Stranger of Paradise: Cimenti di Bahamut – Recensione

Recensito su PlayStation 5

Il DLC Cimenti di Bahamut, il Re Dragone apre il season pass di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origins con un contenuto tanto confusionario quanto la scrittura del gioco. Con un bilanciamento decisamente rivedibile, missioni aggiuntive di scarsissima qualità e un sistema di progressione noioso e ripetitivo, questa prima espansione è decisamente meno convincente di quanto speravo. A differenza di quanto accaduto in passato con i Nioh, Team Ninja sembra non aver avuto direzione nè budget per costruire qualcosa di veramente valido, pur mettendoci il solito evidente impegno.

Stranger of Paradise Cimenti di Bahamut

Cimenti di Bahamut è essenzialmente un New Game Plus aggiuntivo per Stranger of Paradise, con qualche nuova secondaria buttata nel mucchio e due nuove bossfight. Come ho già detto, sono deluso dal pacchetto offerto in questa prima parte del season pass, tuttavia vorrei anche mettere luce su ciò che ho apprezzato. Team Ninja ha deciso di espandere il sistema di classi, uno dei punti forti di Final Fantasy Origin, implementando delle sottoclassi che espandono l’utilità di ogni singolo job e permettono anche di personalizzarli, scegliendo tra diverse abilità secondarie. Questa aggiunta è il principale punto positivo che possiamo dare al DLC, assieme al fatto che la nuova arma è divertente, la nuova classe carina (sebbene la trovi un po’ deludente considerando le difficoltà per sbloccarla) e le due bossfight in linea con la qualità del gioco.

Stranger of Paradise Cimenti di Bahamut

Dove gli sviluppatori cercano di attrarre l’interesse è ovviamente nello sbloccare queste nuove battaglie, unico vero e proprio contenuto nuovo del DLC. Concentrandosi su di loro in una bolla, sono promosse. Essendo un contenuto aggiuntivo e con l’aspettativa di poter affrontare il Warrior of Light e Bahamut mi aspettavo qualcosina in più, ma non posso negare siano divertenti. Il problema sorge sul come queste fight debbano essere sbloccate. Cimenti di Bahamut sblocca una nuova difficoltà in Stranger of Paradise, che funge praticamente da secondo NG+ e qualche nuova secondaria.

Stranger of Paradise Cimenti di Bahamut

La progressione dell’espansione si struttura attorno ad una barra che si riempie di punti concludendo missioni in questa nuova modalità. Ad ogni barra riempita, Bahamut vi sbloccherà un dialogo, dopo un certo numero di dialoghi si sbloccheranno altre missioni secondarie ed eventualmente le due bossfight. Ogni livello aggiunto è nient’altro che un riciclo di vecchie mappe, con nemici lanciati nella mischia in modo spesso randomico. Il tutto a una difficoltà folle non solo per l’aggressività alta dei nemici, ma per il fatto che il danno che è possibile infliggere loro è infimo. Ogni scontro diventa un tedioso attrito in cui per decine di secondi, se non a volte minuti, stunni un nemico in un angolo pregando di non essere colpito da un colpo casuale in arrivo dall’esterno del campo visivo.

Il potenziamento del personaggio rallenta fino a un punto veramente ridicolo a causa anche del fatto che gli equipaggiamenti aumentano molto di livello ma poco di statistiche. Quando abbiamo affrontato Garland, primo boss del gioco, abbiamo combattuto per venti minuti prima di sconfiggerlo. Il tutto con il rischio di essere uccisi in un colpo, utilizzando gli equipaggiamenti di livello 200 (lo stesso della missione) che lo stesso gioco ci aveva fornito. Tenete poi a mente che il gioco si aspetta del farming per sbloccare le nuove bossfight e potete capire facilmente come mai tutto crolli drammaticamente.

Stranger of Paradise Cimenti di Bahamut


Cimenti di Bahamut: Stranger of Paradise è un DLC che offre troppo poco e nasconde il contenuto dietro a una difficoltà tediosa ed un farming lento e frustrante. Le nuove bossfight sono accettabili, i cambi alle classi molto graditi ma l’assenza di nuovi livelli e l’equilibrio di gioco assurdo lo affossano senza mezze misure. 

4.5

Pro

  • I cambi alle classi sono interessanti

Contro

  • Nessun nuovo livello
  • Difficoltà BAHAMUT tediosa e sbilanciata
  • Troppo filler per raggiungere le bossfight
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