Mario & Sonic at the Olympic Games – Recensione Mario & Sonic at the Olympic Games

Un cast improbabile

Mesi fa, Nintendo e Sega mostrarono al mondo una piacevole sorpresa: per la prima volta nella storia, Mario e Sonic sarebbero stati presenti nello stesso gioco, con tutti gli altri personaggi più famosi delle rispettive saghe appresso. Rivali, dunque, non amici; lo spirito di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici è infatti quello della sfida senza tanti fronzoli. Chi l’avrebbe mai detto che si sarebbero ritrovati in un gioco… sulle Olimpiadi? In attesa delle vere mazzate tra le due mascotte in arrivo con Super Smash Bros. Brawl, vediamo cosa ci ha riservato Sega of Japan.

Sport per tutti

Essendo un gioco di Olimpiadi, sono logicamente presenti numerose discipline nel gioco: dalla corsa al nuoto, dal lancio del martello al tiro con l’arco, dal canottaggio al tennistavolo, per un totale di 24 discipline, che potremo affrontare con uno dei 16 personaggi provenienti dai mondi Nintendo e Sega, più tutti i nostri Mii a disposizione.
I personaggi di base sono divisi a gruppi di 4, ognuno dotato di 4 statistiche (Velocità, Resistenza, Potenza, Abilità). Si passa da quelli più bilanciati ai velocisti, da quelli tecnici ai potenti, ognuno differenziato anche all’interno della stessa categoria. Tutti i personaggi possiedono comunque vantaggi e svantaggi, pertanto starà a voi saperli sfruttare.
Giunti al menù principale ci troviamo a scegliere tra la modalità Circuito, suddivisa per difficoltà, nella quale dovremo superare solitamente 4 prove per aggiudicarci un posto sul podio. Completando torneo dopo torneo, sbloccheremo quelli successivi, e così via. Naturalmente è presente una modalità Partita Singola, in cui potremo giocare ad una delle discipline che abbiamo sbloccato nei circuiti. La modalità Missione, invece, ci farà affrontare alcune gare singole, nelle quali dovremo battere un certo avversario o portare a termine alcuni obiettivi. La modalità Galleria ci mostrerà alcune curiosità sulle Olimpiadi, a patto di portare a termine alcuni semplici minigiochi. La modalità Record, infine, ci permetterà di consultare i record che abbiamo stabilito, e non solo: è incluso il supporto alla Nintendo Wi-Fi Connection, tramite la quale sarà possibile vedere i 30 migliori tempi al mondo e la nostra posizione nella classifica mondiale.
Le peculiarità del Wii sono, naturalmente, la chiave di tutto il gioco: per superare le varie discipline saremo infatti chiamati ad eseguire dei movimenti con Nunchak e Wiimote, magari aggiungendo la pressione di alcuni tasti. Alcune di queste si rivelano anche piuttosto faticose alla lunga, e non è un caso che il gioco stesso ci consigli di prendere una pausa.

Non è tutto oro quel che luccica

Purtroppo il problema più grande di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici è dato proprio dai diversi benefici che le varie specialità traggono dal metodo di controllo. Se il tiro al piattello o la scherma si rivelano abbastanza divertenti e intuitivi, lo stesso non si può dire per esempio del canottaggio, dato che sembra sufficiente muovere un po’ a caso il Wiimote e premere qualche tasto per vincere. Nel mezzo possiamo collocare i diversi tipi di salti: è buona la scelta del "blocco della velocità", che consente al giocatore di smettere di fare su e giù con i controller in modo da non stancarsi, ma la precisione richiesta per eseguire i salti non sembra essere facilmente fattibile a causa proprio dell’imprecione dei controlli stessi.
Fortunatamente le discipline sono tante ed è possibile affrontare tutto con amici, fino a 4 giocatori, seppur non online. Buona la possibilità di avere una sorta di "Circuito libero" per personalizzare i vari eventi.
Non poteva inoltre mancare tra le varie riproposizioni delle discipline, una leggera modifica "in chiave Nintendo" ad alcune di esse (4 per la precisione) come Atletica Sogno, in cui ci ritroveremo a correre lungo uno strano percorso pieno zeppo di ostacoli, nemici e persino oggetti da sparare in pieno stile Mario Kart.
Insomma, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici non è un Wii Sports, in quanto c’è un buon livello di sfida e spesso è necessario leggersi con cura i comandi per superare le prove, ma il meccanismo può essere considerato una sua diretta evoluzione. Se cercate una simulazione, non è certo quello che fa per voi, ma potrebbe rappresentare una nuova ed interessante esperienza di gioco.

Che belle Olimpiadi

Graficamente, il titolo non fa gridare al miracolo, ma i modelli poligonali dei personaggi sono solidi e privi di imprecisioni, ed anche le animazioni fanno il loro lavoro, apprezzabile soprattutto in fase di replay. Lo stadio è riprodotto bene, senza un livello di dettaglio particolarmente alto, ma che si lascia guardare. Simpatiche alcune chicche come i Toad arbitri, anche se il pubblico è ancora una volta più o meno invisibile. Si può dire che l’aspetto visivo è semplice ma funzionale. Per quanto riguarda il comparto audio invece, troviamo delle musichette frizzanti ad accompagnare le azioni, ed i tipici rumori delle rispettive saghe di Mario e Sonic, con l’aggiunta di veri e propri cori del pubblico. Abbastanza da dimenticare, come la maggior parte dei doppiaggi italiani nei videogiochi, il commentatore, con i suoi fastidiosissimi toni e le sue limitate frasi.
Insomma, di cose da fare ce ne sono tante, non è la carne al fuoco a mancare, bensì uno sviluppo ulteriore dei controlli per quanto riguarda alcune discipline. Peccato, perchè il titolo riesce a regalare parecchi momenti di divertimento, sia da soli che in compagnia. Se volete un gioco frizzante e che metta veramente a dura prova anche la vostra resistenza fisica, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici è quello che fa per voi, perchè effettivamente vi sentirete dei veri atleti dopo le vostre sessioni.

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