NyxQuest: Kindred Spirits – Recensione NyxQuest: Kindred Spirits

La piattaforma di Digital Delivery Nintendo, Wii Ware, è ormai ricca di titoli innovativi e qualitativamente buoni, distribuiti tra i generi più disparati. Ad allungare questa lista arriva Nyxquest: Kindred Spirits, platform 2D con grafica 3D a scorrimento orizzontale sviluppato da una software house indipendente spagnola, Over  the Top Games. Il gioco ha subito anche un cambio di titolo, da Icarian è stato rinominato Nyxquest; non è ben chiaro il motivo di tale scelta, forse imputabile alla somiglianza con il brand Kid Icarus ormai diventata una chimera Nintendo.

 

 

Icaro dove sei?

La storia che fa da sfondo al gioco è ispirata al racconto mitologico di Icaro, ovviamente reinterpretato dagli sviluppatori. Il nostro amico è l’unico uomo che è riuscito a vincere la forza di gravità e quindi a volare grazie ad ali fatte di piume e cera; salendo sempre più in alto scopre un mondo fantastico dove conosce la protagonista del gioco, Nyx, e tra i due nasce una profonda amicizia. Purtroppo il protagonista mentre stava tornando a terra viene colpito da una forte ondata di calore che scioglie le sue ali e fa cadere in rovina il mondo degli uomini. Starà a Nyx (noi) scoprire cosa è successo, grazie anche all’aiuto degli Dei. Il filone narrativo risulta piacevole e lineare, riprende da vicino le divinità mitologiche, tutte ottimamente caratterizzate; non aspettatevi grandi colpi di scena, ma piccole sorprese che rendono la storia davvero piacevole.

Volare, oh oh!

Per farvi capire di che titolo stiamo parlando potremo paragonare Nyxquest a LostWinds, sia come gameplay che come controlli, ma alla prova su strada ci si accorge della profonda diversità fra i due titoli che in comune tra loro hanno davvero poco. Un platform, è di questo che stiamo parlando, un genere che ormai sta scomparendo e che si vede solo sulle piattaforme di Digital Delivery (vedi Braid e LostWinds) e su Wii, con grandi capolavori come Super Mario Galaxy. Forse gli sviluppatori vedono in questa tipologia una formula troppo arcaica e poco vendibile ai giorni nostri, però sembra che oltre ai ragazzi di frontier e Nintendo, anche Over the top games ha trovato la formula magica per ottenere un titolo fresco e godibile in ogni suo aspetto.

 

In primo luogo è davvero da elogiare la scelta dell’ambientazione, mai si era visto un platform ambientato tra le rovine di una Grecia distrutta da non si sa quale disastro. In generale però è davvero ottimo lo stile semplice, ma ricercato dei vari personaggi e delle strutture architettoniche che faranno da piattaforme su cui saltare e planare in tutta libertà. C’è da fare un appunto sul design dei livelli, un po’ troppo lineari, e con enigmi di facile risoluzione, infatti quel che ci darà più filo da torcere saranno i combattimenti e le fasi prettamente platform in cui dovremo stare attenti a non cadere e calibrare al meglio ogni salto. La nostra amica potrà fondamentalmente volare, planare ed usare i poteri donatigli dalle divinità. Questi ultimi donano un certo senso di progressione e di profondità riscontrabile in alcune idee davvero ottime all’interno dei livelli, che ripetiamo anche se ottimamente costruiti, risultano un po’ troppo lineari, e non bastano gli oggetti nascosti ad eliminare questo difetto. Come accennato poco sopra, le lotte svolgono un ruolo importante all’interno del gameplay, tanto che alla fine di ogni livello dovremo sconfiggere il mini boss di turno. Questi però non brillano per originalità e risultano davvero poco profondi e ripetitivi, vista anche la povertà di nemici, ovviamente non è un difetto grave e non pregiudica affatto la godibilità di questi scontri.

Controlleremo Nyx tramite l’accoppiata Wiimote Nunchuk, con il puntatore del telecomando adibito al controllo dei poteri, che varieranno dalla telecinesi al controllo del vento.

Rispetto a LostWinds il titolo Over the top game pecca in una linearità dei livelli , infatti possiamo definire il titolo Frontier come un adventure platform con tanto di mappa, in cui l’esplorazione era alla base del gameplay, invece in Nyxquest l’esplorazione è molto limitata per il design dei livelli stessi. Tra i due tioli in comune c’è solo la componente puzzle comunque più marcata in LostWinds.

Il gioco risulta in alcuni passaggi davvero ostico, però mai frustrante grazie all’ottima disposizione dei checkpoint. L’avventura per essere portata a termine richiede tra le 3-4 ore di gioco che aumentano leggermente se si è intenzionati a recuperare tutti gli oggetti nascosti.

 

 

Che caldo!

Il titolo tecnicamente non fa urlare al miracolo, risultando buono nel complesso, con uno stile semplice ma d’effetto che ben si adatta con la storia a sfondo mitologico che ci accompagna durante l’arco dell’avventura. Gli ambienti desertici sono ottimamente realizzati così come sono ottime le strutture delle rovine,  il tutto guastato da un aliasing in alcuni casi fastidioso, però questo non è un difetto imputabile al titolo ma alla bassa risoluzione della console su cui gira. Il sonoro è buono con brani che ricordano le leggende mitologiche, nella norma gli effetti.


Commento finale

In definitiva il lavoro svolto dagli emergenti Over the top games, è godibile e nel complesso buono: l’unico difetto che limita l’ottimo gameplay è la scontatezza degli scenari in alcuni casi davvero eccessiva. Graficamente il titolo è buono ma non fa urlare al miracolo, le musiche sono orecchiabili e ben si integrano con lo spirito mitologico che ci accompagnerà durante l’arco dell’avventura. La semplicità degli enigmi ambientali ed una certa ripetitività dei boss e dei nemici, penalizzano leggermente il titolo che comunque risulta una delle migliori esperienze WiiWare. Icaro è caduto … ma qualcuno l’ha salvato.

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