WWE SmackDown vs. Raw 2008 – Recensione WWE SmackDown! vs. RAW 2008

Back from pain

Come consuetudine la THQ non poteva mancare all’appello anche quest’anno e, ragazzi miei, questo è un titolo col botto, degno del miglior wrestling mondiale! Ahhh.. se ripenso ai cari vecchi tempi in cui i lottatori pixellosi compivano movenze sovrumane con un semplice tasto ma comunque in grado di darci una giusta dose di tensione ed adrenalina.. WWE Smackdown vs Raw 2008 – Featuring ECW potrebbe essere il primo di una lunga serie di capitoli in cui il dettaglio e la realisticità delle movenze non potrà che migliorare, ovviamente, grazie alla potenza della nostra PS3 che fornisce "carburante" ad una tipologia di gioco che necessità di una memoria virtuale elevatissima poiché contenente centinaia e centinaia di movimenti.

TheTheme

Il mondo dello sport entertaiment non avrebbe mai avuto tale diffusione senza la varietà delle colonne sonore dei suoi show e degli stessi lottatori, che spesso hanno fatto promuovere sia gruppi emergenti che quelli più famosi. Un esempio? "The Game" dei Motorhead , che accompagna l’entrata di Triple H, oppure "Booyaka 619" dei P.O.D. In questa serie di titoli sulla world wrestling entertaiment i fan sono stati abituati a vedersi dei roster limitati ad un insieme di themes ristretto, che spesso ha fatto ricorrere i più accaniti perfezionisti a vere e proprie azioni da hacker allo scopo di modificare i dati del cd per poter inserire dati esterni. Riguardo al settore musicale poco va detto, poiché in fondo si tratta di testi sentiti e risentiti all’infinito, che possono giusto darci un breve cenno di adrenalina prima delle nostre prestazioni videoludiche, perciò andiamo ad osservare i miglioramenti e le novità apportate al gioco.

The Showcase of Immortals

In Smackdown vs Raw 2008 Featuring ECW troviamo una schermata principale ordinata con sezioni in cui i match verranno schedati ordinatamente in base al numero dei giocatori. Una nuova "Hall Of Fame" richiederà particolari imprese la cui ricompensa vedrà lo sbloccamento dei wrestlers protagonisti di quest’ultimi (vedi stone cold vs the rock) e tutte dovranno essere svolte rigorosamente alla massima difficoltà. Le tipologie di combattimento sono rimaste invariate dal precedente capitolo, più curate nel dettaglio, saranno capaci di rendere le nostre partite degli scontri verosimili e convincenti le modalità di gioco. In tutto quattro, vedono l’opzione 24/7, punto di partenza della superstar desiderata che, dopo essere introdotta nell’arena vuota di Wrestlemania, ci condurrà agli allenamenti e ai doveri esterni consoni ai worker della WWE. Il calendario vissuto giorno per giorno, comprese tappe di riposo forzate, farà in modo che il nostro wrestler possa accrescere le proprie doti fisiche tramite l’allenamento, oppure di poter acquisire popolarità e denaro tramite promozioni di prodotti della federazione: conferenze stampa, set fotografici, comparse in film, ecc.. Va detto che le rivalità, queste storie che si verranno a creare tra i lottatori, le divas, gli extremist e i general manager dei roster non riescono come al solito a dare un grande impatto: spesso la ripetitività degli eventi ci costringerà perfino a saltare questi momenti, preferendo lavorare sulle abilità e volendo arrivare il prima possibile a Wrestlemania. Tra le altre modalità compare anche il king of the ring tournament, leggendaria stipulazione che ha visto vincitori del calibro di Stone Cold Steve Austin, HHH e Booker T dove, in caso di vittoria finale, riceveremo l’incoronazione a re del ring per mano di una delle divas a nostra scelta.
Ciò che caratterizza realmente questo titolo, però, non sono i match (anche se a dirla tutta sarebbe stato apprezzabile vederne di diversi dai soliti) ma una definizione grafica ed un dettaglio unico nel suo genere. Nei capitoli precedenti spesso la velocità di esecuzione delle prese e degli attacchi risultava macchinosa e poco esaltante, non certo associabile alla vera WW; per non parlare della modalità caw (create a wrestler) le cui opere troppo si differenziavano per estetica dai personaggi già presenti. Nel 2008 però questa funzione però è stata riadattata in modo inimmaginabile, facendo indossare vestiti ai vari lottatori. Si noteranno splendidi effetti di luce e di riflesso e la definizione stessa dei lottatori sarà rimarcata in modo impeccabile. Per la console Sony, i layer di creazione si restringono ad un numero massimo di 32, spesso non sufficienti al giocatore per poter riprodurre un wrestler famoso che, a volte, capita si ritrovi costretto a ricorrere ai soliti hack di modifica per poter appagare il proprio desiderio.
Una fase interessante del gioco riguarda la "secondaria" ECW, aggiunta quasi fosse un bonus minore ma che comunque nel cuore dei veri appassionati rimane una federazione indimenticabile. Gli Extremist della ecw ( più o meno tutti quelli correnti, anche se alcuni sono al momento attuale licenziati) saranno favoriti dalle loro stipulazioni estreme per l’appunto. Osservando sotto al ring col tasto X apparirà una gradevole ruota a spicchi che ci consentirà diverse scelte tra cui tavoli, bidoni, bastoni da kendo, scale, sedie ecc.. e che successivamente andremo ad usare per dare un po’ di pepe al classico incontro scolastico.
Rispetto alla versione del 2007 inoltre troveremo alcuni piccoli cambiamenti nei comandi, forse in apparenza più complicati, soprattutto per coloro che non hanno mai giocato a questa serie. Le mosse finali del wrestler potranno essere eseguite, tramite il tasto triangolo, solo nel momento in cui la barra di impatto e’ luminosa nel pieno del suo caricamento. Le prese successive ad un clintch varieranno minimamente anche se purtroppo le nostre scelte saranno ridotte, poiché soltanto usando la levetta analogica su e giù avremo accesso agli interi archivi; mentre la WWE ci aveva abituato all’utilizzo di ogni direzione, compresa una mossa extra premendo il tasto R3. Saranno ampliate le gesta in slingshot e springboard ( usando le corde del ring come trampolo per gettarsi sia all’esterno che all’interno del medesimo) che, finalmente, anziché toccare l’avversario in modo inadatto e spesso frustrante da vedere, copriranno l’avversario in modo deciso. Ciò che rende Smackdown vs Raw un gioco interessante, al di là delle proprie prestazioni, è la possibilità di sfidare altre persone online potendo mettere in palio le proprie cinture o magari per scambiarsi i wrestler creati come fossero figurine.

Conclusione

Un titolo alquanto interessante che supera di gran lunga i suoi predecessori, le cui uniche note sgradevoli sono quelle limitazioni portate ai roster che continuano a lasciare noi appassionati con l’amaro in bocca. Probabilmente non arriverà mai il giorno in cui un videogames di wrestling contenga di tutto e di più, in particolare questa WWE cui sono tanto cari i fan… tanto da fargli spendere continuamente più del dovuto grazie a prodotti per niente longevi.

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