre a medaglie utili solo alla soddisfazione personale. La possibilità di combattere contro certi incubi o giocatori verrà determinata dai pve e pvp level, corrispondenti alla potenza del proprio esercito nei due ambiti: nuove truppe, nuove tecnologie e un maggior numero di lavoratori negli edifici annessi li incrementeranno, insieme a bonus ottenibili in vario modo, come ricompense per quest o territori conquistati dalla Convergenza.
Visioni lucide
A livello grafico, Dreamlords presenta una buona qualità comparata ai requisiti: è in grado di girare senza troppe pretese e, anche se non mostra una grafica da urlo, è pur sempre abbastanza piacevole a vedersi, essendo i modelli piuttosto curati. Piccola pecca pare il terreno, che visivamente può apparire "piatto" senza alcuno spessore, danneggiando quindi l’ambientazione. Gli effetti grafici sono di buona qualità, e possono essere disattivati per permettere prestazioni migliori, evitando così di penalizzare sistemi poco potenti al prezzo di una leggera riduzione dell’aspetto; ad ogni modo, essendo uno strategico, utilizzando un’utile visuale dall’alto e lontana non si notano alcune rigidezze dei poligoni.
Il comparto audio comprende, oltre a suoni di combattimento e voci delle unità, una colonna sonora ambientale, differente a seconda ci si trovi nella pagina di log-in, in attesa nella patria o in combattimento. Nonostante si tratti di una sola traccia per genere, e quindi risulti forse monotona dopo poco tempo, ben si adatta alla situazione ed è piacevole all’ascolto, essendo di buona qualità come il resto del sonoro.
L’IA, lasciata a se stessa, non è molto performante: i mostri si limitano ad attaccare chiunque li minacci maggiormente, sfruttando appena possono eventuali abilità e fuggendo o chiamando aiuto se la battaglia volge in loro sfavore. Le unità invece, lasciate a se stesse, attaccano il primo nemico che giunge in vista, attivando eventuali abilità in ciclo continuo appena possibile: per ciò è necessario gestire in modo continuo le proprie truppe, senza poter fare affidamento su una loro eventuale autonomia.
Quando sogno e veglia si uniscono
Dreamlords presenta un reset del sistema ogni due mesi, dopo il quale le uniche cose che si mantengono sono medaglie acquisite, equipaggiamenti per Dreamlord e Trait point, ottenuti mediante le ricerche, che possono essere utilizzati per potenziare il Dreamlord, per raggiungere altre ricerche, per ottenere bonus produttivi o abilità per l’esercito: tale reset ha lo scopo di permettere a tutti i giocatori di riprendere dallo stesso livello, per non creare un divario eccessivo e rovinare il divertimento di giocatori nuovi o molto anziani, oltre al permettere di scegliere una nuova razza e quindi un diverso stile di gioco. Oltre all’aspetto pve/pvp esistono delle quest di CV (convergenza), che una volta completate concedono dei bonus di vario genere: purtroppo tali quest sono limitate al raccoglimento di materiali nella patria o in pvp, quindi al farm di particolari mostri, senza un background caratteristico. Sempre il farming è un fattore importante dell’avanzamento, in quanto porta ad ottenere molto rapidamente varie risorse ed una maggiore potenza: il giocatore non assiduo può comunque raggiungere un discreto livello, grazie anche ad un bonus per le soulshard ottenuto ogni quattro ore di inattività, ma non potrà mai raggiungere le vette delle classifiche.
Lo staff presenta spesso degli eventi, soprattutto in coincidenza con le festività, che portano ricompense a chi riesca a completare gli obiettivi dati da tale evento: anche se sono per lo più aperti a tutti, molti sono costantemente premio dei giocatori intensivi, vista la loro rapidità a raggiungere un certo grado di potenza. L’item mall è fortunatamente non necessario, anche se dà un contributo discreto: servirà principalmente ad acquistare equipaggiamenti per il Dreamlord e scorciatoie di produzione. I primi sono rilevanti solo in uno scontro diretto contro un altro Dreamlord, ma nel mezzo di una battaglia avranno un peso molto relativo, le scorciatoie di produzione invece, seppur siano un utilissimo boost nei primi tempi, risultano veramente troppo costose se usate regolarmente nel tempo, rendendosi quindi rilevanti solo in casi di emergenza.
Volgendoci ad aspetti riguardanti l’ambientazione del gioco, seppure la storia che ne è lo sfondo sia buona, non si rileva nulla nel gioco che la rispecchi: anche se non è da escludere in futuro la presenza di "server gdr", attualmente il background del gioco non influisce realmente sul pve e soprattutto sul pvp, anche se alle volte se ne ha riscontro con eventi organizzati, quali il termine dell’Era, che rimandano alla linea storica.
Lo stile di gioco è in ogni modo personalizzabile, come il Dreamlord, sia grazie ai trait ottenuti dalle ricerche che possono concedergli particolari abilità, sia alla strategia del giocatore, essendovi libertà di utilizzare fanteria, cavalleria, supporto o truppe a distanza, che non sono eccessivamente differenziate fra le tre razze a disposizione, seppur abbiano una certa caratterizzazione come il numero di unità per squadra (e quindi la relativa potenza per ciascuna unità) e le loro abilità uniche, per lasciare spazio allo sviluppo di tattiche personali.
Dreamlords viene continuamente aggiornato, con modifiche più rilevanti al cambio di era: una delle modifiche recenti è la maggiore coerenza a livello di avversari e drop, quindi si avranno nemici più comuni all’inizio e veri e propri incubi alla fine. Ciascuno di questi renderà qualcosa che effettivamente potrebbe droppare, come un cinghiale lascerà della carne o un insetto del veleno.
Voto Tecnica: Graficamente discreto, audio piacevole anche se limitato, disponibilità massima da parte degli operatori ed amministratori per correggere bug vari, eventi organizzati in più occasioni.
Voto Lore: buon background del gioco ma poco sfruttato, quest ripetitive e senza spessore limitate alla raccolta, nessuna vera interazione attuale fra gameplay e storyline.
Voto Crescita: aperta anche ai giocatori occasionali, normalmente abbastanza lenta e legata al farming, con l’opzionale a pagamento si ottiene una possibilità di crescita molto accresciuta. Buona la personalizzazione.
Voto Interazione: possibilità di creare equipaggiamenti o distruggerli (sia per usura che per scelta), essendo un rts, è presente il controllo territoriale permanente anche se sfruttato male, buone le attività di gilda. Sicuramente l’interazione mancata è la rovina del gioco.
Voto Mondo: fondamenti del gioco coerenti con il background, logica funzionale relativa a drop e locazioni degli avversari, poca coerenza attuale del gameplay dei giocatori con la linea storica, le istanze relative ai territori sono limitate e casuali (tranne quelle relative a boss), non ristrette a zone.
Nonostante le pecche, Dreamlords è un gioco in grado di divertire ed appassionare, anche dopo il cambio di alcune ere, finché lo scopo del giocatore è di divertirsi, anche se come rts competitivo non ha molto da dire ai colossi del genere. Sicuramente è un ottimo tentativo di realizzare quello che altri titoli prima di lui avevano tentato, ovvero portare la componente massiva negli rts.