YS VIII: Lacrimosa of Dana – Recensione PS5

Recensito su PlayStation 5

Con Nihon Falcom ho lo stesso rapporto che tanti hanno con Nintendo: adoro il loro output, ma spesso rimango allibito davanti alle loro scelte di marketing. Che sia per la loro questionabile politica di pubblicazione (che ho accennato nella recensione del loro eccezionale Trails from Zero) o per l’operazione di “remaster” di cui sto per parlarvi oggi. Infatti è stato deciso di creare una versione Playstation 5 di YS VIII: Lacrimosa of Dana, decisione che veramente non riesco a capire in alcun modo alla luce dell’esistenza di YS IX, il quale avrebbe maggiormente giovato da questa operazione. Recuperare YS VIII su next-gen rappresenta un’esperienza praticamente equivalente al giocarlo su Playstation 4; la risoluzione è un po’ più alta, il framerate leggermente più stabile, ma parliamo comunque di un titolo sviluppato per un motore grafico andato in disuso ormai 8 anni fa.

Detto ciò, il gioco è YS VIII: Lacrimosa of Dana, e in quanto ciò rimane uno degli Action JRPG più completi e convincenti sul mercato.

YS VIII: Lacrimosa of Dana

Ragionando freddamente il motivo per questa versione Playstation 5 di YS VIII è piuttosto semplice: si tratta del capitolo meglio ricevuto della serie. Nonostante le migliorie siano quasi impercettibili, Nihon Falcom ha deciso di riproporlo proprio alla luce della popolarità del gioco. Questo va a credito del prodotto, tralasciando la pressoché inutilità della re-release (che smetterò di sottolineare per evitare di nausearvi) se voleste dare una chance all’avventura di Adol è difficile rimarrete delusi.

I principali punti di forza di YS VIII: Lacrimosa of Dana sono il sistema di combattimento, l’esplorazione remunerativa e la seconda metà della narrazione. Tra gli action JRPG YS è sempre stata tra le poche serie a garantire sempre ottimo sistemi di combattimento e questo ottavo capitolo non ne è eccezione. Il feeling di gioco è molto arcade, con personaggi reattivi, pacing veloce e un’immediatezza generale in tutto ciò che riguarda l’interazione con nemici e ambiente. Abituarsi al gioco è questione di secondi, masterarlo invece potrebbe richiedere molto più tempo. Mentre le opzioni offensive di Adol e compagni sono molto semplici e immediate, quelle difensive richiedono attenzione e abilità. Sia schivata che parata hanno finestre abbastanza ridotte ma ricompensano immensamente quando eseguite alla perfezione.

Con questi pochi ma efficaci elementi, uniti a un bilanciamento delle difficoltà di rarissima qualità, YS VIII è in grado di creare battaglie al contempo rapide ma ardue specie a difficoltà alte.

YS VIII: Lacrimosa of Dana

Tuttavia il gioco non funzionerebbe tanto bene se non fosse per il secondo elemento citato prima: l’esplorazione. Una caratteristica del brand YS è il suo essere essenzialmente un metroidvania tridimensionale, con mappe fortemente interconnesse (cosa purtroppo andata persa nel nono capitolo), nuove abilità in grado di aprire percorsi differenti e forte focus sulla scoperta di segreti con backtracking non obbligato, ma fortemente suggerito. La mappa dell’Isola di Seiren è memorabile e ben costruita, non la trovo il picco della serie personalmente (tuttavia è un opinione molto diffusa nel fandom) ma è innegabilmente di pregevolissima fattura. Escludendo qualche scontro con nemici poco chiari o delle sezioni a ondate un po’ troppo prolisse ho veramente poco da lamentare. YS VIII: Lacrimosa of Dana è sempre stato un grandissimo action JRPG e la nuova proposizione su Playstation 5 non fa che confermare la cosa.

Dove il titolo inciampa è invece nel comparto grafico e nella prima metà della narrativa. Il primo punto è spiegato semplicemente da due fattori: Nihon Falcom non è mai stata famosa per essere in grado di costruire giochi dalla grafica avanguardistica e YS VIII è stato l’ultimo titolo prodotto sul loro vecchissimo motore grafico (che a oggi è vecchio di ben 2 generazioni, avendo la compagnia adottato un nuovo engine l’anno scorso per Kuro no Kiseki). I modelli sono bloccati in un limbo tra bel gioco anime Playstation 2/early Playstation 3 e risoluzione alta che ne mette in risalto la semplicità. Fortunatamente l’estetica aiuta a compensare, in particolare nelle sezioni finali, tuttavia in generale YS VIII avrebbe bisogno di un vero e proprio remake per figurare su attuale generazione, piuttosto che una riproposizione leggermente migliorata.

YS VIII: Lacrimosa of Dana

La storia come ho già accennato mostra due volti molto differenti. A delle prime ore che ho trovato noiose e piene di cliché anime poco gradevoli si contrastano i capitoli che vanno da poco prima della metà fino alla conclusione che sono di ottimo livello. Odio usare la frase “diventa bello X ore dopo”, quindi non lo farò, anche perchè il gameplay riesce tranquillamente a trascinare YS VIII oltre l’inizio rocambolesco. Detto ciò non posso negare come a primo impatto non riesca a trascinarti nel suo mondo, cosa che per alcuni può rovinare l’esperienza (cosa che quasi successe anche a me, alla mia prima run quando lo recensii su Nintendo Switch). Fortunatamente una volta che la “vera” trama prende piede, YS VIII Lacrimosa of Dana riesce a toccare alcuni dei più alti picchi della serie grazie a un intrigo molto interessante e ben gestito unito a un cast di personaggi non eccezionale, ma divertente e ben caratterizzato.

Da sottolineare anche il comparto musicale, perenne punto di forza di ogni produzione Nihon Falcom. In questo caso non tocca i picchi di cui ho parlato all’interno dell’articolo dedicato a Trails from Zero, ma ciò nondimeno rimane una colonna sonora di qualità, reminiscente dei vecchi Castlevania ma con uno spin decisamente unico.

YS VIII: Lacrimosa of Dana


YS VIII: Lacrimosa of Dana su Playstation 5 è una mossa che mi perplime. Il gioco non brilla graficamente, come non lo ha mai fatto. I possessori del titolo su Playstation 4 non hanno alcun incentivo al nuovo acquisto o a farne una nuova run. Detto ciò, il gioco era e rimane uno degli action JRPG più interessanti della scorsa generazione. Nel caso non l’abbiate ancora recuperato (o se avete giocato la mal ottimizzata versione Nintendo Switch) non posso che consigliarvi di dargli una chance…al netto di avere abbastanza pazienza con la narrativa che inizia a ingranare con qualche ora di ritardo.

8.5
YS VIII: Lacrimosa of Dana su Playstation 5 è una mossa che mi perplime. Il gioco non brilla graficamente, come non lo ha mai fatto. I possessori del titolo su Playstation 4 non hanno alcun incentivo al nuovo acquisto o a farne una nuova run. Detto ciò, il gioco era e rimane uno degli action JRPG più interessanti della scorsa generazione. Nel caso non l'abbiate ancora recuperato (o se avete giocato la mal ottimizzata versione Nintendo Switch) non posso che consigliarvi di dargli una chance...al netto di avere abbastanza pazienza con la narrativa che inizia a ingranare con qualche ora di ritardo.

Pro

  • Combat system solida
  • Ottima colonna sonora
  • Storia che ingrana molto...

Contro

  • ...ma ci mette un po' per brillare
  • Remaster abbastanza non consequenziale
Vai alla scheda di Ys VIII: Lacrimosa of Dana
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