Ci sono case di sviluppo che, con le loro creazioni, vengono ricordate piacevolmente dai videogiocatori in tutto il mondo. Una di queste è senz’ombra di dubbio la Team 17, software house conosciuta fin dai (neanche troppo) lontani tempi dove il computer più potente era un Amiga, in particolare per le serie Worms e Alien Breed (recentemente tornata alla ribalta con un episodio rilasciato su Xbox LIVE) . Dopo l’esperienza di Worms su PSP, la Team 17 ritorna dunque alla piattaforma che ha dato loro la fama, con una grandiosa "operazione nostalgia".

Vermi all’assalto!

Worms Reloaded non si tratta di un nuovo capitolo della serie, bensì di un remake di Worms Armageddon, probabilmente il capitolo più riuscito dell’intera serie.
Le partite cominciano con due squadre di quattro vermetti, disposti su dei fondali bidimensionali, e il loro scopo sarà semplicemente quello di farsi fuori per primi. I vermi potranno utilizzare moltissimi strumenti di morte per raggiungere il loro obiettivo, e ci permetteranno di tirare fuori tutto il sadismo che abbiamo dentro. Dal classico bazooka al semplice ed efficace pugno in faccia, senza trascurare missili a ricerca, attacchi aerei al napalm, granate a grappolo e mortai.

Fin qui, le armi sembrerebbero abbastanza convenzionali. Tuttavia durante la partita, di quando in quando, pioveranno dal cielo delle casse contenenti armi speciali veramente fuori dagli schemi. Abbiamo dunque la banana bomb, che rimbalza fino a scoppiare dividendosi in tante altre banane, oppure la granata santa, che prima di esplodere urlerà un potente "Alleluia!", senza dimenticare la super pecora e il devastante armageddon, che altro non è che una pioggia di meteoriti.

Ed è proprio questo uno dei punti di forza di Worms: l’umorismo sempre presente anche nelle battaglie all’ultimo sangue. Lo scenario bidimensionale sul quale si gioca sarà completamente distruttibile, per cui se vedremo un verme nemico appostato su un muro, nulla ci vieta di tirare un colpo di bazooka per farlo cadere su una mina. Questa caratteristica permette di creare tattiche molto elaborate. Potremmo ad esempio agganciarci al muro con il rampino per poi calarci sulla testa di un nemico e lasciare un simpatico candelotto di dinamite, così, tanto per essere gentili. Oppure potremo usare una mazza da baseball per spedirlo in acqua, ascoltando un potente "Home ruun!" quando il verme affogherà.

Il gioco ovviamente include un divertente multiplayer, dove potremo organizzare semplici deathmatch con gli amici, ma ci saranno anche varianti dove, ad esempio, si possiedono solo bazooka e granate. Non manca inoltre la classifica mondiale.

Che cosa mi metto oggi?

Un altro aspetto irriverente del gioco è la personalizzazione del nostro dream team di vermetti. La prima cosa da fare sarà scegliere il nome per la squadra e i vermi, e successivamente andremo a selezionare colore della pelle e cappelli. Di questi ultimi ve ne sono una marea, uno più assurdo dell’altro: parruccone afro, elmo da gladiatore, pecora, cappello da guardia inglese sono solo alcuni esempi. Successivamente toccherà scegliere la pietra tombale che i vermi lasceranno alla loro morte; anche qua la scelta è grande, potremo utilizzare ad esempio una bella piramide. Successivamente sarà il turno della lingua. Potremo far parlare i nostri vermi in italiano, giapponese, inglese, ma anche in "comunista", "pomposo british", "scaricatore di porto"… insomma, le risate sono garantite.

Tecnica

Pregevole anche il lavoro fatto sul lato tecnico. I fondali in alta definizione e le movenze dei vermi sono molto gradevoli, anche se gli effetti migliori sono quelli delle armi e il loro impatto sui fondali, anche per il sonoro. In generale è un lavoro ben fatto, assolutamente piacevole da guardare nella sua voluta semplicità.

Conclusioni

L’operazione nostalgia della Team 17 si può considerare senza dubbio un successo. Il gioco è un bel regalo per gli appassionati, ma è anche adatto ai nuovi giocatori che desiderano scoprire il mondo dei vermi più famosi del globo, dato anche il prezzo irrisorio. Il divertimento di sicuro non mancherà.