King’s Bounty II – Recensione

Recensito su Nintendo Switch

Nel tentativo di miscelare generi diversi quali RPG, Open World, Strategico a turni e avventura, si sono cimentati in molti nel corso degli anni. Idealmente infatti questo è un cocktail che funziona: la profondità dell’RPG mischiata alla strategia e unita a un vasto mondo da esplorare alletta e fa salire l’acquolina in bocca a molti. Così 1C Publishing EU tenta di sfornare un prodotto fresco, che ricalchi e migliori il passato e serve un fresco King’s Bounty II direttamente su Xbox One, PlayStation 5, PC e l’immancabile Nintendo Switch. Sarà riuscito il team di sviluppo a sfornare qualcosa di sfizioso e appetibile? Scopriamolo Insieme.

King’s Bounty II

Partiamo con una trama banale, appena accennata ma che lascia un buon gusto al palato. Nel regno di Nostria un’antica profezia ci vede nei panni di salvatore del mondo dalle tenebre che stanno per calare sull’umanità. La prima scelta proposta è decidere chi impersonare tra uno sprezzante guerriero, una maga potente e una paladina del popolo. Attenzione perchè scegliere il personaggio non è solo un fatto puramente di gusto personale, ma implica decidere un ideale da dover perseguire per il resto dell’avventura, che influisce in maniera pesante sulle scelte e sui combattimenti.

Quale che sia l’alter ego virtuale scelto, all’inizio del gioco ci troveremo imprigionati per un “malinteso” a base di rissa e veleno. Il principe in persona ordina la nostra scarcerazione e, da qui, inizia a dipanarsi l’avventura. I nostri carcerieri sono sconcertati: nessuno era mai uscito sulle proprie gambe di prigione, e soprattutto a nessuno erano stati forniti viveri, armi, cavallo e truppe di scorta per recarsi a un rendez-vous in vista della nascita di un’impresa.

King’s Bounty II

Per quanto non ci sia nulla di particolarmente originale la trama funziona, grazie anche a un buon doppiaggio inglese, a una buona traduzione in italiano e a una serie di dialoghi che, per una volta, non fanno apparire troppo surreale la vicenda: le battute sono credibili, e adatte al contesto, e in questo caso fanno la differenza.

Il giocatore avrà una certa libertà di movimento alla The Witcher 3, tanto per darvi un’idea. Purtroppo per far reggere la trama e non appesantire il titolo, vi diciamo che il genere open world usato all’inizio di questo testo è solo uno specchietto per le allodole. La strada da seguire è prestabilita e le possibilità di deviazione sono aperte solo in funzione delle side questo o per portare il player alla scoperta di alcuni tesori nascosti. Insomma in King’s Bounty 2 quello che alla vista sembra un ottimo paesaggio in cui spaziare liberamente si rivela essere una pista da seguire per il dipanarsi dell’avventura: niente di eccessivamente disturbante, ma la premessa illude e fa storcere il naso di fronte alla realtà.

King’s Bounty II

Il nostro giocatore non può saltare, scavalcare ma nemmeno correre o schivare o attaccare, che sia a piedi o a cavallo. Viaggerete con un’arma in spalla che non verrà mai usata, saprete lanciare incantesimi ma non vedrete mai lo sventolare di una bacchetta, e questo infastidisce. In King’s Bounty II lo spostamento open world è la visualizzazione grafica di una serie di comandi quali: vai avanti, gira a destra, torna indietro. Oltretutto prima parlavamo di ideali che caratterizzano i personaggi e, se per esempio impersonate un guerriero, aggirare un gruppo di nemici non vi sarà possibile, mentre usando la maga non avrete possibilità di ingaggiare una battaglia se c’è un modo per evitarla con astuzia. Quindi la frustrazione aumenta e l’esplorazione non lenisce il dolore, con i pochi puzzle ambientali puerilmente semplici e più votati a passare il tempo che altro, in attesa della prossima battaglia. Ecco, lì si che ci si diverte.

King’s Bounty II è uno strategico a turni con visuale isometrica su scacchiera esagonale fissata a terreni che variano. Una volta entrati in battaglia ci si trova nella mappa di gioco su cui schierare le truppe. Una piccola parentesi va spesa sul fatto che in un contesto credibile e ben costruito sul versante trama troviamo un personaggio che esplora da solo e che, nel momento dello scontro, tira fuori decine di truppe diverse dal taschino per schierarle in battaglia. A questo punto forse sarebbe stato meglio implementare nella trama una sorta di incantesimo che giustificasse questa feature che rende questo passaggio forzato e surreale.

King’s Bounty II

Schierate le truppe secondo i vostri gusti, inizia la battaglia: sono ben strutturate sia le unità che il loro impiego, con punti di forza da scoprire e caratteristiche efficaci o meno a seconda di come impiegate. Gli arcieri se la cavano meglio dall’alto, mentre contro truppe numerose è meglio usare i cani come apripista, tanto per fare un esempio. Oltretutto King’s Bounty II prevede che al salire di livello del protagonista e delle unità cambino anche gli attributi e le capacità di questi ultimi, aprendo possibilità a nuove strategie e nuovi asset di combattimento.

Prerogativa del giocatore principale è quella del lancio di incantesimi o impiego di abilità, sia passive che attive, sia usa getta (grazie a manufatti) che stabili (grazie ad abilità apprese). Usate con cura queste abilità permettono di fare la differenza, ma in King’s Bounty II c’è un’altra cosa a cui dovete prestare attenzione: il vostro esercito non può essere schierato in battaglia a caso o valutandone solo la forza.

King’s Bounty II

Il sistema di ideali di King’s Bounty 2 prevede che unità con diversi ideali non vadano d’accordo con ripercussioni notevoli. Se il comandante e le truppe perseguono due o tre ideali diversi, non solo il danno è ridotto ma ci si potrebbe persino trovare nella condizione in cui i nostri soldati non eseguano i nostri ordini o addirittura si schierino contro di noi. Se invece facciamo le cose per bene unendo tutti sotto lo stesso ideale anche il soldato più debole può effettivamente fare la differenza.

Oltretutto per enfatizzare questo concetto King’s Bounty II offre mappe precompilate con sfide apparentemente impossibili ma che grazie all’albero delle abilità e degli ideali dimostrano come le giuste scelte strategiche possano fare la differenza. Se (come noi) non amerete particolarmente questa direzione presa dal team di sviluppo di King’s Bounty II, non potrete comunque non apprezzarne l’originalità e l’efficacia.

La versione da noi testata, quella per Nintendo Switch si rivela essere ottimamente ottimizza, con tempi di caricamento ridotti e senza particolari compromessi grafici.


King’s Bounty II sviluppato da 1C Publishing EU e prodotto da Deep Silver E Cock Media per Xbox One, PlayStation 5, Pc e Nintendo Switch tenta il connubio tra RPG, Open World, Strategico a Turni e avventura centrando l’obiettivo solo in parte. Il tentativo di assimilare l’open world fallisce mentre la parte strategica innova e colpisce, che possa piacere o meno, andando a rimediare in parte alle lacune presenti. Una buona trama e dei buoni dialoghi sorreggono la parte avventurosa del titolo, che a conti fatti si salva e permette anche un buon fattore di rigiocabilità.

7.5

Pro

  • Innovativo comparto di ideali
  • Buona componente RPG
  • Ottime e variegate le truppe in gioco
  • Componente strategica valida...

Contro

  • ... ma di gusto opinabile
  • Open World castrato
  • Scelte stilistiche rivedibili
Vai alla scheda di King’s Bounty II
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento