Coraline – Recensione Coraline

La porta magica… verso il videogame!

Potrà apparire come un discorso banale, eppure è abbastanza palese che ogni qualvolta si cerchi di forzare il passaggio di una storia da un supporto ad un altro, essa si dimostri non solo eccessivamente commerciale, ma anche scadente. E’ successo per i film ed i videogame di Harry Potter, e per quasi tutti i prodotti di merchandising legati a qualche brand famoso, ed ora potrebbe accadere anche con la trasposizione videoludica di uno dei migliori film d’animazione del 2009. Stiamo parlando naturalmente di quella favola magica di evidente matrice Burtoniana che porta il nome di Coraline, portata al cinema da Neil Gaiman ed Henry Sellick (quest’ultimo già fautore del capolavoro Nightmare Before Christmas) esclusivamente in "Stop Motion". Il film in questione è diventato un videogame in multipiattaforma grazie agli sviluppatori di Focus e a D3 Publisher. Noi osserveremo approfonditamente la versione DS per vedere cosa aspettarci dalla porta magica verso il mondo dei videogames.

Storie di una storia fuori dal comune

Tutto inizia quando la famiglia di Coraline, una bambina di 11 anni, si trasferisce in una nuova casa nell’Oregon. Spinta dalla curiosità per quella nuova e strana dimora, la ragazzina inizierà a gironzolare per la casa, contando le porte e investigando in ogni angolo. Un giorno, però, si imbatte in una porta che non aveva mai contato, e dopo averne oltrepassata la soglia, si ritrova in un mondo parallelo quasi totalmente simile al suo, con la sua casa, i suoi genitori e tutto il mondo strambo che le gira intorno. Unica ed inquietante diversità, però, si dimostrano gli occhi degli abitanti di questo universo parallelo: tutti cuciti con dei bottoni. E così, dopo aver incontrato un magico gatto parlante, Coraline inizierà a comprendere che ogni cosa in quel mondo è tutto fuorché rassicurante, e si troverà suo malgrado costretta a fuggire assieme al suo amico gatto parlante.
Questa, in linea di massima, la trama alla base di Coraline, qui riproposta in maniera decisamente più videoludica. I bottoni, infatti, saranno il punto focale di tutta l’avventura. Trovandoli in giro per il pazzo mondo parallelo, potremo scambiarli in cambio di oggetti utilissimi per proseguire nella storia. Grazie al Touchscreen, infatti, potremo spostare la nostra piccola protagonista per lo schermo inferiore, con il superiore che, fungendo da inventario, ci mostrerà i bottoni ottenuti e tutti gli oggetti. Non tutti questi saranno però raccoglibili, e capiremo quali potremo infilare nel nostro inventario dal fatto che saranno animati con una particolare rifrazione di luce.
Naturalmente, il gioco non sarà fatto di soli oggetti, ma anche di semplici ed intuitivi enigmi (più meri riempitivi che veri e propri indovinelli da risolvere) e dalla possibilità di personalizzare il guardaroba della nostra Coraline (con vestiti ottenibili grazie allo scambio di particolari oggetti). Non mancheranno infine anche insipidi minigiochi, praticamente inutili e buoni solo per impantanarsi tra un’azione e l’altra nell’avanzare della storia. Proprio il proseguire con l’avventura, infatti, diventerà molto frustrante per la totale mancanza di linee guida e di aiuti. Ciò si fonde con una longevità veramente limitata e con un gameplay assolutamente monotono e noioso, incapace di divertire e di affascinare aldilà della magia di una storia fuoriuscita dagli schermi ben più grandi dei Cinema.

Un mondo magico

A ridare vigore ad un sistema di gioco piatto, noioso e poco avvincente, ecco che ci si mette il comparto grafico del titolo. Tutto, infatti, concorrerà a ricreare egregiamente le stesse atmosfere e gli stessi luoghi visti nel film. Gli scenari, se non proprio eccellenti, saranno buoni e fedelissimi ai luoghi del film, mentre i modelli tridimensionali dei personaggi rispecchieranno fedelmente tutti i pazzi characters conosciuti sullo schermo del cinema. Tra colori a tratti sgargianti e magici, e tra la fusione perfetta tra scenari e personaggi completamente in 3D, il comparto grafico di Coraline per DS riesce a dire la sua in maniera eccellente e credibile.
Non è allo stesso livello il sonoro, che pur presentando musichette capaci di rievocare la storia di Gaiman e Sellick, non riesce a decollare a causa della banalità dei sottofondi e della poca credibilità degli effetti sonori, a dir poco piattissimi.


In conclusione

Com’era lecito attendersi, questa trasposizione videoludica del film di Coraline non riesce a contenere ed imbottigliare la magia e la briosa genialità della sua controparte cinematografica, riducendo il tutto ad un gameplay poco ispirato e noioso. Anche se il comparto grafico si rivela di buona fattura, non può certo riuscire, da solo, a sollevare le sorti del titolo.
Sconsigliato un po’ a tutti, anche a chi ha amato il film. Compratelo solo se non potete fare a meno di vestire i panni della giovane Coraline anche in versione videoludica.

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