Il film di Assassin’s Creed non è brutto, anzi!

Il mondo dei videogiochi e quello del cinema vengono sempre più spesso accostati e in questo senso si possono notare due filoni: nel primo pare esistere una connessione nascosta che porta l’uno a prendere ispirazione dall’altro. Tipico esempio sono i lavori di David Cage o gli Uncharted che trasformano situazioni tipiche del grande schermo in realtà videoludiche, oppure film che contengono scene action esasperate, quasi a volersi rifare a gameplay visibili su console, come nel primo film completamente in prima persona Hardcore Henry.

La seconda via, invece, è quella dei così detti tie-in, ossia prodotti che nascono come costole di un brand già famoso e affermato in un ambito e lo portano nell’altro.

Assassin's Creed The Movie

Tralasciando le visioni mai compiute di Cage e quindi tutto il primo filone citato, concentriamoci per un momento sui tie-in: se tra le uscite videoludiche di adattamenti cinematografici è già difficile trovare prodotti veramente validi, è invece praticamente impossibile scovare dei film tratti da videogiochi che arrivino a un livello qualitativo sufficiente. A ogni nuovo annuncio i videogiocatori si mettono subito le mani nei capelli, carichi di pregiudizio e consci che il prodotto finale non potrà mai arrivare alla qualità adeguata alla controparte videoludica.

In generale il ruolo dei tie-in è sempre molto difficile, perché dovrebbe espandere la conoscenza del brand bilanciando fan service e personalità in modo tale da poter risultare godibile dai neofiti ed entusiasmante per i fan storici. Un esempio recentissimo è Warcraft – L’inizio, che ha trovato posto nei cuore degli appassionati ma che è stato letteralmente stroncato dalla critica cinematografica, risultando così in un mezzo passo falso.

Assassin's Creed The Movie

Per via di quanto descritto sopra, l’annuncio dell’arrivo sui grandi schermi di Assassin’s Creed è stato accolto con minimo di timore, anche perché rappresenterebbe il primo vero e proprio lancio di Ubisoft nel mondo del cinema.

E tutti vi starete chiedendo “ma come!? e Prince of Persia dove lo metti?” Nonostante possa essere eletto da molti come il miglior film tratto da un videogioco, pur conservando pressoché nulla del prodotto originale, si trattò di produzione Disney in collaborazione direttamente con Jordan Mechener, creatore del gioco originale, il quale detiene ancora i diritti cinematografici della serie. Se proprio si volesse andare a raschiare il barile, ci sarebbe un altro franchise Ubisoft portato sul grande schermo senza la partecipazione della casa madre, e si tratta di Far Cry, disponibile nella sola lingua tedesca e diretto da Uwe Boll, già “colpevole” dei più brutti adattamenti cinematografici di videogiochi.

Ma nonostante tutto la casa francese non arriva vergine all’appuntamento col cinema; negli anni, proprio con i capitoli di Assassin’s Creed, ci ha deliziati con trailer in computer grafica dall’altissimo livello tecnico e dal grande impatto scenico. Sempre restando all’interno del brand, è da citare anche Lineage, un insieme di tre cortometraggi in cui la recitazione di attori in carne e ossa svelava elementi importanti della trama del secondo capitolo della serie.

Assassin's Creed The Movie

Per il grande passo verso il lungo metraggio tripla A, Ubisoft si è affidata al trio composto da Justin Kurzel (regista), Michael Fassbender (nel ruolo del protagonista di nome Callum Lynch / Aguilar de Nerha) e Marion Cotillard (interprete della coprotagonista femminile Sophia Rikkin) già apprezzato e collaudato alle prese con una ricostruzione storica come il Macbeth del 2015. Per quanto riguarda la sceneggiatura, invece, si è deciso di restare aderenti alle scelte prese con la controparte videoludica, andando quindi a pescare un periodo storico ancora non toccato dalla serie e in generale poco conosciuto per il media di destinazione. Stiamo parlando dell’inquisizione spagnola.

La storia del primo film di Assassin’s Creed segue le vicende di Callum Lynch, un condannato a morte che, una volta ricevuta la sua pena, si risveglia all’interno dei laboratori dell’Abstergo, che ovviamente vuole sfruttare il suo DNA per risalire alla Mela dell’Eden. Cal è infatti discendente diretto di Aguilar de Nerha, membro dell’ordine degli assassini accreditato come l’ultimo ad avere posseduto il pomo. Le vicende rimbalzano quindi dagli austeri laboratori della megacorporazione gestita dai templari, alla Spagna del XV secolo. Ovviamente per fare questo c’è bisogno dell’Animus, al quale viene connesso forzatamente il protagonista. Nella sua incarnazione per il grande schermo, l’Animus acquista una nuova forma e non è più un semplice lettino; si tratta invece di un braccio meccanico che sostiene chi vi interagisce alla vita, diramando i suoi collegamenti fino alla nuca. Questo braccio asseconda i movimenti dell’ospite, proiettando tutto intorno a lui quella che è l’ambientazione del ricordo, dando così la possibilità di rivivere i fatti anche agli studiosi spettatori. Si tratta di una rivisitazione che potrebbe far storcere il naso ai puristi, ma che si adatta in modo ottimo alla ricostruzione cinematografica, dando un forte senso cinetico all’azione.

Oltre a questo, i fan potranno dormire sonni tranquilli, in quanto la pellicola è colma di riferimenti alla serie videoludica, non tanto come citazioni, ma più come fedeltà allo spirito che ha dato vita ai vari capitoli e ne ha popolato il gameplay ma soprattutto la trama. La rivalità tra assassini e templari, la ricerca del frutto dell’Eden, le uccisioni silenziose, i combattimenti all’arma bianca, le corse a crepacuore sui tetti, il balzo della fede e soprattutto una scena iniziale che si ricollega con grande maestria al primo gioco, sono solo alcuni degli elementi che porteranno i fan di Assassin’s Creed ad amare questa pellicola e a voler attendere una seconda, come quando si è atteso l’arrivo di Ezio Auditore.

Assassin's Creed The Movie

D’altro canto il film non è fatto solo per chi conosce a menadito la lore dei videogiochi in questione, ma è costruito per essere perfettamente comprensibile anche per chi vi si avvicina per la prima volta, e riesce comunque a dare vita a una storia ricca e viva. Anche i dubbi sulla possibilità di uno svolgersi degli avvenimenti più pacato e riflessivo, visti i precedenti del trio sopra sopra citato, vengono sin da subito dipanati, lasciato a schermo un fluire quasi incessante di azione, composta da grandi prove degli stunt-man tra combattimenti e parkour, con la quasi totale assenza di computer grafica a supporto.

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In conclusione Assassin’s Creed è un eccellente film tratto da una serie videoludica. Prende dall’originale il giusto e lo mitiga con nuove idee senza romperne l’essenza. Risulta evidente la mano di Ubisoft che ha voluto monitorare da vicino tutto lo svolgimento del processo e ha mantenuto il più possibile integro il brand. Nonostante per buona parte del minutaglia sia rimpiazzato dallo stunt-man, anche questa pellicola è impreziosita da un’ottima prova d’attore di Fassbender, che potrebbe valere da solo la visione (specialmente per il pubblico femminile nelle scene coi pettorali al vento). Dall’occhio di un videogiocatore non si può far altro che consigliare di segnarsi sul calendario il 4 gennaio 2017, data in cui il film debutterà nelle sale italiane. Per quanto riguarda invece un’analisi più tecnica e più aderente ai canoni classici della cinematografica, potrete approfondire con la recensione dei colleghi di MovieSource.

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