Alan Wake 2: i creatori spiegano perché è solo digitale

Una sorpresa inaspettata e sgradita riguardo Alan Wake 2 è la sua assenza dai negozi fisici di tutto il mondo. Il secondo capitolo della saga horror infatti non arriverà su disco, optando per un rilascio puramente digitale. Caso strano per un titolo di Remedy.

Non si tratta di una compagnia di sviluppo di poco conto. Con all’attivo titoli del calibro di Control, Max Payne e, appunto, Alan Wake, Remedy è tra le case di sviluppo più prestigiose sul suolo europeo, eppure il loro prossimo gioco non avrà un rilascio fisico.

Per il game designer di Alan Wake 2, il rilascio digitale permetterà di migliorare il gioco fino all’ultimo secondo.

Stando alle dichiarazioni del game director, Kyle Rowley, questa scelta è stata fatta pensando innanzitutto alla qualità del gioco. Optare solamente per il digitale ha il vantaggio del poter sviluppare più a lungo il gioco, rifinendo fino all’ultimo ogni suo aspetto.

In caso di rilascio fisico ci sono ovvi tempi di manifattura da rispettare, prima dei quali il software deve già essere in fase “Gold”. Se spesso ci ritroviamo delle day-one patch per titoli di rilievo, come successo di recente anche a Final Fantasy, è anche a causa di tutto ciò.

La pubblicazione su store digitali darà al team di sviluppo intere settimane extra per lavorare al prodotto finale, cosa non sottovalutabile, specie nell’ambito di studi come Remedy  e progetti ambiziosi quali Alan Wake 2, la quale esistenza stessa è quasi un miracolo considerando gli anni passati dal primo capitolo, datato 2010.

Nella stessa intervista in cui è stato spiegato il guadagno di prezioso tempo, Kyle Rowley ha anche tirato fuori il classico discorso sulle console digital-only, ormai abbastanza comuni, specie se si parla di Xbox Series S. Il mercato PC infine è essenzialmente solo digitale, portando un’altra fetta di pubblico a non necessitare di una release fisica. Insomma, Alan Wake 2 su disco ce lo possiamo sognare.