Mega Man Star Force 2: Zerker x Ninja – Recensione Mega Man Star Force 2: Zerker x Ninja

Rockman.EXE, per l’occidente Mega Man Battle Network, fu una delle novità che riscosse più successo durante la scorsa generazione. Si tratta di una saga di action RPG basata sul parallelismo tra mondo reale e cibernetico: il suo maggiore punto di forza è senza dubbio il sistema di combattimento, che miscela la strategia e la pianificazione dei più complessi giochi strategici alla velocità e ai riflessi degli action game. Le vendite furono così alte, soprattutto in Giappone, che la saga arrivò a ben sei capitoli sul Gameboy Advance, senza contare un paio Spin-Off ed una lunghissima serie animata. Con il tramonto del Gameboy Advance e l’ascesa del DS, piuttosto che continuare a sfruttare la fama di Mega Man Battle Network, la Capcom ha preferito percorrere una strada parzialmente nuova: nasce così Mega Man Star Force. Il primo capitolo della nuova saga si rivelò tutto sommato un buon prodotto, nonché un discreto tentativo d’innovazione, ma il gameplay presentava scarsa varietà e diverse lacune. Però, mirando a correggere questi difetti, la Capcom è riuscita a creare un secondo capitolo decisamente più consistente.


Tribe on!

Star Force 2 è ambientato esattamente tre mesi dopo la conclusione del precedente capitolo. Torneremo dunque a seguire le vicende di Geo Stelar, fortunatamente guarito dalla sua sociopatia in seguito alle numerose vicissitudini capitategli. A fianco di Geo c’è anche stavolta Omega-Xis, per gli amici Mega, un alieno proveniente dallo scomparso pianeta AM, composto interamente di onde elettromagnetiche. Geo si può fondere con Mega, diventando così in grado di viaggiare nel mondo elettromagnetico: l’essere che nasce dalla loro fusione non è nient’altri che Megaman. Ritornano tutti i vecchi amici di Geo: la cantante Sonia e l’aliena di FM che la accompagna, Lyra, la "presidentessa" Luna assieme ai suoi seguaci, Bud e Zack. Ritornano anche alcuni dei vecchi nemici, anche se la minaccia che dovrà affrontare stavolta Megaman non verrà dallo spazio, bensì dal passato: qualcuno è alla ricerca del potere della perduta civiltà di Mu, distrutta durante una guerra civile tra le varie tribù a causa dell’immenso potere posseduto dalle loro armi a base di onde elettromagnetiche. Le tre tribù sono coloro che danno il nome alle diverse versioni del gioco: Zerker, Saurian e Ninja. Non aspettatevi chissà cosa dalla trama e dai personaggi di Mega Man Star Force: come accadeva in Mega Man Battle Network, i protagonisti sono tutti dei bambini e le vicende da loro vissute, beh, abbastanza infantili. Nonostante le battutine pungenti di Omega-Xis ed un paio di spunti più maturi di quanto ci si poteva aspettare, la storia del gioco resta indirizzata principalmente ad un pubblico dall’età non troppo elevata.

2D e 3D, Vecchio e Nuovo

La grafica di Star Force 2 è un miscuglio di due stili completamente differenti: la parte adventure, ossia quella in cui viaggiate, interagite e via dicendo, è in 2D; al contrario, le battaglie di Megaman sono rese in 3D, esattamente come nel primo capitolo nella saga. Anche stavolta la Capcom ci regala delle prodezze grafiche niente male nel campo della grafica tridimensionale: sia Megaman che i suoi nemici sono resi con un livello di dettaglio piuttosto elevato, e le animazioni sono numerose e piacevoli a vedersi. Utilizzando i colpi speciali delle varie tribù o le Mega Cards, a volte ci si può persino dimenticare che l’engine che viene utilizzato è quello del DS. La controparte 2D della grafica però non è assolutamente all’altezza, anzi, sembra non essersi evoluta affatto dai tempi di Mega Man Battle Network. Sebbene sprites e ambienti siano tutto sommato ben definiti, non si può fare a meno di notare la staticità pressoché totale del mondo in cui Geo si muove. Le animazioni sono poche, poco fluide e, soprattutto, non all’altezza di un hardware che può di più, quello del DS. Il comparto musicale non è tra i migliori: le tracce tendono ad essere piuttosto monotone e a stancare sul lungo andare. Inoltre non tutte sono nuove: diverse sono state riprese dal primo Star Force. Tra gli effetti sonori troverete soltanto il solito repertorio di esplosioni, grida di mostri e così via. Specialmente se non state giocando alla versione giapponese: inspiegabilmente, la Capcom of America ha deciso di rimuovere del tutto i vari "slogan" di battaglia che Geo lancia prima e dopo i combattimenti, piuttosto che tradurli o ridoppiarli. Mah.

