Edge of Eternity – Recensione PlayStation 5

Recensito su PlayStation 5

Edge of Eternity è un progetto molto peculiare, uno di quei titoli impressionanti sviluppati da pochissime persone di cui si sente parlare spesso, ma che raramente vediamo arrivare al completamento; in particolare su console. Giochi di ruolo di questo tipo sono difficili da realizzare in generale, guardasi i travagliati sviluppi di ogni Final Fantasy da vent’anni ad oggi, quindi solo l’idea di intraprendere questo percorso con un team indie ristretto è molto coraggioso. Il coraggio, le idee e la passione sono esattamente le cose che non si possono criticare di Edge of Eternity, purtroppo però, il gioco arrivato su console mostra i segni di un progetto troppo massiccio che crolla su sé stesso.

Edge of Eternity

L’avventura di Edge of Eternity parla del viaggio di due fratelli, Daryon e Selene, alla ricerca della cura per la Corruzione, misteriosa malattia rilasciata da una razza aliena per vincere una guerra scoppiata per motivi misteriosi. Di base, il concetto è molto intrigante. Si nota una palese ispirazione a Xenoblade Chronicles sotto tanti punti di vista, ma mai fino al punto di sembrare una sua copia. Lo sviluppo della storia, però, non è proprio dei migliori. Quando gli eventi cominciano ad mostrare indizi sulle eventuali rivelazioni, gli stereotipi cominciano a pesare, per nulla aiutati dai protagonisti che peccano in carisma. Al di fuori di Selene, a nostro parere molto ben riuscita, tutti i personaggi peccano in caratterizzazione, con dialoghi estremamente basilari presentati con scarsa dinamicità. Il potenziale per una narrativa convincente c’è tutto, ma purtroppo Edge of Eternity non riesce a sfruttarlo a pieno e risulta dimenticabile.

Edge of Eternity

A peggiorare la situazione ci pensa quello che è il principale difetto di questo ambizioso progetto: la presentazione grafica. Considerando il team ristretto, Edge of Eternity può essere incredibile. Diverse ambientazioni sono suggestive e ben realizzate, con tanto di cambiamenti netti in base all’orario di gioco (in modo simile, ancora, a Xenoblade Chronicles). Questo pregio però è valido solo e unicamente per l’estetica delle mappe principali. I personaggi, oggetti, animali, nemici e dungeon sono per la maggior parte molto piatti e banali. Gli umani in particolare hanno animazioni estremamente legnose e design rigidi che alle volte sembrano quasi “rompersi” per compiere certe azioni. Ogni cutscene è peggiorata dalla loro scarsa realizzazione, questo anche perché il team ha voluto puntare in alto con molte scene, senza però avere i mezzi di dare a quei momenti la giusta gloria. 

Edge of Eternity

A ciò va sommata una pletora di bug grafici, una UI che troviamo veramente al limite dell’osceno, una pessima minimappa e una generale assenza di cura per molti elementi. Anche a livello di performance Edge of Eternity traballa; abbiamo incontrato glitch di vario tipo, tra cui uno che ci ha fatto crashare l’intero OS della Playstation 5, più volte. Tutti questi fattori ci portano a concludere che il progetto è forse troppo ambizioso per un team tanto piccolo. Sicuramente è impressionante siano riusciti a far funzionare un gioco simile coi loro mezzi, ma il prodotto, pad alla mano, risente delle loro ambizioni. Il gioco è anche pieno di meccaniche che potevano tranquillamente non esserci, tipo un sistema di stamina praticamente inutile, sistemi di crafting separati per armi, armature e persino fusione di gemme. Le mappe sono enormi, ma praticamente prive di punti di interesse al di fuori di 2 o 3 torri puzzle con dei forzieri all’interno.

Edge of Eternity

Ci spiace dire queste parole anche perché, come per quanto riguarda la narrativa, Edge of Eternity ha i semi di un buon prodotto. Il combat system, che fonde JRPG classico e strategico a turni, è molto divertente, per quanto forse limitato dall’avere tante meccaniche, ognuna di queste poco approfondite. Il sistema di potenziamento dei personaggi, reminiscente delle materia di Final Fantasy VII fuse con le gemme di Xenoblade Chronicles (lo stiamo citando spesso, i paralleli sono numerosi) è solido e permette una buona personalizzazione.

Si nota un’evidente passione per il progetto da parte dei creatori: il mondo è pieno di attività secondarie, di piccoli segreti risolvibili con degli originali puzzle e trasmette bene quanto gli sviluppatori amino questa loro creazione. Purtroppo però tutto è minato dai tanti bug e della presentazione grafica scarsa. 

Edge of Eternity

Menzione d’onore alla colonna sonora, con Yasunori Mitsuda tra i compositori non poteva che essere ottima, e così è stata. Non si tratta del suo miglior lavoro, ma l’intera avventura è ben accompagnata dalle composizioni sue e dei suoi collaboratori.

Edge of Eternity

Non possiamo consigliare appieno Edge of Eternity. I semi di un buon gioco sono presenti, ma non vengono fatti crescere. Questa affermazione è un buon riassunto di tutto ciò che non va nel progetto di Midgar Studios. Le ambizioni erano troppo alte, le idee inserite troppo numerose: il risultato è un JRPG che fa di tutto, senza eccellere in niente e senza nemmeno raggiungere la sufficienza in alcuni campi. Se siete già interessati al gioco, un buon combat system e la pletora di contenuti disponibili possono far valere l’investimento, specie se approfitterete della versione Gamepass. Anche in questo caso però, preparatevi a sopportare diversi bug e un comparto tecnico molto legnoso.

5.3

Pro

  • Ricco di contenuti
  • Buona colonna sonora
  • Sistema di combattimento carino

Contro

  • Tecnicamente pessimo
  • Numerosi bug, anche gravi
  • Personaggi poco carismatici
  • Troppe meccaniche, tutte poco esplorate
Vai alla scheda di Edge of Eternity
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