Neverwinter Nights 2: Storm of Zehir – Recensione Neverwinter Nights 2: Storm of Zehir

Era lecito aspettarsi anche per questo secondo capitolo di Neverwinter Nights almeno due espansioni, come accadde con il primo della saga; ed ecco, quindi, la seconda espansione. E tutto ciò non fa altro che andare a confermare il grande successo di questa serie e l’interesse di molteplici appassionati.

Un pretesto

Gli avvenimenti di Storm of Zehir seguono cronologicamente la fine della prima espansione Mask of the Betrayer. La guerra contro il Re delle Ombre è cessata, e rimangono solo i resti di questa. Sarà così che vi troverete in una nave diretta per le terre di Samarch, quando una serie di vicissitudini colme di sfortuna e tragico fato vi porteranno nelle terre della città di Neverwinter. E’ impossibile dunque nascondere più di tanto la trama di questa espansione; ciò è dovuto alle scelte fatte da Obsidian, che hanno introdotto una serie di novità nelle meccaniche di gioco, che hanno, per forza di cose, tagliato un’immersione da parte del giocatore a livello narrativo. La trama è quindi solo un pretesto per questa nuova avventura, un qualcosa che è stato sacrificato per delle scelte coraggiose. 

La nuova mappa del mondo


Tutte le novità

Passando prima per le novità più specifiche, Storm of Zehir è compatibile sia con la sua espansione precedente che con il gioco di base.

Sono così state aggiunte:
– Tre nuove classi
– Due razze, Yuan-ti e Orco Grigio
– Undici compagni
– Più di dieci mostri nuovi
– Cento nuovi oggetti
– Fino a quaranta nuovi incantesimi
– E infine, oltre novanta nuovi talenti

Oltre alle novità classiche, il gameplay è quello che ha subito più cambiamenti. Il primo che notiamo si ha nella creazione del personaggio, dove oltre alla creazione del nostro alterego si potranno creare altri quattro membri, che comporranno il nostro party (che in seguito si potrà espandere). La personalizzazione di questi è curata fin nei minimi dettagli, e se la si vorrà evitare basterà sceglierli da un’apposita lista, oppure in alternativa riprenderli dalle versioni precedenti. Una delle più grandi novità del gioco risiede nella resa a 3D della mappa del mondo. Sono cambiate così non poche cose; i viaggi, per esempio, sono stati resi tutti gestibili dando più spazio all’esplorazione, che ci concede di scovare luoghi altrimenti inaccessibili. Inoltre, potremo far nuovo uso delle abilità del party, curando nomadi in difficoltà o usando, più semplicemente, le nostre abilità per scovare tesori nascosti. Ci sarà anche l’abilità “sopravvivenza”, che ci concederà di sfuggire ai numerosi nemici che si aggirano nella mappa. Tuttavia, ci sono vari modi di interagire con loro: potrete nascondervi, e persino corromperli, ma se li vorrete affrontare (come più spesso capita) dovrete allora prepararvi per bene. Dato il via allo scontro, si aprirà una minimappa dove affronterete i nemici; in questa espansione la difficoltà è aumentata, grazie appunto a un miglioramento dell’intelligenza artificiale che muove i nemici, all’impossibilità di riposare nelle sessioni di combattimento e, per finire, agli scontri che diromperanno nella vostra quiete impedendovi di fuggire. Ed è appunto per questo che dovrete far ben attenzione a dove state andando. Riposo e morte sono aspetti che hanno portato un nuovo equilibrio di gioco; riposare sulla mappa del mondo non sarà mai del tutto sicuro, mentre trovare una taverna per farlo sarà decisamente più rassicurante. La morte di un personaggio, invece, ci costringe a recarci in un apposito tempio per resuscitarlo o all’utilizzo delle costose “monete della vita”. Alla fine delle battaglie, recuperati bottini e vari, ci ritroveremo nella mappa del mondo, dove si potranno praticare altre attività. Il sistema di dialogo è stato rinnovato, e ci permetterà questa volta di far partecipare tutti i membri del nostro party. Un’altra attività a cui ci si potrà dedicare sarà il commercio, integrato in una struttura a turni; i profitti saranno molteplici e di grande utilità, e, proprio dietro questo aspetto del gioco, si nota una grande cura da parte degli sviluppatori. Infine, il sistema di creazione degli oggetti è stato totalmente rivoluzionato. E’ stato reso tutto più semplice e comprensibile, e prima di ogni creazione avremo tutti i dettagli e le informazioni per la creazione di un oggetto. Nonostante ciò, la semplificazione delle ricette e vari, ha anche ridotto il gusto e di conseguenza l’interesse nel creare oggetti.

Più grossi sono, più fan rumore quando cadono!


Nessun progresso

Come ci si aspetta da un’espansione, la grafica rimane la stessa del gioco originale e della precedente espansione. Tuttavia, l’aver mantenuto lo stesso motore grafico costringe il gioco a standard grafici vecchi rispetto a quelli odierni e più usati, chiaramente migliori di quello riproposto. Sono comunque presenti dei miglioramenti a livello di sfumature dei colori e gestione delle luci, ma rimangono alcuni bug grafici di cui, a parte i più difficili da evitare, come l’intreccio dei poligoni, la presenza è decisamente inspiegabile. Una pecca notevole sono i caricamenti, spesso ingiustificati e sempre troppo lunghi, comportando così delle interruzioni brusche all’azione di gioco. Gli effetti sonori sono gradevoli e qualitativamente identici al gioco originale. La colonna sonora, d’altra parte, è sempre di grande impatto e solleva spesso più atmosfera di quanto non facciano alcune ambientazioni, mentre il doppiaggio è sempre ben curato. I comandi di gioco sono rimasti anch’essi invariati aderendo alle caratteristiche delle saga, e rimane sempre presente l’IA a cui si può consegnare la gestione dei personaggi. Questi ultimi, vengono gestiti alla perfezione rispetto ai nemici, che spesso, invece, oltre ad addossarsi qualche bug, si comportano in modo relativamente “ingiusto”. La longevità non è eccelsa (all’incirca trenta ore), ma comunque soddisfacente per un’espansione; quello che forse manterrà alto questo aspetto è l’incremento di difficoltà, aumentato anche per l’impossibilità di riposare nella mappa di gioco, come detto addietro. Ultima chicca è il multiplayer online, e la possibilità di giocare nella partita del singolo giocatore in cooperativa, il che aggiunge delle ore di gioco.

Alle volte, ci si troverà contro numerosi nemici

 


Esito

La nuova espansione di Neverwinter Nights 2 Storm of Zehir ci propone nuove allettanti meccaniche di gioco, tutte ottenute tramite delle scelte che hanno posto la trama in secondo piano, la quale tuttavia poteva esser curata meglio.
I cambiamenti richiedono comunque una certa dose di tempo per abituarcisi. Non si toglie lustro, però, ai cambiamenti effettuati che riescono a rinnovare il tutto, tralasciando il comparto tecnico, decisamente lacunoso.
L’esperienza di gioco rimane ottima, e sarà solo mansione dei giocatori affiliare un giudizio, basato sul gusto personale, sui cambiamenti effettuati, per decidere il valore del gioco. Gioco che, tuttavia, non sfiora certamente l’eccellenza.

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