Wave Battle, Ride on!

Per tradizione, la parte migliore di ogni gioco con protagonista il blue bomber è il gameplay, e Star Force 2 non fa eccezione. Il secondo capitolo eredita e migliora tutto ciò che offriva il suo predecessore. Iniziamo dal sistema di combattimento: il campo di battaglia è una griglia composta da 3×5 pannelli. Contrariamente a quanto accadeva in Battle Network, nel quale il campo era equamente suddiviso tra Megaman ed i nemici e nel quale era possibile spostarsi anche in avanti ed indietro, in Star Force Megaman ha a disposizione soltanto la prima fila di pannelli e può muoversi solo lateralmente. In compenso con il tasto Y sarà possibile utilizzare uno scudo che consentirà di bloccare molti degli attacchi degli avversari. Torna anche il vecchio Mega Buster: premendo il pulsante B è possibile infatti sparare raffiche di colpi. Se però si decide di aspettare, il Buster si caricherà automaticamente: una volta giunto al massimo della potenza si potrà premere il tasto B per rilasciare un colpo più potente. Tutto questo però era il "contorno". Il vero piatto forte resta il tasto A, collegato alle Battle Cards. La saga di Star Force eredita infatti da Battle Network il sistema di attacchi contenuti nel Battle Folder, ossia una raccolta da voi selezionata di carte da utilizzare poi in battaglia. Il folder non è altro che un mazzo di carte: ad ognuna corrisponde un attacco o una mossa di supporto. Durante la battaglia, prima di ogni turno, riceverete sei carte pescate a caso dal mazzo; ovviamente è nell’interesse del giocatore creare un mazzo di carte che si adatti alla situazione. Ad esempio, usare carte di tipo elettrico contro nemici d’acqua farà il doppio dei danni. Non solo, bisogna anche costruire il mazzo in modo che le carte si supportino a vicenda: ad esempio, trasformando lo stage in un campo d’erba, si potranno raddoppiare i danni fatti dalle carte di fuoco. Star Force però non è un gioco di carte: una volta che Megaman avrà in mano la sua carta questa si trasformerà in un attacco, che bisognerà però portare a segno. Oltre alla strategia necessaria per costruire il deck prima della battaglia dunque avrete anche bisogno dei riflessi e della pazienza necessari per evitare di lanciare a vuoto i vostri attacchi. Col passaggio al secondo capitolo della saga il battle system ha visto due principali cambiamenti: il primo è stato l’aggiunta delle Star Cards. Queste sono delle carte speciali che aumentano il danno fatto dalle carte della stessa tipologia a seconda delle stelle che possiedono. La seconda novità, senza dubbio la più importante, è il Tribe System. A seconda della versione di gioco che possedete, avete la possibilità di far trasformare Megaman in una forma diversa, legata ad una delle tre tribù del perduto continente di Mu. Ciascuna forma cambia l’attacco caricato del Mega Buster, dona abilità particolari a Megaman ed è associata ad un elemento. Purtroppo basta subire un attacco basato sull’elemento opposto a quello che domina la fusione per far tornare Megaman alla sua forma normale. Questo secondo capitolo presenta una novità, ossia la possibilità di poter avere in Megaman i poteri di più fusioni contemporaneamente: grazie alle Brother Band che potete formare con altri possessori di altre versioni del gioco, potete unire i poteri delle tre tribù. Ad esempio, giocando come Ninja, un’ulteriore fusione con un Zerker fa trasformare Megaman in un Electric Ninja. Riuscendo a riunire i poteri di tutte e tre le tribù Megaman si trasforma nel leggendario Tribe King. A proposito di Brother Band, la loro gestione e quindi la gestione delle abilità equipaggiate è diventata decisamente migliore in questo capitolo. La Brother Band è una fratellanza stretta tra due individui e serve ad aumentare il vostro Link Power. Per equipaggiare abilità d’ogni tipo, che vanno dal semplice aumento d’energia alla possibilità di iniziare i combattimenti già trasformati nella forma che corrisponde alla vostra versione, è necessario avere Link Power. Più ne avrà a disposizione, più Megaman potrà utilizzare equipaggiamento di migliore qualità in maggiore quantità. Esistono due tipi di Brother Band, una "in-game", ossia tra Geo ed i suoi compagni, ottenibile automaticamente durante lo Story Mode oppure tramite delle Sub-Quests, ed una "in real life", tramite Wi-Fi, che vi permette di stringere alleanza con altri giocatori. Oltre che darvi Link Power, i vostri Bro vi possono assistere regalandovi le loro carte o dandovi una carta speciale che contiene la loro Best Combo, una combinazione tra i loro migliori attacchi. Inoltre, creando Brother Band con giocatori che hanno versioni diverse dalla vostra sarà più facile accedere a doppie fusioni ed al Tribe King. Non avete possibilità di connettervi? Tranquilli, la Capcom ha inserito nel gioco un Auto-Bro, una sorta di Bro reale simulato per sopperire in parte alla mancanza, anche se la sua utilità resta inferiore rispetto a quella di un vero Bro. Al di fuori dai combattimenti il gioco non offre molto: la maggior parte del tempo verrà passata gestendo il nostro Battle Folder o affrontando qualche nemico. Ovviamente riveste un ruolo importante anche l’esplorazione dei due mondi presenti nel gioco, quello reale e quello delle onde elettromagnetiche; peccato che la maggior parte del tempo venga passata andando dal punto X al Punto Y. Dimenticatevi però minigames ben congegnati o interazione tramite Touch Screen: se si escludono alcune brevi sezioni della storia, genericamente prima dei boss, in cui bisogna giocare brevemente col pennino, vi capiterà raramente di toccare lo schermo inferiore del vostro DS.

