The Caligula Effect 2 – Recensione

Recensito su PlayStation 4

The Caligula Effect è un JRPG molto strano, che tenta di fare molto ma alla fine finisce schiacciato dalle proprie ambizioni. Il suo sequel, The Caligula Effect 2, è un passo in avanti piuttosto evidente. Pur risultando annacquato da alcune scelte di design che riempiono le sezioni tra un dungeon e l’altro, il nuovo JRPG di Furyu si distingue dalla massa per un gameplay veramente interessante, evoluzione della base del primo gioco, e una colonna sonora molto impattante. Accompagnato da una storia non eccezionale ma che intrattiene e da un’estetica traballante ma con idee intriganti, The Caligula Effect 2 è un gioco solido che con qualche taglio e un comparto tecnico migliore avrebbe potuto volare abbastanza alto nel panorama dei giochi di ruolo giapponesi.

Vi anticipiamo che la recensione conterrà spoiler solo minori, in quanto non entreremo nel dettaglio della storia, ma discuteremo molto brevemente il concept.

The Caligula Effect 2

La narrativa di The Caligula Effect 2 tratta di un mondo immaginario chiamato “Redo” dove una vocaloid di nome Regret intrappola le persone che scelgono di fuggire dal mondo reale, donando loro una vita priva di preoccupazioni. Il protagonista viene a conoscenza dell’illusione nella quale è intrappolato grazie a “X” (pronunciato “Ki”) una vocaloid mai rilasciata figlia della villain principale del primo capitolo e deve combattere i vari “Compositori” alleati di Regret per tornare nel proprio mondo.

Ognuno di questi ha un proprio dungeon, con temi narrativi e musicali molto distinti e delle proprie storie minore contenute al loro interno.

La struttura del gioco prende molto dal modello Persona, essendo il gioco scritto da uno degli sceneggiatori della seria Atlus. Purtroppo è qua che si nota uno dei più grandi difetti di The Caligula Effect 2: le sezioni tra un dungeon e l’altro sono piuttosto piatte. Vengono offerti al giocatori i soliti eventi tra personaggi in stile “Social Link” che sono piuttosto carini, ma al di fuori di ciò le parti tra i vari eventi importanti di trama mancano di un sistema di gameplay che le renda divertenti. Il protagonista potrà intraprendere delle missioni secondarie che solitamente richiedono di parlare ad alcune persone, o di fare un certo numero di azioni in combattimento…e più o meno questa è l’unica attività intraprendibile fuori dai dungeon.

Fortunatamente nel momento in cui la narrativa riprende a proseguire e si è catapultati nel mezzo dell’azione, tutto torna a funzionare, specie grazie a due componenti: il sistema di combattimento e la colonna sonora. Le battaglie di The Caligula Effect 2 utilizzano un sistema ATB molto particolare, il tempo è in continuo avanzamento e sia le tue azione che quelle degli avversari avvengono allo stesso momento all’interno di arene a movimento libero. Questo significa che gli attacchi nemici possono essere bloccati, quelli alleati concatenati in combo e il tempismo diventa parte chiave della tattica di un incontro. Il tutto completato da un sistema di “Risk Gauge” che permette di rompere le difese nemiche e delle skill che permettono di interrompere specifici tipi di attacco. 

The Caligula Effect 2

A livello di combat system, è tutto pensato veramente bene. Ogni personaggio ha una propria utilità, i loro stili di gioco riflettono le personalità (semplici ma presenti) e nessuno risiede nel ruolo del “personaggio inutile del party”. Anzi, è abbastanza complesso scegliere chi utilizzare, proprio grazie all’equilibrio di gioco pensato egregiamente. Se dovessimo trovare un difetto, sta nella lentezza della funzione che permette di guardare avanti nel tempo per decidere quando agire.

Sarebbe stato meglio mostrare le azioni degli avversari in modo rapido e immediato, invece che dover attendere di vedere una simulazione completa dei prossimi secondi, che poi bisognerà vedere nuovamente dopo aver confermato la mossa. 

The Caligula Effect 2

Secondo punto di forza delle sezioni dungeon di The Caligula Effect 2 sono le ost. Tutte composte basandosi sui vari tipi di canzoni vocaloid e cantate dalla villain Regret, queste rendono ogni livello unico e riflettono molto bene il tema delle mini-storie che gli si svolgono all’interno. Anche se la scrittura è sufficiente e non incredibile, la colonna sonora riesce a dare carattere ai vari personaggi utilizzando il concept stesso del gioco a proprio vantaggio. Apprezziamo inoltre come queste siano dinamiche, passando da strumentali a vocal in base alla presenza o meno di uno scontro.

Purtroppo però, bisogna parlare anche di quello che è probabilmente il più grande tallone d’Achille di Caligula Effect 2. Il comparto grafico è al limite dell’insufficienza, salvato solo da alcune scelte estetiche molto interessanti ed intelligenti. La animazioni dei personaggi variano da carine, come nei casi delle loro animazioni in battagli, a quasi ridicole come nel caso dell’animazione di corsa del protagonista. Questo è un peccato considerando che Furyu si è occupato anche del buon Crystar che, seppur rimanendo un progetto budget, risulta sempre gradevole all’occhio. 

The Caligula Effect 2


The Caligula Effect 2 è un JRPG molto solido, con un ottimo combat system ed una buona colonna sonora. La narrativa non sorprende, ma intrattiene e presenta dinamiche interessanti. Purtroppo il comparto grafico troppo retrogrado e le sezioni tra i vari dungeon ne limitano le potenzialità, tuttavia anche al netto di questi difetti, rimane un’esperienza valida che ci sentiamo di consigliare a tutti gli amanti dei JRPG, anche solo per il ben realizzato sistema ATB offerto.

7.5

Pro

  • Ottimo combat system
  • Colonne sonora dinamica e azzeccata

Contro

  • Sezioni filler ne uccidono il ritmo
  • Graficamente retrogrado
Vai alla scheda di The Caligula Effect 2
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