Iron Front – Liberation 1944 – Recensione Iron Front – Liberation 1944

La Seconda Guerra Mondiale è stata uno spartiacque fondamentale per la storia dell’intero pianeta, cambiando profondamente gli equilibri, le filosofie e le dottrine politiche predominanti. Come ogni buon giocatore di vecchia data potrà ricordare, questo periodo storico non ha mai mancato d’influenzare il mondo videoludico ed ancora oggi fa sentire la sua presenza, anche se negli ultimi anni c’è stato qualche leggero calo in favore di contesti di guerra più moderni. Con Iron Front – Liberation 1944 torneremo nel secondo conflitto mondiale, in uno dei suoi fronti più cruenti.

Per la Madrepatria

Quando la Germania nazista decise nel suo delirio di onnipotenza di attaccare la Russia, per riuscire dove altri avevano fallito e al contempo eliminare la minaccia comunista, le cose iniziarono nel verso giusto per Hitler. I Tedeschi stracciarono tutte le intese avute con l’Unione Sovietica a discapito della malcapitata Polonia, iniziando così l’avanzata nelle lande russe, non solo al fine di ottenere gloria per le proprie armate e la sottomissione ideologica sulla "barbara orda delle steppe", ma anche per fini più pragmatici come ottenere accesso a cospicue risorse naturali. Nonostante un successo iniziale in cui le armate di Hitler giunsero dinnazi alle porte di Mosca, l’onda si ritorse contro i Nazisti grazie alla complicità di scelte tattiche infelici da parte di quest’ultimi, ma anche all’arrivo dell’inverno e alla riorganizzazione dei Sovietici, e infine dalla conseguente apertura del fronte occidentale da parte degli Anglo-Americani. Il fronte est è un fronte immenso che va dal Baltico al Mar Nero, e quando ti ritrovi accerchiato da numerose altre direzioni dover avere a che fare con una simile forza d’urto è un bel problema; fu così che i tedeschi dovettero soccombere all’avanzata Sovietica e al fervore dei numerosissimi coscritti, un fervore talmente forte che ancora oggi in Russia la Seconda Guerra Mondiale è ricordata come La Grande Guerra Patriottica. In Iron Front – Liberation 1944 ci troveremo proprio in questa fase finale della guerra, e avremo a disposizione ben due campagne: una con i Tedeschi che dovranno coprire la loro ritirata e al contempo rallentare l’avanzata Sovietica, ed una in cui vestiremo i panni dei Russi per proseguire il loro inarrestabile percorso verso ovest.

 

 

Tra i fuochi della guerra

Come avrete inteso il fronte di guerra in questione è uno dei più cruenti di tutto il conflitto, in cui morirono milioni di uomini da ambo le parti. Iron Front è un titolo che si basa sul medesimo motore di Arma II, titolo conosciuto per i suoi immensi campi di battaglia nei quali imperversano eserciti moderni. Anche qui si avrà a disposizione un immensa area di guerra, piena di borghi e cittadine il cui controllo sarà fondamentale, tutte inquadrate nel contesto geografico Polacco-Ucraino. Numerosi aspetti del gioco ci ricorderanno Arma II, al punto che per chi non conoscesse l’esistenza di Iron Front il titolo potrebbe sembrare a primo impatto una mod di quest’ultimo ambientata nella seconda guerra mondiale. Ovviamente le differenze ci sono e non riguardano soltanto il luogo e il tempo in cui il gioco è ambientato: avremo infatti a che fare con mezzi aerei tipici del periodo con le loro peculiarità e numerose nuove chicche che ci faranno sentire maggiormente l’epoca in cui giocheremo; ad esempio potremo vedere al nostro fianco batterie di razzi Katyusha scatenare l’inferno, ed il buon comparto sonoro e visivo ci aiuterà a calarci maggiormente nel contesto. Inoltre, le armi avranno le loro caratteristiche riproposte nel modo più fedele possibile in fatto di rinculo e portata, ed i mezzi avranno un determinato comportamento quando riceveranno i vari colpi, che dipenderà dai materiali e dalla loro struttura. Chi ha giocato ad Arma II si sarà divertito a riempire il campo di battaglia di mezzi e soldati grazie all’editor, potendo godere così della visione di battaglia durissime. Anche in questo titolo sarà così, il tutto sarà percepibile specialmente in qualità di fante che dovrà farsi strada tra borghi e boscaglie adeguatamente ricreate all’interno di una battaglia immensa.

 

 

Non male per essere così imperfetto

Il titolo riesce a ricreare adeguatamente il senso della battaglia sul fronte russo dal punto di vista visivo e sonoro, inoltre ci propone in generale la grandissima libertà di azione strategica di Arma II dandoci la possibilità di dare ordini alle nostra truppe, unita con la possibilità di effettuare azioni personali in mezzo al campo di battaglia. In aggiunta a ciò, dal punto di vista delle opzioni avremo anche numerose possibilità, come un editor facilmente accessibile e numerose modalità multigiocatore che ci permetteranno di sfruttare l’enorme mappa. Nonostante questo è da rilevare come le prime sensazioni giocando a questo titolo portino al sospetto che il gioco sia uscito in una fase in cui i test di stabilità e la ricerca dei bug non siano stati del tutto completati. Pur essendo vero che di questi tempi molti giochi escono non troppo ben rifiniti sotto questo punto di vista, il titolo è pieno di evidenti glitch grafici, bug, errori nel pozionamenti degli oggetti, problemi nell’intelligenza artificiale e sopratutto di fastidiosi crash. Un vero peccato ci sia tutto ciò, specialmente perchè contribuisce a rendere frustrante un esperienza di gioco che di per sé riesce a trasmettere pienamente l’infuriare cruento della guerra sul fronte sovietico. Ultimo elemento negativo è l’eccessiva pesantezza del motore grafico: quest’ultimo infatti ci offre visioni gradevoli insieme ad un buon comparto fisico, ma il tutto mettendo sotto sforzo le nostre macchine fino a livelli eccessivi e rendendo il gioco ingiocabile in alcuni momenti.

 

 

Conclusioni

Arma II è un gioco che con il tempo è riuscito a perfezionarsi raggiungendo buoni livelli e una buona comunità. Iron Front ha molto da offrire, ma per sperare di raggiungere i fasti del gioco su cui si basa ci vorrà un po’ di lavoro, in particolar modo un supporto continuo che permetta di risolvere i numerosi bug e i problemi di stabilità. Il titolo offre di per sé un ottima esperienza sia in giocatore singolo che in multigiocatore, le uniche frustrazioni sono appunto quelle causate dai problemi prima citati.

 

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