On the air!

Wireless e, soprattutto, Wi-Fi hanno un ruolo molto importante all’interno di Star Force 2. Una delle critiche maggiori che venne fatta al primo capitolo era l’impossibilità di sfidare altre persone in rete: l’unico modo per poter giocare contro altri umani era il wireless. Stavolta però il Wi-Fi non viene relegato alla sola costruzione delle Brother Band: la Capcom ha infatti aggiunto la possibilità di combattere online. Potrete sfidare per direttissima i vostri Bro o combattere con un avversario casuale. Non solo, è anche stato aggiunto un sistema che punisce coloro che hanno il vizio di disconnettersi un po’ troppo durante le partite. Purtroppo l’intero sistema del Wi-Fi presenta due grossi difetti: il primo risiede nella velocità. I combattimenti in rete tendono a scattare vistosamente, finendo col perdere quasi completamente la componente action e trasformandosi praticamente in scontri in stile RPG classico. Il secondo difetto consiste nei Cheaters: di per sé non sarebbe un grosso difetto, se la CapCom non avesse fatto un errore grossolano, implementando nel gioco stesso un sistema di codici per dare degli enormi Power Up a Megaman! Combattendo tramite Wi-Fi, scoprirete che gli unici giocatori che combattono lealmente sono in realtà solo coloro che ignorano l’esistenza dei codici. Ciononostante la possibilità di combattere online resta un’ottima aggiunta: se si riesce a trovare qualcuno che gioca secondo le regole Star Force può darvi una delle migliori esperienze PvP che il DS può offrire.

The Ultimate Challenge!

Di per sé Star Force 2 è piuttosto lineare: per arrivare di fronte all’ultimo boss basteranno circa 25/30 ore. Finire al 100% il gioco non sarà altrettanto semplice né tantomeno veloce. Seguendo la storia ci si può imbattere in tantissime mini-quest secondarie: alcune sono semplicissime e si possono completare in un paio di minuti, altre faranno camminare e sudare parecchio il povero Megaman. Inoltre, come da tradizione, una volta sconfitto il boss finale, si aprirà l’accesso per delle aree segrete dalla difficoltà elevatissima in cui affrontare le versioni potenziate dei vecchi boss oltre che altri boss estremamente ardui. Inoltre, per affrontare alcuni boss segreti particolarmente potenti dovrete rimboccarvi le maniche ed ottenere un esemplare di ciascuna carta. Tutto questo senza considerare il Wi-Fi.

EM Wave Change!

Mega Man Star Force 2 è indubbiamente un gran passo in avanti come qualità rispetto al suo predecessore: giocabilità e Wi-Fi sono stati migliorati quanto basta per trasformare il gioco da un discreto tentativo di innovazione ad un buon gioco. Purtroppo la nuova saga è ancora lontana dallo standard di qualità dato dalla saga di Mega Man Battle Network; ciononostante Star Force 2 resta un titolo più che discreto. Se amate il blue bomber della CapCom troverete in questo nuovo capitolo l’ennesimo piccolo gioiello; in caso contrario provatelo, potreste restare affascinati dall’ottimo sistema di combattimento e da un gameplay più che solido.

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